Tutti sanno cosa è l’Anoressia Nervosa, molti hanno sentito il termine Bulimia, ma sono sicuro che poche persone sanno cosa sia la Diabulimia…
Sono i primi anni ’90. Immaginate di essere bambine, di essere sempre state bene poi piano piano di cominciare ad avere tanta sete, fate anche tanta pipi’, vi sentite stanchissime. Non siete piu’ belle paffutelle come prima. Avete anche mal di pancia e vomito. La mamma si preoccupa, vi porta all’ospedale e li’ vi dicono che avete una malattia, che non potete vivere senza iniezioni di un’ormone proteico, l’insulina. Vi ricoverano in ospedale per una decina di giorni per spiegare a voi e alla vostra famiglia come si usano le penne, il glucometro e come si contano i carboidrati…ma siete ancora bambine , e continuate ad andare a scuola, a fare giri con gli amici, a vivere le cose di casa e fare le vacanze con i genitori. Ma nel frigo di casa ora ci sono anche Humalog, Levemir e Detemir. Qualche accorgimento e continuate a fare sport, danza classica, o ginnastica artistica. Poi, attorno ai tredici anni, magari anche quindici…bummmm! Inizia la pubertà, crescete, maturate ma soprattutto, orrore! aumentate il vostro grasso corporeo! Voi che eravate magrette, passate dal 12,3 al 15 percento di massa grassa. Ok! Niente di grave, ma cominciano ad instillarvi che di fare attenzione a quel nemico sottocutaneo che e’ il pannicolo adiposo. Voi e la vostra penna per l’insulina cominciate ad avere un rapporto piu’ strano…nella vostra mente il vostro apparato digerente comincia a delocalizzarsi, fuori dal vostro corpo, nella penna…
L’insulina e’ la chiave per fare entrare lo zucchero nel corpo, senza chiave lo zucchero non entra nelle cellule, sosta nei liquidi extracellulari e nel sangue, il tempo di bere un po’ di piu’ e verra’ pisciato in gran parte fuori.
Questa grande scoperta la userete prima o poi, magari un’estate a Rimini, in vacanza con le amiche o all’Universita’, durante una sessione esami, ma comunque in un momento in cui non vi piacerete, e vorrete fare qualcosa per cambiare, e velocemente.
La potenza del metodo diventera’ chiara quando vi ricorderete che il corpo senza insulina intacca le riserve di grasso per produrre energia. Una cosa che in natura si verifica quando stiamo morendo di fame.
Bene, ce l’avete fatta… avete invertito la forza di gravita’… adesso potete mangiare la pizza con il vostro fidanzato senza soffrire, potete partecipare a quelle cene tra amici “ognuno porta qualcosa” che sono sempre state il vostro incubo e pure fare Natale, Pasqua e pasquetta con la famiglia senza pensare a come sfuggirvi. Perche’ tanto, la maggior parte di quella roba non la assorbirete. Il vostro apparato digerente avra’ un bel digerire e assorbire tutto, ma tanto nelle cellule non lo farete entrare mai!
Ecco, ora avete anche un disturbo del comportamento alimentare:
La diabulimia…
I pediatri e gli infermieri del reparto e degli ambulatori di Pediatria, che sono stati quasi una seconda famiglia per voi e vi conoscono fin da piccole in questo momento delicato non ci sono piu’.
Loro si sono occupati soprattutto di farvi crescere sane e forti, nonostante la malnutrizione che il diabete non controllato puo’ causare. Durante i tempi della pediatria, mentre eravate in fase di rapida crescita, l’importante era scongiurare la minaccia dell’ipoglicemia, e si era piu’ tolleranti per quanto riguarda le iperglicemie.
Quando ai 16-18 anni siete diventate pazienti della Diabetologia i medici erano interessati soprattutto a evitare che faceste delle iperglicemie, che, cronicamente, causano le temibili complicanze del diabete, molto invalidanti: la vasculopatia, la retinopatia, la nefropatia, la neuropatia…In diabetologia avete inoltre imparato a rendervi ancora piu’ indipendenti dai vostri genitori nella somministrazione della terapia insulinica. Fino all’autonomia.
Nella diabulimia, l’autonomia e la dimestichezza conseguita serve soltanto per poter gestire a piacimento le Unita’ di insulina da farvi e che si utilizzi il microinfusore o le penne, voi saltate o sottodosate la quantita’ iniettata ai pasti o quella basale che si fa di sera, in barba ai genitori, ai fidanzati, ai medici.
Chi vi puo’ aiutare dunque?
Si tratta di un problema psichiatrico, quindi ci vuole un medico psichiatra, interpellato dal diabetologo, che ha subodorato il problema. Entrera’ in cura anche la vostra famiglia, perche’ anche se siete voi a essere palesemente ammalate, ci sono dinamiche nascoste nella vostra famiglia che devono cambiate perche’ voi guariate.
Non e’ facile uscirne da sole.
E’ come nel ritratto di Dorian Gray. Avete un’ apparenza sorridente, serena. Siete studiose e diligenti. Siete magre, entrare nei jeans skinny alla moda. Siete perfette.
Al prezzo di nascondere che vi state distruggendo…
Viene chiamata diabulimia, rientra sicuramente nella famiglia dei disturbi del comportamento alimentare ed è una realtà in crescente aumento tra le giovani adolescenti affette da diabete di tipo 1, anche se poco conosciuta, che omettono volontariamente di farsi le dosi di insulina giornaliere necessarie al normale e corretto funzionamento dell’organismo. I primi a lanciare l’allarme sono stati nel 2009 i medici britannici, che hanno notato come un certo numero di pazienti diabetici non assumeva correttamente le dosi di insulina prescritte. Nella diabulimia i pazienti diabetici con una condotta alimentare di tipo anoressico, bulimico od ortoressica, dopo aver scoperto che l’insulina è un ormone anabolico, iniziano a gestirne l’utilizzo finalizzandolo allo scopo di perdere peso inducendo una condizione di catabolismo che ha come conseguenza la perdita di massa corporea. Si stima che una ragazza su quattro in terapia con insulina, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, si auto riduca, fino a omettere, sia le iniezioni di insulina, che le prove di glicemia capillare che quotidianamente devono essere effettuate per monitorare l’andamento glicemico della giornata. La malattia non si esaurisce con la volontaria manipolazione dell’insulina, ma spesso si combina con altri sintomi tipici dei disturbi del comportamento alimentare: dalle abbuffate alle privazioni prolungate di cibo, al vomito indotto, all’attività fisica eccessiva. Da qui il termine diabulimia, crasi tra le parole diabete e bulimia.
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