Quali sono le ragioni per le quali uno Psichiatra viene Denunciato e portato in Tribunale a rispondere di reati connessi alla sua Professione? Chi vuole denunciare il proprio psichiatra? Quali le accuse più frequenti? Un’analisi di alcuni fatti di cronaca ci può aiutare a rispondere a queste domande.
Negli ultimi anni le Sentenze che riguardano Psichiatri, operatori della Salute Mentale e pazienti affetti da Patologie Psichiche stanno aumentando a dismisura: quelli che sono ormai costanti attacchi al Mondo della Sanità, non risparmiano la Psichiatria. Già perchè negli ultimi 10-15 anni sembra che le persone non muoiano più a causa delle malattie, bensì che muoiano a causa dei Medici che le curano. Allo stesso modo molti pazienti e famigliari non vedono l’ora di denunciare il proprio psichiatra. Perchè?
Quali le ragioni di questa tendenza davvero inquietante? Negli Stati Uniti questa situazione è presente ormai da almeno il doppio degli anni e la causa è legata alle richieste di risarcimento “a tappeto” da parte di pazienti e dei loro famigliari. I dati riportati dall’ANIA (l’Associazione Italiana imprese assicuratrici) confermano che ogni anno i medici denunciati per richieste di risarcimento economico sono 30 mila e sarebbero invece 15 mila i contenziosi che finirebbero ogni anno in tribunale e, in questo caso, le cause si protraggono molto a lungo, prima di arrivare all’accertamento della responsabilità o meno del Medico coinvolto.
I casi di cronaca che riguardano il mondo della Psichiatria relativi alla responsabilità penale dello psichiatra sono davvero innumerevoli in Italia, e tendono a fare più scalpore di quelli presenti in altre specialità mediche. L’analisi di queste situazioni nelle quali Medici-Psichiatri e/o operatori della Salute Mentale sono messi sotto accusa sono molto interessanti perchè forniscono informazioni su quali sono le situazioni durante le quali gli Psichiatri rischiano di più di finire in Tribunale. Qui di seguito vi riporto quello che i giornali e le riviste online riportano al riguardo di alcuni casi di cronaca nei quali la Psichiatria è messa sotto accusa e lo psichiatra condannato.
TSO finito in tragedia a Torino
Un fatto che ha generato molto scalpore ed attenzione da parte dei media è stato quello di Andrea Soldi, che sui giornali viene definito “il gigante buono” che rifiutava di prendere i farmaci ma che, secondo il procuratore Guariniello del Tribunale di Torino, non avrebbe dovuto essere trattato mediante TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) perchè “gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari”. Il medico psichiatra responsabile del TSO e i tre vigili urbani coinvolti nello svolgimento dell’intervento sono stati indagati per “Omicidio colposo” poichè durante il TSO il paziente è deceduto dopo essere stato immobilizzato e trattato farmacologicamente.
Suicidio all’Ospedale di Ciriè
L’aggressione a Marta Angaroni
La notizia riportata è quella di Ernesto Zaffaroni, un paziente del Servizio Psichiatrico Territoriale della ASL di Saronno che ha ferocemente colpito a martellate Marta Angaroni, che da allora è paralizzata ed incosciente. Il GUP di Busto Arsizio, ha condannato la psichiatra che aveva in cura il paziente per “Concorso in lesioni colpose gravissime”. La sentenza riconobbe anche ai genitori della ragazza un risarcimento immediato, di 200mila euro. Venne assolto il responsabile del servizio psichiatrico territoriale dato che egli lasciò il suo incarico prima che Ernesto Zaffaroni compisse il suo gesto di violenza. In seguito, in sede civile dopo la condanna alla psichiatra, vennero richiesti alla ASL di Saronno 9 milioni di risarcimento per Marta, 760 mila euro per i due genitori, e 416 mila euro per lo zio della ragazza.
