Chi è Elon Musk, il fondatore di Neuralink?
Elon Musk è una specie di fonte inesauribile di idee innovative che hanno la caratteristica non solo di essere immaginate ma anche di diventare realtà nel giro di tempi brevissimi. Volete alcuni esempi? Eccoli:
- SpaceX: la prima azienda privata che lavora alla realizzazione di razzi e astronavi per la colonizzazione dello spazio.
- Tesla: una azienda innovativa che sta vincendo la sfida della mobilità mediante automobili elettriche.
- Hyperloop: una nuova modalità di spostamento sul pianeta mediante capsule che viaggiano a 1200Km/h all’interno di tubi.
- Gigafactory: una originale ed innovativa soluzione al problema energetico.
Non dimenticate che Elon Musk è stato uno dei co-fondatori di Paypal, la famosa azienda che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro sul web. Non vi bastano come credenziali? Adesso vi spiego…
Che cos’è Neuralink?
Neuralink Corp. è stata registrata come una società di ricerca medica con sede in California, che si sta attualmente dedicando allo sviluppo di una tecnologia basata sui cosiddetti lacci neurali (“neural lace“), ovvero della possibilità di impiantare microscopici elettrodi nel cervello umano attraverso i quali immaginare il trasferimento bi-direzionale di informazioni tra tessuto neuronale e computer.
Il termine Neural Lace è stato ideato dalla scrittore di fantascienza Iain M Banks, e si riferisce a una rete di dispositivi elettronici di input-output che possono diventare parte integrante del cervello di un essere umano; in effetti nel 2014, la rivista scientifica Nature Nanotechnology pubblicò una lavoro di ricerca riguardante componenti elettronici che possono essere iniettati tramite micro siringhe nel tessuto neuronale funzionando come ricevitori e stimolatori di impulsi elettrobiochimici.
Nel campo delle neuroscienze e della medicina avanzata sono già utilizzati elettrodi innestati direttamente nel tessuto nervoso cerebrale per migliorare le condizioni cliniche dei pazienti affetti da Parkinson, da epilessia o da altre malattie di tipo neurodegenerativo. Nel caso del progetto Neuralink si tratterebbe, però, di integrare nel tessuto nervoso degli impianti di complessità incredibilmente superiore con tute le problematiche di rigetto e di danno tissutale che rappresentano, ad oggi, il primo problema da risolvere.
Lo scopo di tutto questo? Secondo l’ideatore saranno diversi gli obiettivi del progetto Neuralink: competere con le forme più evolute di intelligenza artificiale, potenziare memoria e capacità di elaborazione del cervello umano, creare copie digitali di noi stessi, creare un network di connessione assoluta tra esseri umani e macchine.
Per valutare il progetto ed eventualmente candidarsi come collaboratori, potete leggere qui.
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Il pioniere dell’AI RAY KURZWEIL autore di The age of spiritual machines aveva ipotizzato la creazione di brain-computer interfaces e oggi questo è realtà. Mi auguro che ci siano applicazioni positive anche in psichiatria per migliorare la compliance dei pz. per esempio nano-pompe d’infusione di psicofarmaci!
Dott.Rosso grazie per il suo blog
Grazie davvero del commento e di leggere il blog! Le possibilità potrebbero essere davvero al di la della nostra immaginazione…