Se state leggendo questo articolo è probabile che avrete già provato molte volte a smettere di fumare… e non ci siete riusciti!
Magari vi siete già avvicinati ad alcuni metodi, consultato specialisti, usato farmaci, sostituti della nicotina, libri o videocorsi per tentare di interrompere una dipendenza, quella dal fumo di sigaretta, che vi sta preoccupando.
Iniziamo con il dire che non c’è un solo fumatore che non desideri, più o meno coscientemente, di interrompere la sua dipendenza ed ogni sigaretta accesa comporta dentro odi noi un alone di preoccupazione e di angoscia. Queste sensazioni poco confortevoli che tentiamo di allontanare dalla nostra attenzione, hanno molteplici ragioni.
La paura di sviluppare un tumore ai polmoni, di essere vittima di un infarto, di un ictus o altre infauste conseguenze non sono, in realtà, quello che ci angoscia di più e che ci porta a desiderare di smettere. Sono senza dubbio eventualità che ci spaventano ma che al contempo viviamo come remote e non poi così certe.
La verità è che ogni fumatore desidera in cuor suo di interrompere la sua dipendenza dal tabacco perché intuisce l’assurda inutilità di accendersi l’ennesima sigaretta, e vive il fumare semplicemente come un gesto stupido. E noi esseri umani siamo portati naturalmente a sviluppare brutte sensazioni quando compiamo gesti stupidi. Purtroppo queste brutte sensazioni, come tutti noi sappiamo, non ci impediscono di continuare a compiere stupidaggini; la realtà è che smettiamo di compiere azioni stupide solo quando abbiamo capito bene che il nostro comportamento ha solo conseguenze negative senza alcun beneficio o guadagno in cambio.
Solitamente le domande più frequenti che mi vengono fatte in ambulatorio quando una persona mostra di voler smettere di assumere nicotina con le sigarette sono: meglio smettere di fumare di colpo o gradualmente? Avrò bisogno di farmaci per farlo? Starò male mentre smetterò di fumare? E se poi non ci riesco?
Bene, in questo articolo, tra le altre cose, risponderò anche a tutte queste singole domande.
Quindi affermare semplicemente che fumare è un gesto stupido non servirà a farci smettere di fumare. Per riuscire ad aver successo il fumatore deve comprendere esattamente perché fuma e non appena il meccanismo sarà compreso la motivazione ad interrompere la dipendenza dal fumo di sigaretta sarà automaticamente molto alta ed efficace. In poche parole: se io capisco il vero motivo del perché io fumo non avrò più dubbi sul fatto che accendermi un’altra sigaretta è un gesto stupido e sarò portato spontaneamente a non farlo più. Chiaro?
Il motivo per il quale la gente fuma è legato all’illusione che aspirare nicotina comporti sensazioni piacevoli. Ma questo è una vera e propria illusione. Non è vero. La nicotina di per se non induce per nulla sensazioni piacevoli come, ad esempio la cocaina o l’eroina. Di per se la nicotina ha una sola ed unica azione sul nostro cervello: induce dipendenza molto rapidamente in cambio di nessun effetto piacevole.
E quindi perchè fumiamo? La ragione è semplice: per attenuare la sensazione di astinenza dalla nicotina! Ovvero la nicotina induce dipendenza con la conseguenza di causare piccole crisi di astinenza che noi siamo portati a “curare” fumando altra nicotina. Noi continuiamo a fumare solo per questa semplice ed inutile ragione. Guardate il grafico qui sotto:
Come potete notare la nicotina ha un rapido picco di concentrazione nel nostro sangue quando fumiamo (in pochi secondi). Nel momento in cui spegniamo la sigaretta il livello di nicotina inizia a scendere e man mano che arriva ad un livello basso noi iniziamo a percepire il disagio dell’astinenza da nicotina che saremo portati a lenire fumando un’altra sigaretta che ci farà alzare nuovamente il livello di nicotina nel sangue. Il tempo necessario per sviluppare queste sindromi micro-astinenziali varia dai 20 minuti ad un’ora (mediamente 40 minuti).
Usando un diverso esempio esplicativo, sarebbe come dire che è una attività piacevole il farsi passare il bruciore allo stomaco usando una medicina che contribuisce a farlo tornare ancora più forte dopo un po di tempo. Pensate bene anche ad altre illusioni intorno al fumo… le sigarette che vengono considerate più piacevoli sono proprio quelle che seguono attività che durano 20-30 minuti come consumare un pranzo, fare l’amore, e via di seguito.
