Le basi scientifiche della Psiconutrizione
I risultati di uno studio (vedi in fondo all’articolo), condotto sul modello animale, indicano che un’adeguata integrazione alimentare basata su ingredienti che si trovano comunemente nei negozi potrebbero impedire l’involuzione del cervello, il Declino Cognitivo e le alterazioni strutturali tipicamente osservabili nella malattia di Alzheimer.
Lo studio è stato condotto da Jennifer Limone, PhD, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica Medica della McMaster University, Hamilton, Ontario, Canada.
In un modello murino di invecchiamento accelerato e conseguente grave declino cognitivo, si è potuto osservare come una combinazione di vitamine e minerali, associate ad altri nutraceutici, come il beta-carotene, bioflavonoidi, olio di fegato di merluzzo, semi di lino, l’aglio, e estratto di tè verde, ha efficacemente contrastato il declino cerebrale e mantenuto il numero delle cellule integre con conseguente mantenimento della funzione cognitiva, e di funzionalità generale della vista e dell’olfatto.
L’equipe di lavoro del Dott.ssa Limone, ha ammesso di essere rimasta profondamente colpita dai risultati osservati e di come l’associazione dei più efficaci e studiati integratori nutraceutici sia riuscita a contenere l’avanzare del declino cellulare tipico dell’Alzheimer nel modello animale; è opinione di Jennifer Limone che i risultati potranno essere estesi e studiati al più presto anche nel modello umano, indubbiamente più complesso.
D’altra parte questi meccanismi di generazione del danno cellulare, che comprendono lo stress ossidativo, l’infiammazione e la disfunzione mitocondriale, avvengono in tutte le specie animali che invecchiano e muoiono, non solo nel topo.
Con l’utilizzo dell’integratore alimentare, la massa cerebrale e la densità delle cellule del cervello sono stati mantenuti ai livelli visti nei giovani topi non geneticamente modificati per avere un’invecchiamento cerebrale accelerato: l’attività metabolica del Cervello era paragonabile a quella dei topi di controllo, senza alcuna differenza significativa tra i gruppi.
Inoltre,l’utilizzo dell’integrazione alimentare è stato associato ad un aumento di due volte maggiore di perfusione cerebrale e a miglioramenti della coordinazione motoria, nei topi compromessi geneticamente.
La ricerca è stata finanziata dal National Sciences and Engineering Research Council of Canada, la Bruce Power Limited Partnership, e la Chemical, Biological, Radiological-Nuclear and Explosives (CBRN) Research and Technology Initiative. Gli autori non hanno rivelato alcuna relazione finanziaria di rilievo con Aziende.
Articolo Originale:
J.A. Lemon, V. Aksenov, R. Samigullina, S. Aksenov, W.H. Rodgers, C.D. Rollo, D.R. Boreham
A multi-ingredient dietary supplement abolishes large-scale brain cell loss, improves sensory function, and prevents neuronal atrophy in aging mice
Environ Mol mutagene, 57:382-404, 20 maggio 2016
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