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Valerio Rosso

Psichiatria, Salute Mentale e Neuroscienze

Le nuove terapie farmacologiche dei Disturbi d’Ansia

17/01/2016 da Valerio Rosso 10 commenti

La ricerca di nuove terapie contro l’ansia è particolarmente attiva dato che lo spettro dei disturbi d’ansia sono un problema marcatamente presente nella popolazione.

In particolare l’ansia grave, il disturbo da attacchi di panico ed alcune forme di insonnia possono essere patologie invalidanti con un alto costo in termini di qualità di vita.

Attualmente le terapie farmacologiche dell’ansia sono sempre più indirizzate al non utilizzo delle benzodiazepine poiché farmaci ad alto rischio di dipendenza se non utilizzati per un periodo breve e sotto stretto controllo medico.

L’alternativa alle benzodiazepine include, come prima scelta, i cosiddetti antidepressivi SSRI e, in alcuni casi, molecole dall’efficacia ancora in fase, a mio modesto parere, di studio approfondito (gabapentin e pregabalin). In ogni caso sia gli antidepressivi SSRI che gabapentin e pregabalin hanno un tempo di latenza nello sviluppare l’azione terapeutica che spingono i medici (ed i pazienti, indirettamente) a continuare ad utilizzare le benzodiazepine.

All’orizzonte alcune nuove molecole sembrano essere in procinto di entrare in commercio e di essere testate mediante studi clinici, che si spera, essere approfonditi e indipendenti dalle pressioni delle aziende che le producono.

 

Quali sono queste nuove molecole ansiolitiche?

1) Una farmaco sviluppato da Ely-Lylli, il LY354740, sembra avere azione  sui recettori mGlu 2 e 3 del circuito mesocorticolimbico, e sembrano essere un nuovo bersaglio terapeutico per il trattamento dei disturbi d’ansia, tentando di bloccare il rilascio pre-sinaptico del neurotrasmettitore glutammato.

2) Molte molecole della famiglia degli Azapironi, a cui appartiene, ad esempio, il buspirone, un fallimentare farmaco già sperimentato in passato per i disturbi d’ansia, sembrano aver portato buoni risultatiEcco alcuni nomi.

3) Il riluzole, un farmaco efficace nella sclerosi laterale amiotrofica, sembra avere interessanti sviluppi anche sul versante del trattamento dei disturbi d’ansia. E’ una molecola che blocca i canali del sodio TTX-sensitive ed indirettamente previene la stimolazione dei recettori del glutammato.

4) il tiagabine è un farmaco già in commercio come anticonvulsivante (prodotto da Cephalon con il nome di Gabitril) che sembra avere efficacia nel disturbo da attacchi di panico.

5) JNJ-42165279, è una sostanza sviluppata da Janssen Research & Development (una sussidiaria di Johnson & Johnson) per il trattamento dei disturbi d’ansia. Funziona come un inibitore selettivo dell’enzima noto come FAAH (acido grasso ammide idrolasi). L’inibizione degli enzimi FAAH può generare rapidi effetti ansiolitici (anti-ansia) inducendo depressione a lungo termine (LTD) a sinapsi prefrontali di amigdala della corteccia basale, in cui i neuroni dell’amigdala basolaterale vengono soppressi. A partire dal 2016, Janssen ha sospeso temporaneamente gli studi clinici di Fase II su JNJ-42165279 a causa della scoperta che un altro inibitore FAAH referenziato come “BIA (10-2474)” ha causato gravi reazioni avverse, incluso un decesso. Janssen ha dichiarato che le prove di JNJ-42165279 sono state sospese come misura precauzionale. Al di la di questo, ad oggi non sono stati osservati effetti avversi gravi tra gli utenti di JNJ-42165279 fino ad oggi. Molecola davvero interessante, in ogni caso.

6) NBTX-001 è un farmaco sviluppato da Nobilis Therapeutics, contenente come principio attivo il gas xeno nobile. Secondo lo sviluppatore, lo xeno esercita effetti biologici unici, è molto sicuro, è stato ampiamente utilizzato nella tecnologia di imaging e occasionalmente viene somministrato in alcuni luoghi per l’anestesia generale. Lo xeno è privo di proprietà psicotomimetiche, il che significa che non provocherà allucinazioni.

7) SRX246 (noto anche come API-246) è una sostanza in fase di sviluppo da parte di Azevan Pharmaceuticals per il trattamento di PTSD e disturbi d’ansia. Prove preliminari suggeriscono che SRX246 sia una piccola molecola che funziona centralmente come un antagonista del recettore altamente selettivo della vasopressina-1A (V1A). Si ritiene che SRX246 possa dimostrarsi efficace nel trattamento di PTSD, disturbo d’ansia generalizzato e disturbi del discontrollo degli impulsi.

deco

Tutti questi farmaci sono in varie fasi di studio piuttosto avanzate ma meritano ancora approfondimenti prima di essere immessi sul mercato. La caratteristica che più dovrebbe essere degna di nota è il loro basso, se non assente, rischio di indurre dipendenza.

Ovviamente l’avanzare della ricerca in ambito psicofarmacologico non deve mai allontanare gli psichiatri ed i medici in generale ad indagare le cause ambientali e psicologiche profonde per attuare interventi in tale senso, magari in parallelo ad una terapia farmacologica.