Spara sulla folla a Milano
I giornali riportano che nel 2003 Andrea Calderini, a Milano, uccise la giovane moglie e una vicina di casa per poi iniziare a sparare dalla finestra di casa sulla folla ferendo altre persone ed infine terminare il folle gesto rivolgendo l’arma contro se stesso suicidandosi. In primo grado venne condannato lo psichiatra poichè avrebbe certificato che la persona non era affetta da patologie mentali quando invece sembra che la persona soffrisse di “Disturbo Ossessivo-Compulsivo” secondo quanto riportato da alcuni giornali. Per i giudici lo Psichiatra è colpevole di Falso Ideologico. Al termine della sua requisitoria, il PM Ghezzi sembra si sia espresso così su Andrea Calderini “persona disturbata che faceva uso di sostanze stupefacenti, soffriva di paura dell’abbandono e di altri problemi di natura psicologica”.
Omicidio in Comunità Terapeutica ad Imola
Un’altro psichiatra condannato per le azioni criminose commesse da un suo paziente, ospite di una comunità terapeutica. Lo Psichiatra avrebbe modificato una terapia psicofarmacologica, diminuendola, senza poi vigilare adeguatamente sulle conseguenze che tale abbassamento di psicofarmaci avrebbe avuto sui comportamenti della persona. Il 24 aprile del 2000 Giovanni Musiani, paziente presso una Comunità Terapeutica emiliana, aveva accoltellato un educatore professionale della struttura, affondando per due volte nel suo cuore una lama di 35 centimetri. Questa sentenza di condanna dello Psichiatra ha fatto molto scalpore perchè, a detta di molti, sembrava delegittimare la legge 180 di Basaglia. Inoltre nel 2004 un caso molto simile fece scalpore in Francia.
Il caso di Roberto Cervoni
I giornali riportano che nel settembre del 2007 un paziente affetto da Depressione Maggiore, Roberto Cervoni, ricoverato presso l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, viene trasferito dal reparto di Psichiatria a quello di Medicina Interna e, in quella sede, si suicida. L’esposto di un famigliare della vittima da vita ad un procedimento giudiziario molto lungo e particolarmente discusso. Ad essere imputati di Omicidio Colposo sono solo i due Psichiatri ritenuti responsabili di aver trasferito la persona da un reparto ad “alta sorveglianza” in un’altro a “bassa sorveglianza”; il paziente che soffriva di comorbidità organiche, come ha confermato anche il Medico Legale, necessitava, secondo gli psichiatri, di attenzioni specialistiche che avrebbero richiesto, appunto, il trasferimento in altro reparto. I due Psichiatri sono stati condannati nel Febbraio 2015 a sei mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena con un seguente ricorso in appello.
La Comunità Terapeutica per minori Cavanà di Pellegrino Parmense
Da molti anni i giornali parlano di un caso di cronaca che fece molto scalpore, quello di una comunità terapeutica per minori che venne accusata di essere una sorta di luogo punitivo dove venivano applicate punizioni durissime ai ragazzi utilizzando psicofarmaci a scopo di controllo comportamentale. Il Direttore della struttura ed altri membri dell’equipe vennero messi agli arresti domiciliari, e lo stesso direttore morì poco tempo dopo la sua scarcerazione. Il caso esplose quando un ex educatore denunciò la pratica della sedazione forzata degli ospiti quando questi si sarebbero rifiutati di obbedire agli ordini del personale.
Il motivo di questo articolo non è assolutamente quello di dissertare sul fatto se queste sentenze siano giuste o sbagliate. Semplicemente è mio intento discutere su quali sono le accuse rivolte agli Psichiatri ed agli operatori della Salute Mentale in generale. A mio parere quello che si evince dai casi di cronaca sono le seguenti riflessioni:
- Alla psichiatria viene richiesto a gran voce di mantenere un ruolo di controllo nei confronti dei pazienti che cura: sebbene per anni gli psichiatri siano stati accusati di privare della libertà le persone adesso, in maniera implicita, sono responsabili dei gesti che queste persone fanno.
