Uno studio pilota realizzato da ricercatori della Johns Hopkins Medicine e della Sheppard Pratt Health System, pubblicato su Brain, Behavior e Immunity afferma, non senza una certa dose di coraggio e di azzardo, che i probiotici possono migliorare il quadro clinico in un campione di pazienti maschi affetti da schizofrenia con sieropositività intestinale per Candida Albicans.
Lo studio longitudinale randomizzato ha incluso 56 pazienti, con una età media di 46 anni; nonostante i risultati promettenti, gli investigatori hanno affermato che sono necessari studi più grandi e rigorosi per convalidare i loro risultati e determinare se le donne con schizofrenia rispondono nello stesso modo.
“I piccoli organismi viventi che compongono il microbioma umano e le evidenze schiaccianti sull’esistenza di un asse intestino-cervello, rappresentano insieme una nuova frontiera per la ricerca sulla schizofrenia”, ha dichiarato Emily Severance, PhD, professore ordinario di pediatria, della Stanley Division of Neurovirologia dello sviluppo a la Facoltà di Medicina di Johns Hopkins University di Baltimora, Maryland.
La Prof.ssa Emily Severance dichiara ancora: “Dobbiamo ripensare a come studiamo i disturbi cerebrali come la schizofrenia, guardando gli indizi offerti da un approccio a tutto il corpo, identificando e capendo la base per le disfunzioni che si verificano anche al di fuori del cervello”.
Capire il rapporto tra Immunità, Infiammazione ed il Microbioma Umano
I partecipanti allo studio sono stati divisi in placebo e gruppo di controllo e, per un periodo di 14 settimane, i partecipanti al gruppo di controllo hanno assunto un composto probiotico disponibile in commercio che contiene più di 1 miliardo di microorganismi delle colonie di Lactobacillus Rhamnosus e Bifidobacterium Animalis. Lo studio è stato condotto in “doppio cieco”, cioè né i ricercatori né i partecipanti sapevano chi stava prendendo il vero probiotico.
Durante il periodo di studio, i livelli di anticorpi a Candida Albicans, notoriamente causati da infezioni da lieviti, sono diminuiti del 43% nei 22 uomini che assumono il probiotico, ma solo il 3% nei 15 uomini che ricevono il placebo.
L’infezione da Candida Albicans comporterebbe, secondo studi precedenti, un maggior rischio di sviluppare sintomi psicotici, affettivi e disturbi cognitivi (deficit di memoria).
I partecipanti hanno completato la Scala Positiva e Negativa Sindrome (PANSS) all’inizio dello studio, e poi ogni due settimane. I ricercatori hanno osservato le tendenze verso il miglioramento dei sintomi positivi negli uomini trattati con i probiotici che non presentavano più elevati anticorpi verso Candida, che quindi avevano avuto in passato una storia di infezione da lievito.
Negli ultimi anni è in corso di approfondimento il possibile ruolo del sistema immunitario nella genesi dei disturbi mentali e in particolare è emerso il ruolo del microbioma, la colonia di batteri che abita il nostro organismo, in gran parte presente nel tubo digerente, ad iniziare dalla bocca e dalla gola per finire nell’intestino, luogo dove è concentrata la maggior parte dei microorganismi residenti nel nostro corpo.
L’ipotesi secondo la quale la genesi della schizofrenia potrebbe essere connessa anche ad una risposta alterata del sistema immunitario è ancora da approfondire e, in questo senso, il microbioma potrebbe giocare un ruolo chiave.
In estrema sintesi, il microbioma intestinale può esercitare la sua influenza non solo sul bilancio energetico dell’ospite e sulle funzioni metaboliche, ma anche su quelle immunitarie ed anti-infiammatorie mediante diverse vie su cui le ricerche degli ultimi anni si stanno foca lizzando.
Ancora non è stata fatta piena luce sulle funzioni connesse al microbiota intestinale, ma alcuni dei suoi tratti caratteristici fondamentali potrebbero essere: segnalazione e modulazione della risposta immunitaria; produzione di neuropeptidi come messaggeri del sistema nervoso; produzione di vitamine essenziali, regolazione del metabolismo dei lipidi e produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), in particolare butirrato, e acidi grassi a catena ramificata.
Bibliografia:
- Valerio Rosso, “La Guida definitiva al Microbioma Umano“, su www.valeriorosso.com
- Severance EG, Gressitt KL, Stallings CR, et al. Probiotic normalization of Candida albicans in schizophrenia: A randomized, placebo-controlled, longitudinal pilot study. Brain, Behavior, and Immunity. 2017;62:41-45.
- Probiotics benefit in schizophrenia shaped by yeast infections [press release]. Baltimore, MD: Johns Hopkins Medicine; April 4, 2017.
- https://www.psychcongress.com/article/probiotics-may-decrease-schizophrenia-symptoms-some
Per chi desidera approfondire le attuali conoscenze sui rapporti tra microbioma, “secondo cervello” enterico ed i disturbi psichiatrici come ansia, depressione, schizofrenia ed autismo, consiglio di leggere “Psicobiotica: un nuovo modo di intendere il rapporto tra la mente ed il corpo“. Acquistatelo al miglior prezzo su Amazon.it:
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