L’Olanzapina è uno dei farmaci antipsicotici più prescritti a livello mondiale; in questo articolo vi spiego le sue caratteristiche, indicazioni, posologia ed effetti collaterali.
L’olanzapina è stata brevettata nel 1971 e approvata per uso medico negli Stati Uniti nel 1996.
Nel 2017, è stato il 239° farmaco più comunemente prescritto negli Stati Uniti, con più di due milioni di prescrizioni ed è disponibile come farmaco generico.
Farmacodinamica dell’Olanzapina
L’olanzapina, dal punto di vista biochimico, appartiene alla classe delle tieno-benzodiazepine, e presenta un profilo recettoriale piuttosto simile a quello della clozapina.
Infatti, allo stesso modo della clozapina, possiede un’affinità non selettiva per diversi recettori dopaminergici (D1, D2, D3, D4, D5), al contrario dell’aloperidolo che che risulta affine soltanto al recettore D2.
Olanzapina, allo stesso modo di clozapina, ha un’affinità piuttosto elevata per i recettori 5-HT2a, 5-HT2b e 5-HT2c con un rapporto 5-HT2/D2 tale da definirne la sua “atipicità”.
Studi approfonditi di SPECT hanno evidenziato, nei soggetti trattati con olanzapina, un basso livello di occupazione dei recettori D2 a livello nigrostriatale (sede di effetti collaterali extrapiramidali) ed un livello di affinità più elevato per i recettori D2 mesolimbici, sede di attività antipsicotica.
Sebbene olanzapina mostri in vitro un’elevata affinità per i recettori M1 muscarinici, nell’essere umano l’attività anticolinergica è, tutto sommato, modesta.
Stesso discorso lo possiamo rilevare per i recettori alfa1-NA (noradrenergici) e per gli H1 istaminergici, infatti l’attività antiistaminica e adrenolitica è modesta.
Farmacocinetica dell’Olanzapina
Dal punto di vista farmacocinetico l’olanzapina mostra un buon assorbimento dopo somministrazione orale (non influenzato dal cibo), e la biodisponibilità varia dall’80 al 100%.
Il picco di assorbimento plasmatico si raqggiunge dopo 5-8 ore dall’assunzione, l’emivita media di eliminazione è di 30.5 ore e le condizione di steady state vengono raggiunte dopo circa una settimana dall’inizio del trattamento.
Bisogna segnalare che è documentata una variabilità individuale della concentrazione plasmatica del farmaco sino a 4 volte, a parità di dosaggio giornaliero.
Gli isoenzimi del citocromo P-450 coinvolti nel metabolismo dell’olanzapina sono CYP1A2 e il CYP2D6.
Nei pazienti fumatori, dove abbiamo un’induzione dell’isoenzima CYP1A2, abbiamo un’emivita ridotta ed una clearance aumentata.
Indicazioni Terapeutiche dell’Olanzapina
Olanzapina nel trattamento della Schizofrenia
Il trattamento psichiatrico di prima linea per la schizofrenia è sicuramente un farmaco antipsicotico (spesso di seconda generazione) e l’olanzapina è uno di questi farmaci.
L’olanzapina sembra essere efficace nel ridurre i sintomi della schizofrenia, nella prevenzione delle ricadute e nel trattamento della schizofrenia ad esordio precoce.
L’utilità della terapia di mantenimento, tuttavia, è difficile da determinare in quanto più della metà delle persone negli studi clinici (allo stesso modo di altri antipsicotici) ha interrotto il farmaco prima della data di completamento delle sei settimane.
Il trattamento con olanzapina (come la clozapina) può portare ad un aumento di peso e ad un aumento dei livelli di glucosio e colesterolo rispetto alla maggior parte degli altri farmaci antipsicotici di seconda generazione utilizzati per il trattamento della schizofrenia.
Olanzapina nel trattamento del Disturbo Bipolare
L’olanzapina è raccomandata da diverse linee guida come terapia di prima linea per il trattamento della mania acuta nel disturbo bipolare.
Altri farmaci di prima linea raccomandati sono l’aloperidolo, la quetiapina e il risperidone.
L’Olanzapina è raccomandata in combinazione con la fluoxetina come terapia di prima linea per la depressione bipolare acuta; e come trattamento di seconda linea da sola per il trattamento di mantenimento del disturbo bipolare.