- Le accuse più frequenti? Di aver vigilato poco sulle persone, di aver lasciato troppa libertà ai pazienti, di aver usato pochi farmaci: un pochino paradossale visto che sono anni che l’antipsichiatria, ed una certa opinione pubblica, accusa gli psichiatri proprio dell’opposto.
- Gli Psichiatri sono tra incudine e martello: come è possibile controllare i pazienti e, al contempo, rispettare il diritto alla libertà? La risposta non ha ancora preso una forma definitiva.
- La Psichiatria arriva sui giornali mediante eventi di cronaca dai connotati sempre violenti ed oscuri: la percentuale delle notizie riguardanti la psichiatria ha sempre ben poco a che vedere sul suo ruolo terapeutico e di aiuto ma più spesso sul suo supposto obbligo di controllo sociale.
- Si presume che gli Psichiatri abbiano capacità magiche ed onnipotenti: la mente umana è impossibile da decifrare completamente ed i comportamenti delle persone non sempre sono intuibili a priori. Le disamine accusatorie fatte a posteriori lasciano il tempo che trovano…
- Anche in Psichiatria, come in altre discipline mediche, sembra quasi che le persone commettano suicidio, aggrediscano gli altri, uccidano e soffrano per colpa degli psichiatri e non perchè affette da gravi patologie mentali che spesso hanno conseguenze imprevedibili.
Psichiatria e Medicina Difensiva
Di sicuro gli Psichiatri non sono tra i medici più denunciati. Ecco la triste classifica delle specialità più a rischio:
- Ortopedia (17,5%);
- Oncologia (13,9%);
- Ginecologia e Ostetricia (7,7%);
- Chirurgia generale e Oculistica (5,4%);
- Odontoiatria (5,2%)
- Emergenza e Pronto Soccorso (2,8%).
In questo scenario catastrofico bisogna sapere anche che circa 8 medici su 10 con almeno 20 anni di lavoro alle spalle, sono stati sottoposti almeno una volta ad un’inchiesta, civile o penale, per un presunto errore professionale: nei 2/3 dei casi il Medico viene assolto con formula piena. Ma ricordate che questo non significa che 1/3 dei Medici sia colpevole! Infatti, specialmente in casi molto gravi o disperati, il Medico può trovarsi a rischiare il tutto per tutto per aiutare la persona che ha in cura tentando nuove strade o azzardando procedure non standard, sempre dopo essersi prima affidato alle Linee Guida ufficiali per il trattamento di una data patologia.
Infatti lo stile di molti pazienti e dei loro famigliari è frequentemente quello di attuare azioni legali nei confronti di chi li cura (spesso per rabbia, alle volte per assenza di consapevolezza di malattia, più spesso per ottenere risarcimenti di natura economica), e ciò comporta non solo un notevole danno professionale per il medico, ma anche un serio pericolo per il paziente.
Perchè? Ve lo spiego…
L’aumento della cosiddetta Medicina Difensiva, ovvero quello stile di lavoro che punta a salvaguardare prima di ogni altra cosa l’incolumità giudiziaria del Medico, è totalmente a discapito della salute del paziente: in questo modo i Medici ragionano più su come evitare conseguenze legali piuttosto che sul fare tutto il possibile e anche di più per aiutare le persone. Infine, come effetto della Medicina Difensiva, molti pazienti più gravi avrebbero sempre più difficoltà a trovare un Medico che sia disposto ad assisterli.
In Psichiatria il ricorso alla Medicina Difensiva è già iniziato, come nelle altre specialità mediche, anche perchè sostenuto dalla grande variabilità ed imprevedibilità della mente umana: lo psichiatra ha a che fare con le situazioni più terribili del comportamento umano, ovvero il suicidio e la violenza verso gli altri. Allo Psichiatra vengono fatte anche e soprattutto richieste di controllo sociale e di risoluzione di situazioni spesso di pertinenza delle Forze dell’Ordine. Questo molto di frequente comporta che la gente si dimentica che il lavoro dello Psichiatra è prima di tutto rivolto al lenire il disagio psichico di persone che stanno soffrendo di patologie mentali gravi verso le quali spesso non hanno consapevolezza.
