Che cosa è la Psicobiotica?
La Psicobiotica è un nuovo campo di studio specifico della Psichiatria che riguarda i rapporti tra la Mente, il Corpo, il Microbiota e l’Alimentazione. ValerioRosso.com, il blog del Dr. Valerio Rosso, è la sorgente di contenuti di Psicobiotica.it, Psicobiotica.com e Psicobiotica.org
Con sempre maggior frequenza le più autorevoli fonti del sapere psichiatrico internazionale si pronunciano al riguardo dell’interconnessione tra Salute Mentale e Microbiota intestinale.
La Psicobiotica si dedica all’analisi del rapporto esistente tra i microorganismi che dimorano nel nostro corpo, in particolare di quelli che sono residenti nell’intestino umano, la cosiddetta Flora Batterica Intestinale (Microbiota), ed i Disturbi Mentali: questo legame è sostenuto sempre di più da studi scientifici che suggeriscono nuove prospettive a livello terapeutico e preventivo.
Ora che sappiamo che i batteri intestinali (e lo stesso intestino nostro “secondo cervello”) possono parlare al sistema nervoso centrale, influenzando il nostro umore, il nostro appetito, il funzionamento del nostro pensiero e persino i nostri ritmi circadiani, la prossima sfida per i medici ed i ricercatori sarà quella di controllare questa comunicazione.
La Psicobiotica, una disciplina molto recente ma dotata di enormi potenzialità, esplora le strategie emergenti per impiantare nell’intestino ceppi batterici in grado di modificare il sistema nervoso intestinale e, di conseguenza, il nostro “primo” cervello, per fornire benefici pfisici, immunitari, ormonali e mentali.
Le parole “psicobiotico” e “psicobiotici” rappresentano due termini recenti che fanno riferimento a tutti quei probiotici che si presume possano avere proprietà di influenzare il cervello.
Mentre è noto da più di un secolo che i batteri possono avere effetti positivi sulla salute fisica, solo negli ultimi 10-15 anni si sono potuti osservare segnali che hanno dimostrato che esiste una connessione tra intestino e cervello.
Negli animali da esperimento, una migliore funzione immunitaria, migliori reazioni allo stress e persino alcuni vantaggi di apprendimento e memoria sono stati attribuiti all’aggiunta dei giusti ceppi di batteri nel microbioma intestinale; gli studi sull’uomo sono più difficili da interpretare, ma sono stati senza dubbio osservati alcuni cambiamenti nella fisiologia dell’organismo, come riduzione dei livelli di ormoni della corticale del surrene, migliorata immunomodulazione, aumento del fattore neurotrofico BDNF e minori livelli di infiammazione.
“Questi studi ci danno la sicurezza che i batteri intestinali stiano giocando un ruolo causale in processi biologici molto importanti, che possiamo quindi sperare di sfruttare con gli psicobiotici“, afferma Philip Burnet, professore associato di psichiatria all’Università di Oxford.
Tuttavia, i probiotici ed i prebiotici sono solo una parte della storia: potrebbe essere altamente probabile che non solo farmaci come antidepressivi, ansiolitici o antipsicotici, ma anche l’esercizio fisico, alcuni stili di vita o l’alimentazione, a causa dei loro effetti sui batteri intestinali dimostrino nuove ipotesi eziopatogenetiche ed ipotesi di terapia per molti disturbi psichiatrici.
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