Questa è una prova su strada ed in pista scritta da un motociclista “normale” rivolta a motociclisti altrettanto normali che vogliono conoscere, al di la di marchette e pompose recensioni “ufficiali”, che cosa si possono aspettare da questa versione del superbolide sfornato dalle officine di Noale.
Una piccola ma doverosa precisazione: la nuova Aprilia rsv4 RF nell’edizione 2018 non presenta sostanziali aggiornamenti rispetto al modello 2017 che ho provato da Giugno a Ottobre dell’anno scorso. Di conseguenza questa mia prova e le impressioni che ne deriveranno saranno senza dubbio trasferibili sul modello 2018.
Le differenze tra rsv4 MY 2017 ed rsv4 MY2018 sono sostanzialmente estetiche, con una predominanza di note cromatiche più scure e del rosso sul modello 2018, come potete vedere dalle foto di seguito (2017 vs 2018):


Come potete apprezzare le differenze estetiche non sono molte e riguardano, in realtà, solo alcune grafiche ed i colori. Le differenze di “sostanza” sono praticamente nulle: non essendoci differenze meccaniche o di prestazioni, recensire la Aprilia rsv4 RF MY2018 equivale a recensire la MY2017 e viceversa.
Vi voglio anche fornire subito un video che vi mostri l’estetica ed il sound della aprilia rsv4 rf 2017 – 2018 con montato lo scarico Akrapovič sviluppato con Aprilia insieme alla mappatura ufficiale che ne ottimizza le performance: per me questa è la migliore opzione, sebbene non omologata, per cambiare il terminale originale, unico neo negativo di questa superbike, senza perdere la garanzia originale ed avere un super miglioramento estetico ed assolutamente sensibile delle performance:
Fatta questa premessa iniziale, andiamo ad iniziare!
Una superbike pronta per la pista
Se deciderete di acquistare una Aprilia rsv4 RF MY 2017 o 2018 sappiate che scegliete una moto che è pronta per correre in pista. Su questo mezzo ogni cosa è studiata per migliorare le performance sul giro: freni (Brembo M50), Öhlins TTX al mono e forcelle NIX davanti, cambio estraibile, circa 207 cv al banco dopo scarico e rimappatura Aprilia, cerchioni forgiati ed un sistema elettronico che è comparabile solamente a quello della nuova panigale V4. Insomma tantissima roba che, personalmente, non credo riuscirò mai a sfruttare ne in strada ne in pista ma… è fighissimo averla!
Le prestazioni e la coerenza del progetto rsv4 sono incredibili soprattutto se si considera la longevità del modello che, sebbene aggiornato costantemente, è stato messo sul mercato nel 2009.
Tutto questo tempo non deve essere visto come un elemento negativo ma, anzi, ha un grosso valore che può essere riassunto da una sola parola: affidabilità. Inoltre tutto lo sviluppo fatto in questi 9 anni le permette di essere ancora al top come elettronica e componentistica, mantenendo solo il vecchio telaio in alluminio a doppia trave con la possibilità di regolare (!!!) molte variabili come solo su delle moto da SBK si può fare: posizione e angolo cannotto di sterzo, altezza motore, altezza perno forcellone.
Sul lato estetico nulla da dire, dato che le linee della moto sono ancora super attuali e le nuove grafiche, sia la “super pole” del 2017 che quella del 2018, la rendono semplicemente strepitosa come solo una moto italiana sa essere. Sul piano estetico la si può considerare l’anti-panigale, ovvero due moto che sono destinate a dividere il pubblico su chi le ama e chi le odia.
Diciamolo chiaramente, l’Aprilia rsv4 RF è la VERA moto italiana di nicchia, sebbene non abbia il blasone di una ducati panigale é probabilmente la sua vera nemesi e prima avversaria (escludendo dal gioco MV Agusta per varie ragioni…). Negli ultimi 4 anni ho posseduto e guidato in pista e strada una Ducati 1199 MY 2014, una 1299 MY 2015 ed un Kawasaki ZX10r MY 2016 e quello che posso dirvi è che la rsv4 non assomiglia a nessuna di queste moto.
È una moto difficile, dura ma che comunica una sicurezza ed un potenzialità infinite, si a su strada che su pista. Quando curvi ed entri in piega sembra di essere su dei binari e la sensazione è che la moto scelga lei l’angolo di piega, tu devi solo mantenere una posizione di guida corretta e non avere timori.
L’erogazione della potenza è assolutamente brutale dai medi in avanti, sebbene anche ai bassi non ti troverai mai “vuoto” come accade su di una kawasaki, ad esempio. La sensazione che ho avuto io, da amatore, è che non manca l’allungo in stile giapponese ma neppure la super potenza ai bassi tipica delle bicilindriche Ducati. Personalmente ritengo che il V4 dell’Aprilia sia lo stato dell’arte nei motori e che la Ducati dovrà faticare ancora un pochino per raggiungere la concorrente.
Come va la Aprilia rsv4 su strada?
Risposta secca: assolutamente godibile, affidabile e divertente. Non è certo una moto rilassante o tranquilla e, al ritorno a casa, vi sembrerà di aver fatto una sessione di fitboxe ma… che goduria! Il sistema frenante ed il quickshift a salire e scendere danno una mano a renderla più confidente ma non vi nascondo che ogni uscita è una prova di forza a non farsi prendere la mano, dato che vi sembrerà di essere a cavallo di un missile terra-aria.
L’effetto che farete sugli altri motociclisti sarà quella di essere scambiati per degli alieni dato che in giro se ne vedono davvero poche di queste moto! A me mi chiedono dove faccio il tagliando, “se si rompe”, se è affidabile, etc.
A tutti rispondo che “non si rompe”, che i tagliandi “costano meno che sulle ducati” che “è super affidabile”, mai un problema e che sulla 1199 ho avuto un botto di richiami, sulla 1299 un mezzo botto e sulla rsv4 solo uno come sulla kawa… insomma è senz’altro una moto di nicchia ma con una gestione semplice, sicura e divertente.
Come va sulla pista?
Voglio sottolineare che mi considero un amatore, magari non proprio dell’ultima ora, ma non sono un mago della pista. In ogni caso con questa rsv4 ho avuto la possibilità di divertirmi come un matto su diversi circuiti. Quello che in strada sembra essere, ogni tanto, un pochino arduo e ostico, sulla pista diventa un vero punto di forza: la tendenza ad erogare con vera rabbia, la capacità di piega (si arriva a livello gomito con una facilità disarmante…) e i controlli elettronici super affidabili e mai eccessivi o invadenti.
Conclusioni
Per me il giudizio è assolutamente positivo, paragonabile a quello che ho potuto dare alla 1299. Personalmente mi ha dato sensazioni decisamente superiori alla 1199 ed alla Kawa ZX10r senza dubbio.
Questa è una moto che viene voglia di tenere qualche anno per il fatto che va studiata e capita, e per la sua potenzialità infinita. Sono molto combattuto perchè ero intenzionato a provare la nuova Panigale V4 nel 2019 ma… non so ancora! Questa Aprilia, la mia prima, mi ha davvero stupito e non sono ancora sicuro!…
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