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Io personalmente vi metterei all ergastolo come lei tutti i carissimi dottori che prescrivono farmaci altamente dannosi per la propria salute e per la salute degli altri.
E pure in galera vicurerei con la stessa droga con cui imbottite i pazienti.
Li accusate di atti gravissimi quando non Sanno che gli atti gravissimi sono dati dalle medicine che prendono.
Siete la vergogna di questo paese un branco di criminali che riducono le persone a compiere atti non voluti a causa delle medicine.
La nuova droga del secolo peggio delle LSD.
CRIMINali!!
vero vero son delle gran bagascie che non fanno altro che pensare al posto tuo,tu non puoi parlare,devi solo ciucciarti litri di veleno sotto minaccia di reclusione ,per anni al nuovo ex manicomio,io personalmente ho rischiato di morire grazie a una bagascia del genere a palmanova in Friuli dottoressa Valentinis .che mi ha fatto soffrire come un cane ,e dopo essere scampato al gesto criminale mi sono ritrovato con mali atroci per anni successivi. spero che li arrestino tutti e li facciano soffrire come fanno soffrire quei poveretti che gli capitano di fronte e sono deboli e non sanno difendersi.la situazione era questa:un insieme di 10 12 bagascie false tutte uguali tra infermiere e dottoresse e direttori,tutte organizzate per fottere in squadra,roba da telecamerine dei ros ,spero che leggano i carabinieri e che se le facciano tutte alla griglia ben cotte dato che me l anno messa proprio al culo a me e al resto dei pazienti
articolo scritto (ovviamente) da una prospettiva unilaterale. Ma la domanda che uno dovrebbe farsi è: Denunciare uno psichiatra? praticamente quasi impossibile. Perche per procedere, per presentare al giudice una denuncia, servirebbe il parere di un consulente, psichiatra pure lui, che si mettesse contro l’operato di un collega. E gli psichiatri piu di tutti gli altri ‘medici’ sono una categoria protetta piena di omertosi e di vigliacchi. Saluti.
Love, Chiara!!
Gli psichiatri dovrebbero essere aboliti sono tutti incompetenti
Succederà presto! La riforma di legge Moratti sta procedendo!
calzolai!
Penso che gli psichiatri commettano molti errori di valutazione e anche in base a queste errate diagnosi prescrivocure che poi non sono sono inefficaci ma dannose a tal punto che possono anche scatenare una psicosi i farmaci in commercio se leggete le controindicazioni oltre alla morte spesso generano il coma e le allucinazione per le quali si assume il farmaco inoltre senza che i pazienti siano avvertiti possono avere effetti dimagranti tali da ridurre notevole il peso di una persona di peso normale e avere effetti ingrassato tali da generare nel paziente disagio e ansia nelle relazion8i interpersonali spesso la bellezza di un giovane sviene deturpata perché se usi aveva un fisico atletico dopo ci usi ritrova flaccidi grassi in modo sproprzionato e cio incide molto negativamete sulla considerazion8e di se. Inoltre i neurolettici possono determinare aggrevita che sono latenti o indurre velocemente al suicidio figli psichiatri non ti avvertono di nulla e nemmeno le donne e gli uomini sono avvertiti della grav6e diminuzione della libido in particolar le donne spesso non raggiungono più l’orgasmo nei rapporti sessuali e gli uomini in genere non possono nemmeno pensare di averli. I farmaci in commercio riducono anche le cellule dell’organismo e sono causa di gravi malattie molto frequenti come il diabete. Spesso un fatto inaspettato e quello relativo sull’efficacia stessa dei farmaci nei riguardi della malattia in moltissimi casi i farmaci non hanno nessuna efficacia nonostante questo i paziente li assumono regolarmente una delle ragioni riferite dallo psichiatra per giusticare l’assunzione di farmaci inefficaci e questa :”potresti stare peggio.” Sarà vero? Voi cosa ne pensate.