Il Network for Mood and Anxiety Treatments (CANMAT) raccomanda l’olanzapina come trattamento di mantenimento di prima linea nel disturbo bipolare e la combinazione di olanzapina e fluoxetina come trattamento di seconda linea per la depressione bipolare.
Una meta analisi del 2014 ha concluso che l’olanzapina più fluoxetina è stata la più efficace tra i nove trattamenti per la depressione bipolare inclusi nell’analisi.
Altre indicazioni Off Label dell’Olanzapina
Ad oggi non ci sono evidenze cliniche rispetto all’utilizzo di antipsicotici atipici, tra cui l’olanzapina, nei disturbi alimentari.
Allo stesso modo l’olanzapina non è stata valutata in modo rigoroso nel disturbo d’ansia generalizzato, nel disturbo di panico, o nel disturbo post-traumatico da stress.
L’olanzapina è meno efficace del litio o del valproato e più efficace del placebo nel trattamento del disturbo bipolare.
È stata anche usata per la sindrome di Tourette e la balbuzie.
L’olanzapina è stata studiata per il trattamento dell’iperattività, del comportamento aggressivo e dei comportamenti ripetitivi nell’autismo.
Posologia dell’Olanzapina
Nel trattamento della Schizofrenia nel paziente adulto, il dosaggio iniziale raccomandato medio di olanzapina è di 10 mg/die.
Nel trattamento della Mania Acuta, il dosaggio iniziale medio è di 15 mg in unica dose, in monoterapia o di 10 mg/die in terapia combinata.
Rispetto alla prevenzione di ricadute maniacali nel disturbo bipolare, il dosaggio medio raccomandato è 10 mg/die.
Effetti Collaterali dell’Olanzapina
La sedazione diurna sperimentata con l’olanzapina è generalmente paragonabile alla quetiapina e al lurasidone, che è una lamentela frequente negli studi clinici.
In alcuni casi, la sedazione dovuta all’olanzapina compromette la capacità delle persone di svegliarsi ogni giorno a un orario costante.
Probabilmente il principale effetto collaterale dell’olanzapina è l’aumento di peso, che può essere profondo in alcuni casi e/o associato a squilibrio nei profili lipidici e glicemici del sangue (rischio di diabete).
Effetti collaterali extrapiramidali, anche se potenzialmente gravi, sono rari o rari da olanzapina ma possono includere tremori e rigidità muscolare.
Si raccomanda di non usarla nell’infarto miocardico acuto; bradicardia; recente intervento chirurgico al cuore; ipotensione grave; sindrome del seno malato; angina instabile.
Altri effetti collaterali includono galattorrea, amenorrea, ginecomastia e disfunzione erettile (impotenza).
Infine, come in altri antipsicotici, c’è sempre il rischio di sviluppare la Sindrome Neurolettica Maligna.
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Olanzapina è stata uno de tanti farmaci usata per trattare il mio Disturbo Bipolare. Dopo 7 anni siamo ancora alla ricerca
Esiste un’alternativa “naturalistica” all’utilizzo dell’olanzapina?
E’ interessante l’approccio di olanzapina nei disturbi alimentari pur tuttavia non ne capisco l’aumento di peso correlato.
chi ha assunto olanzapina da 10 mg per più di 5 anni con quali effetti?
Dottore ho 43 anni, ci sono controindicazioni nell’ assunzione di 5mg di olanzapina e 40 al di di ritalin essendo antagonista l uno e agonista l’altro della dopamina? Soffro di adhd diagnosticata da 2 mesi a Pisa dal Dr P. , prima mi avevo sempre diagnosticato disturbo bipolare che mi è stato assolutamente detto dal medico di Pisa che non ne soffro poiché nn sono stato mai depresso, infatti non funzionava nessun farmaco… , ma soffro anche di anginofobia, che solo con olanzapina riesco a controllare…. Ci sono reazioni cardiotossiche particolari o gravi nell assunzione concomitante dei due farmaci così diversi e “potenti”? Assumo anche rivotril di cui ne sono dipendente, depakin 500×2 e sto togliendo la trimipramina che prendo la sera da 2 mesi per regolarizzare sonno veglia e melatonina… grazie