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CEO a valeriorosso.com
Mi chiamo Valerio Rosso e sono un medico, psichiatra e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Da anni divulgo i principali temi della Salute Mentale, delle Neuroscienze e della Medicina Digitale come blogger e come YouTuber. Alcune persone mi conoscono anche come musicista (cercatemi su Spotify, iTunes e YouTube Music).
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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Paola Falzetti dice

    30/04/2017 alle 11:02 pm

    Io soffro d ansia patologica, spero in un trattamento mirato, c’è anche un grande neuroscienziato Karl Deisseroth, che ha scoperto l interuttore della paura Ansia,spero presto di questi nuovi farmaci.

    Rispondi
    • Stefano dice

      31/07/2019 alle 11:00 am

      NON SPERARE

      Rispondi
  2. Alex_Rox dice

    07/12/2017 alle 11:46 am

    Tra i farmaci così’ detti atipici per la cura dell’ansia, come ho potuto leggere su wikipedia, ci sono alcuni assolutamente sconosciuti ma che sembrerebbero essere realmente efficaci e quindi una valida alternativa ai trattamenti attuali (che come ho avuto modo di vedere, spesso lasciano a desiderare in termini di efficacia ed effetti collaterali).
    Tra questo sconosciuti ho letto del Tofisopam, Etifoxina, strani composti utilizzati in Russia ma farmacologicamente molto interessanti, vecchi noti come tianeptina e buspirone. Che ne pensa Dott. Rosso? Li vedremo mai sul mercato italiano e riceveranno mai il necessario interesse scientifico?

    Rispondi
    • Valerio Rosso dice

      27/01/2018 alle 8:20 am

      Ciao, ci sono tantissimi composti che, potenzialmente, possono avere un effetto ansiolitico. Purtroppo solamente degli studi accurati e basati sull’evidenza scientifica possono dirci se sono efficaci e, soprattutto, sicuri. Grazie di aver letto il mio blog!

      Rispondi
      • Stefano dice

        31/07/2019 alle 10:38 am

        Sì certo,mentre nel frattempo finiamo i nostri ultimi giorni su questa terra..
        Soltanto provandoli si può vedere se funzionano,perchè ognuno di noi è diverso,non servono i grandi e inutili studi sulla tollerabilità e sicurezza..in casi come questi spesso bisogna agire,.. e subito.

        Rispondi
    • Stefano dice

      31/07/2019 alle 10:58 am

      ti pare che sostanze che non inducano dipendenza potranno mai essere immessi nel mercato facendo progressivamente fallire le vendite dei composti precedentemente approvati?
      Adesso sappiamo per certo che le benzodiazepine furono introdotte nel mercato solo dopo aver notato che gli animali svilupparono una fortissima dipendenza verso questi composti,e questo attirò moltissimo l’interesse delle multinazionali del farmaco.

      Ricordati che l’uomo è l’unico animale che sacrificherebbe anche la vita e i propri valori in nome del denaro.
      Aggiungo anche che ci sono mille e altri modi per ottenere pace e benessere ovunque ma non è certamente una cosa desiderata dagli individui che detengono il potere,poichè (credono di) volersi/doversi mettere al centro del potere.,come i bambini…e questo ben sapendo di star rovinando il pianeta e loro stessi,
      Oramai abbiamo così tante prove ed evidenze sugli scandali della fda(stard uno su tutti),,aifa e praticamente tutte le agenzie del farmaco mondiali colluse con le case farmaceutiche(le quali sfruttano la loro posizione economica dominante) da poter far scoppiare una tempesta legale che in breve tempo le faccia non soltanto chiudere indeterminatamente a livello societario,ma che preveda condanne molto pesanti a carico degli assassini che nel corso della storia e del tempo hanno distrutto la vita di miliardi di persone.Considerato il numero di pazienti coinvolti in questa entità incalcolabi di danni non sarebbe affatto difficile arrivare ad una conclusione legale di questo tipo,e mi meraviglio che ancora non sia accaduto

      Rispondi
  3. Francesco dice

    04/02/2019 alle 4:18 pm

    Il gabapentin e il pregabalin agiscono dalla prima assunzione .
    però creano tolleranza anch’essi e si è costretti ad aumentare le dosi,
    piu lentamente delle benzodiazepine ma aumentare.

    Rispondi
    • Patrizio dice

      11/11/2019 alle 9:04 pm

      Il mio psichiatra mi ha segnato il Gabapentin ma io sono molto scettico e preoccupato in quanto sono anni che prendo ansiolitici e non. Ho mai risolto posso mai risolvere con un anti epilettico, sono molto teso spero non ci siano altri sintomi assumendo questo prodotto

      Rispondi
  4. Andrra dice

    10/12/2020 alle 5:48 pm

    Gentile dottor Rosso. Le volevo chiedere a che punto sono queste nuove classi di farmaci anche perchè le classiche benzodiazepine non mi fanno alcun effetto. La ringrazio in anticipo per la risposta che vorrà darmi.

    Rispondi
  5. Kendy dice

    25/07/2022 alle 2:26 pm

    Si deve fare un analisi di sangue per vedere se manca qualche chimico nel sangue, che provocano questi disturbi d’ansia . Io ho stanchezz,testa pesante, opressione nel petto tristeza. Sto facendo cura con Xanax RP. 0,5

    Rispondi

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