Eh si! I psicofarmaci riducono il tessuto cerebrale. Ma la legge Moratti che sta procedendo, ridurrà la psichiatria al 80 per cento!!
Il problema della Psichiatra e’ molto simile a quello dell’insegnamento complice una società molto cambiata ;lo Psichiatra patisce un errore ideologico della 180 dove si presume che il malato psichico sia come gli altri in senso positivo;ovviamente e’ falso ed e’ ideologico;vorrei rispondere a chi stigmatizza i farmaci che non sono i farmaci a generare il problema ma al massimo nn riescono a risolverlo nella misura immaginata dal paziente perché spesso la sofferenza mentale va a braccetto con un danno cerebrale cioe’ non pensate correttamente e agite come scalmanati generando dolore distruzione e devastazione;l’ideologia di sinistra ha generato il paradosso che Psichiatri e familiari sono colpevoli della sofferenza del Paziente dimenticando che nn ci sono colpevoli ma ci potrebbero essere al massimo a livello istituzionale visto che lo Stato nn genera residenze intermedie e nn investe in aiuti alle famiglie;Direi che l’inversione dicotomica del pensiero sia la spiegazione più esauriente..nn sono io che go distrutto casa sei tu che me l’hai fatta distruggere e a morte gli Psichiatri che mi vogliono sedare;in realta’ nn siamo tutti uguali e i malati fi mente nn sono uguali ai sani hanno dei deficit generano danni e deficit a chi sta loro intorno e la Politica ignora il problema spostando i reparti in casa; l’ideologia antipsichkatrica e’ una identificazione proiettiva patologica di Basaglia che sebbene visto come un Santo, dalla mia angolazione e’ semplicemente un soggetto malato al pari dei malati che curava;ha sulla coscienza 10 anni della mia vita la sua ideologia delirante;nn mi venite a dire che siete uguali agli altri nn lo siete e generate dolore;se mi ami muori per me dicono i malati psichici..no grazie ma lo Stato e’ assente ma presente nel punire Familiari e Psichiatri, Tutto qui.Io sto con la Psichiatria di Destra.
La psichiatria mi ha rovinato.
Ho dovuto ricoverare mia madre 10 volte per delirio; vedeva polverine, urlava di notte ecc…
Ero in una situazione di stress incredibile, non potevo pagare l’affitto ed ero morosa da oltre 3 anni.
Parlando con l’ASL riuscii a far si che mia madre avesse nominato un amministratore ed io la possibilità di parlare della mia situazione stressante a qualcuno così, dettomi che l’ASL non aveva psicologi, incominciai a parlare con una psichiatra che mi suggerì di prendere delle pastiglie per placarmi un poco vista la situazione difficile. Dopo la nomina dell’amministrazione di sostegno a mia madre a conferma di una visita in commissione in cui gli diedero l’invalidità con accompagnamento, arrivarono gli arretrati dall’ I.N.P.S….
Chiesi subito all’amministratore di occuparsi del pagamento degli arretrati di affitto e di spostarci in un altro appartamento con un costo minore. NON FECE NULLA.. dopo 8/10 mesi dall’ arrivo degli arretrati il primo provvedimento…..L’acquisto DI UN PAIO DI STIVALI DA 120€.. non avevamo acqua calda perchè non ci comprava la bomba del gas prendeva solo quella per cucinare piccola…
Provai a chiamarla 3 volte chiedendo spiegazioni e mi rispose sempre di non preoccuparmi, che si sarebbe occupata di tutto, ma mentiva. Presi un appuntamento nel suo studio e gli chiesi quali erano le sue intenzioni, sbottò battendo i pugni sulla scrivania urlando che Lei era l’amministratore di mia madre e che spettava a lei gestire le cose, ribaltando il discorso su una mia intromissione in faccende di cui non devevo occuparmi.