Dopo un po di tempo il nostro cervello sarà portato a credere che il fumare sia un completamento di queste attività mentre la realtà è che noi andiamo in astinenza dopo un periodo che può andare dai 20 ai 40 minuti. Quindi il fumo non rilassa come molti credono, anzi di fatto genera l’ansia delle sue micro-astinenze, ed il fumare una nuova sigaretta porta semplicemente il nostro cervello ad un livello di tranquillità simile a quello che ha naturalmente e costantemente una persona che non fuma.
Quello che vi ho appena spiegato è l’unico motivo per il quale si fuma. Non ce ne sono altri. Adesso avete capito perchè è semplicemente un gesto stupido? Avete capito che non ha alcun vantaggio? Nonostante questo molte persone possono ancora avere paura ad interrompere la dipendenza da nicotina, tendendo ad immaginarsi tristi dopo.
Questo avviene per la stessa ragione per la quale non riusciamo a separarci da una fidanzata o da un marito che non ci vuole bene, che ci maltratta e che ci rende solo tristi: l’abitudine ed i ricordi dei primi tempi di relazione.
Con le sigarette è uguale: i ricordi che abbiamo costruito in tanti anni unendo la memoria di migliaia di sigarette fumate con quelle di eventi effettivamente belli che abbiamo vissuto ci porta a sviluppare una sorta di malinconia e di tristezza. Tutto questo rappresenta un’altra illusione. Ma una volta che il mistero del perchè gli esseri umani fumano viene chiarito e razionalizzato le cose sono molto più facili e si diventa determinati nello smettere.
Quindi a questo punto vi consiglio di rileggere l’articolo per fortificare nella vostra testa il processo per il quale si fuma.
Ancora una cosa prima… Avete idea del perchè si inizia a fumare? La risposta è tanto semplice quanto stupida. Iniziamo a fumare per via della forte pressione diretta ed indiretta che le multinazionali del tabacco fanno tramite pubblicità e film che ci hanno indotto a pensare che fumare ci rendesse affascinanti, eroici, veri uomini, che non facesse poi così male, che ci rilassasse e che ci desse un qualche piacere.
Nel corso di tutto il ‘900 le multinazionali del tabacco hanno spinto le persone ad iniziare a fumare perfettamente sicure del fatto che dopo poche settimane il perverso meccanismo che vi ho spiegato avrebbe fatto il resto, rendendo le persone schiave della nicotina e disposte a pagare per assumerla.
Infine vi voglio segnalare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala agli Stati Membri che quasi 2/3 dei film più visti tra il 2002 e il 2014 contengono immagini nelle quali gli attori fumano, e questa è pubblicità indiretta al fumo di tabacco che sappiamo indurre gli spettatori (specie i più giovani) a fumare.
La mia risposta ad alcune domande frequenti su come smettere di fumare
Comer vi dicevo all’inizio le persone che chiedono il mio aiuto in ambulatorio per smettere di fumare, fanno spesso domande simili. É importante non lasciare dubbi od incertezze nella mente di chi prova ad interrompere una dipendenza molto forte come quella da fumo di tabacco, per cui vi voglio dire cosa rispondo io alle persone.
Dottore, ma è meglio smettere di fumare di colpo o gradualmente? La risposta in questo caso è semplice e netta: bisogna farlo di colpo. Questa non è solo una mia opinione personale ma è un dato di fatto confermato da molti studi.
Dottore, bisogna usare dei farmaci per smettere di fumare? La risposta in questo caso è più complessa e dipende dalle caratteristiche della persona. In realtà, nel 70-80% dei casi non sono necessari farmaci per interrompere la dipendenza da nicotina. Possono essere molto utili integratori come melatonina e probiotici e io, quasi sempre, li prescrivo. In una piccola percentuale di pazienti si possono usare dei farmaci come spiego in questo articolo.
Dottore, ma starò male mentre smetterò di fumare? La risposta è semplice: no a patto che tu abbia capito perché lo fai, che tu sia motivato e se seguirai una strategia. Solo chi utilizza la forza della disperazione sperimenta sintomi di astinenza che sono, è molto importante che sia chiaro, di tipo psichico e pochissimo di tipo fisico. In sintesi non c’è una sindrome di astinenza fisica vera e propria quando si smette di fumare.
Dottore… e se poi fallisco? Bhe che dire, sei stato comunque bravo e coraggioso ad averci provato ed entro breve tempo ci riproverai! …magari provando a capire meglio come fare a farlo in maniera vincente, ovvero tramite una strategia.
Allora? Cosa aspettate? Diventate oggi stesso un non fumatore!
Una spiegazione ancora più dettaglliata di un metodo molto simile a quello che ti sto proponendo per smettere di fumare, che è una combinazione tra psicoeducazione, consapevolezza e terapia cognitivo-comportamentale, la ritrovate nel famoso ed utilissimo libro È facile smettere di fumare se sai come farlo di Allen Carr: provate a leggerlo e non ve ne pentirete!
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