Andai in tribunale e la denunciai… dopo 10 giorni mi ricoverarono, mi fecero un T.S.O.!
Uscito dall’SPDC misero mia madre in una casa di riposo ed a me in una struttura per senza tetto seguito dal CSM come DOG-ANALI…mi attribuirono una patologia— schizofrenia paranoide-delirante cronica di tipo persecutorio, mi nominarono un amministratore che mi spacciarono per la persona migliore che potesse occuparsi di alcune multe relativa ad una macchina molto elevate e MI CONVISERO CHE FOSSE LA SCELTA MIGLIORE…
Sono bloccato da oltre 7 anni e mezzo in una struttura, ho avuto una inabilità al lavoro dal 2011 al 2015 e pagando con la pensione la struttura dove alloggio da sempre 170€, ho SEMPRE lavorato gratis, sfruttato e senza diritti… ogni preclusione a livello giuridico tranne negli atti ordinari— compro le sigarette con i 100€ che mi restano ed ancora GRAZIE… ho provato di tutto. TRIBUNALE DEL MALATO, MEDICI LEGALI, PSICHIATRI PRIVATI, mi stanno ammazzando a fuoco lento… Un certificato che reitera quello prodotto per il mio ricovero ( 2011) datato 31 Gennaio 2018, mi ha definitivamente ammazzato, NON MI CREDE NESSUNO, quando spiego come sono andate le cose o racconto che va tutto bene o altrimenti inciampo nella mia patologia…. SONO ROVINATO….
Questa è la ritorsione dell’ASL per l’esposto in procura e lo Stato non avendo leggi decenti in merito che modifichino i tempi di assistenza dei medici, aiuta le loro porcate visto che NESSUNO SI PUO METTERE CONTRO UNO PSICHIATRA CHE TI SEGUE DA TANTI ANNI…
Un consiglio, fatevi aiutare dai vostri familiari se avete problemi, io non ne ho e con il senno di poi non mi sarei MAI e poi MAI affidato a questa branca della medicina FINTA ed INUTILE come la psichiatria.
Grazie per l’attenzione.
Vorrei contattarti io situaz simile anxhio nella barca …..sotto un potere economico interessi …😢😢😢😢😥
buonasera, grazie per la sua documentata visione e partecipazione al mondo, per cosí dire,, della psichiatria. Vorrei gentilmente domandarle, se mai le fosse già capitato, di come e quando un paziente psichiatrico e non la famiglia o gli amici i parenti e altro, di denunciare sia civilmente che penalmente lo/a psichiatra che lo cura, o controlla ecc ecc per, infatti un presumibile atto, protratto negli anni, di accanimento terapeutico, con incomprensibile sovradosaggio da fase acuta, o maniacale che dir si voglia, in paziente bipolare, anche in fase mista e o tendente alla depressione, ma soprattutto in fase ” normale” in quanto in grado di lavorare, anche se part-time come da legge per le categorie protette, di avere attività ricreative, anche se da solo, di paventare relazioni normali come qualsiasi persona normale appunto. Quel paziente sono io. Se poi conosce già studi legali che sono pratici e, affidabili per il deliniarsi concretamente tale denuncia la ringrazio già da adesso. Il fatto sussiste sino al 9 gennaio del 2020 giorno in cui il punto della situazione, con ahimè sua il/la collega vorrà da me una evidente delucidazione in merito a tale mia decisione, dopo infatti aver comunicato sia la mia totale sfiducia, presa di distanza e …a tal punto vedrò se continuare questo commento. Grazie per l eventuale risposta.
Salve, il mio invece è un commento controcorrente e rivolgo al dott. Valerio Rosso.
Vorrei chiedere direttamente a lui questo:
Io sono contrario alla medicina difensiva e vorrei sapere se esiste un documento o semplicemente se è valida un’autocertificazione dove attesto e sollevo da ogni responsabilità un medico dal prescrivere tutto ciò che sia umanamente prescrivibile, anzi mi corrego, posso autorizzare il medico (specialista a seconda del caso, mettiamo la mia psichiatra) a poter anche SPERIMENTARE tutto ciò che può giovare su di me che sia legale o no che sia convenzionale o no e sollevare il medico da tutta la sua responsabilità deontologica. Faccio giusto un esempio assurdo (anche se relativamente assurdo) , se la mia depressione viene mitigata che so dalla morfina o anzi ora si parla di Ketamina, posso mettere per iscritto che la mia dottoressa non venga assolutamente ne indagata ne contestata per una prescrizione off label di una determinata sostanza, farmaco, molecola ecc, in questo io nel pieno delle mie ecc ecc.. mi assumo la piena responsabilità da ciò che potrebbe accadermi?
Decesso compreso?
Grazie in anticipo e saluti.
Grazie di questo commento e di questa domanda. Quello cheblei chiede esiste ma è a carico del medico il quale puó proporre ad un paziente un trattamento che non abbia ancora l’indicazione ufficiale ad una data patologia. In realtà non si tratta di sperimentare o di seguire l’opinione personale. Si tratta di proporre un trattamento che possiede delle evidenze, ovvero della letteratura scientifica, ma che non sono state ancora stabilite come sufficienti a sostenere un’indicazione ufficiale. Si propone quindi al paziente una proposta di off label (il modulo è a disposizione in ogni asl o aso d’Italia) in cui si descrivono i pro ed i contro di un dato trattamento che il paziente puó decidere di accettare. Un caro saluto! ??
Beh,in onesta’esiste una responsabilita’oggettiva.Lo psichiatra puo’commettere errori e purtroppo gli errori di valutazione possono essere catastrofici.Attualmente sugli Psichiatri ricade un problema serio quale l’obbligatorieta’delle cure mediche in situazioni pesanti.Purtroppo e io l’ho visto di persona l’Asl non funziona e di fatto le cure non esistono ma esistono interventi a pioggia spesse volte traumatiche dove il familiare deve fare quello che nn riesce a fare lo Psichiatra e non fa l’amministrazione pubblica.In questo quadro normativo molto discutibile,la persona in sofferenza psichica viene vista solo in fase acuta.A questo punto se nemmeno in fase acuta il Pubblico funziona,e’giusto chiedersi di chi sia la responsabilita`.La Psichiatria e’al collasso.La responsabilita’non e’degli Psichiatri ma dobbiamo accettare che il Legislatore non ha mai riformato l’ideologia del liberi tutti.Un sofferente mentale in una famiglia ti distrugge e ti espone a produrre altri disturbi psichiatrici in comorbillita’.Le terapie non curano le persone perche’gli Psichiatri hanno un approccio meccanicistico e generalistico di una sofferenza individuale.La standardizzazione delle cure e un sistema pubblico al disarmo sono gli ingredienti di un servizio molto scadente che si riduce nel responsabilizzare,facendo ammalare,i familiari.Quando nn ce la facciamo piu’e si procede all’Ospedalizzazione,in caso di morte,e’giusto che si accertino i fatti e si verifichino le responsabilità laddove verificabili in sede probatoria.Purtroppo se iniziamo a dire che il medico psichiatra non ha responsabilita’ a priori,automaticamente stiamo creando una posizione di potere inaccettabile quindi giusto pensare che si faccia causa laddove il medico dovesse nn rendersi conto del giusto rapporto costi benefici del trattamento.
condivido appieno il post di marco , una persona da quando viene presa in carico dal centro di salute
mentale , cessa di essere un essere umano per diventare un paziente psichiatrico , un numero ,
un appuntamento , completamente ignorato della sua individualità.
alessandro , 100% bipolare