E’ ormai assodato che il Litio rappresenta il trattamento di prima linea per il Disturbo bipolare.
Un ulteriore opzione terapeutica, in alternativa alle formulazioni a pronto rilascio, è rappresentata dalla formulazione a rilascio prolungato commercializzata in Italia con il nome di Resilient™.
Il litio dalle ultimissime linee guida viene ormai considerato il farmaco di prima scelta nel trattamento del Disturbo Bipolare, prima dell’Ac. Valproico e dell’Olanzapina che andrebbero utilizzate se il litio da solo risultasse inefficace, in associazione o da soli. Inoltre è l’unico farmaco per il quale è documentata la proprietà di ridurre il rischio di suicidio nel paziente bipolare.
E’ ormai assodato che il Litio è una sostanza neuroprotettiva.
La possibilità di usare una formulazione di Litio a rilascio prolungato può, in alcuni casi, fornire ulteriori vantaggi ad un farmaco che rappresenta uno dei capisaldi dei moderni trattamenti psicofarmacologici.
Abbiamo già parlato della possibilità di utilizzare formulazioni di Litio a rilascio prolungato in un altro post dove si faceva riferimento alla disponibilità del farmaco in Svizzera e Vaticano.
E’ ormai disponibile anche in Italia una formulazione di litio a a rilascio prolungato commercializzata dalla ditta italiana Angelini: il nome comerciale è Resilient™.
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Da un’estratto della Gazzetta Ufficiale del 4 Luglio 2016 è indicato che il titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio del Litio a Rilascio Prolungato Resilient™ in Italia è appunto l’Azienda “Angelini” di Roma, nelle forme di “83 mg compresse a rilascio prolungato”, 50 compresse in blister Pvc/Pe/Pvdc-Al e “83 mg compresse a rilascio prolungato” 100 compresse in blister Pvc/Pe/Pvdc-Al. In realtà la confezione in commercio è, probabilmente, limitata a quella da 50 compresse, ed ogni compressa di Resilient™ contiene 83 mg di litio sotto forma di 660 mg litio solfato (diversamente dalle altre formulazioni presenti in Italia a base di litio carbonato) equivalente a 12 mmol di Li+. Le indicazioni di Resilient™ da foglietto illustrativo sono:
- Profilassi delle recidive del disturbo bipolare e di episodi depressivi maggiori
- Trattamento di episodi maniacali, in combinazione con antipsicotici quando indicato
Quali sono i vantaggi del litio a rilascio prolungato rispetto al pronto rilascio?
Ci sono alcuni vantaggi generali dall’utilizzo di un farmaco a rilascio prolungato rispetto ad uno a pronto rilascio:
- Minore frequenza di somministrazioni giornaliere, miglior compliance
- Il raggiungimento della posologia ottimale ed il raggiungimento dello steady-state è più veloce
- Assenza di picchi plasmatici di farmaco e concentrazione media più stabile, in particolare il Cmax.
- In generale si può osservare minore variabilità della farmacocinetica, spesso minori effetti colaterali.
- Risposta terapeutica più stabile
Questo è un discorso generale che può riguardare molti farmaci, non solo Resilient™. Ad oggi, non risultano studi basati sull’evidenza che si esprimano circa la percentuale di ricadute nei pazienti trattati con le due diverse formulazioni, anche se potrebbe essere intuitivo immaginare una miglior compliance con un farmaco che richiede 1 o 2 somministrazioni al giorno e quindi probabile maggior compliance. Di sicuro alcuni studi riferiscono che le preparazioni a rilascio modificato di litio, in mono somministrazione, potrebbero indurre meno danno renale rispetto al pronto rilascio. Inoltre l’effetto terapeutico potrebbe essere migliore ed assimilabile ad una terapia attuata con tante microsomministrazioni, ad es. una ogni 4 ore. In molte nazioni (Francia, Svizzera, USA, Vaticano, etc) il litio a rilascio prolungato è utilizzato con successo, e spesso èreferito al pronto rilascio, da almeno 30 anni.
Quali sono i pazienti candidati allo switch dal litio a pronto rilascio a quello a rilascio prolungato?
Resilient™ permette, per la sua formulazione a rilascio prolungato e per l’emivita del litio stesso che è di 20-24 ore, la mono somministrazione giornaliera; la mono somministrazione è sempre un grosso vantaggio in termini di compliance. Non credo che ci sia un paziente “modello” candidato all’utilizzo di un litio a rilascio prolungato rispetto ad un pronto rilascio, di sicuro la variabile della compliance andrebbe valutata attentamente.
Come deve essere iniziato il trattamento con Resilient™ e come si fa lo switch da litio a pronto rilascio?
Il punto di partenza è che il dosaggio quotidiano di litio deve essere attentamente stabilito dal medico-psichiatra sulla base delle caratteristiche cliniche del paziente. Tendenzialmente si arriva con gradualità al giusto dosaggio. Con il litio a rilascio prolungato sembra opportuno ragionare in mmol (“millimoli”) di Litio giornaliere: una compressa di Resilient™ 83mg corrisponde a 12 mmol/, di conseguenza la scheda tecnica suggerisce al medico di iniziare la titolazione con 6-12 mmol di litio al giorno.
Solo in seguito la dose giornaliera potrà essere aumentata gradualmente, sulla base dei dosaggi ematici del litio e della risposta clinica, sino a 18-36 mmol/die. In genere il litio permette di ottenere una buona risposta clinica a livelli ematici compresi tra 0,5 e 1,2 mmol/L, mentre in termini di profilassi di ulteriori episodi di malattia si può ragionare su concentrazioni sieriche comprese tra 0,5 e 0,8 mmol/l. La misurazione dei livelli sierici del litio, ad inizio terapia, andrebbe fatta dopo 8 giorni e, in seguito, una volta alla settimana per il primo mese di terapia.
Dopo il primo mese viene consigliato un prelievo al mese per i successivi 6 mesi e, stabiliti livelli adeguati e buona tollerabilità, si può eseguire 1 prelievo ogni 3 mesi (da scheda tecnica di Resilient™). Rispetto allo switch, partiamo dal presupposto che, 600mg di litio carbonato a pronto rilascio, come equivalenza pura, corrispondono ad 1cp + 1/2cp di Resilient™. Per stabilire la posologia più adeguata per un dato paziente, allo stesso modo di come avviene per il litio a pronto , sarà indispensabile, oltre alla valutazioni delle variabili cliniche, fare utilizzo dei dosaggi ematici del litio secondo il classico range tra 0,5-0,5 (limite inferiore) e 0,8-1 (limite superiore) mmol/L.
Quali sono i prezzi di Resilient™?
Il Resilient™ è in vendita in Italia dal 12.12.2016. Va chiarito che il litio a rilascio prolungato Resilient™ sarà commercializzato in fascia C, ovvero non sarà rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale. D’altra parte il prezzo di vendita è piuttosto basso, se comparato a quello di molti nuovi farmaci. Il prezzo di vendita di Resilient sarà di 13,00€.
A titolo informativo risulta che il produttore del principio attivo è la Rockwood Lithium GmbH (Germania), l’azienda produttrice del prodotto finito è la Vifor France (Francia), mentre il controllo di qualità ed il confezionamento è affidato a Vifor SA (Svizzera). Una filiera di produzione così ben evidenziata può dare un buon margine di tranquillità circa la qualità di produzione del prodotto.
????Ancora una cosa… Ricordate che il trattamento del Disturbo Bipolare non è basato solo sui farmaci! Un intervento molto importante è la cosiddetta Psicoeducazione. Volete saperne di più e informarvi su come attuare questo intervento sul paziente e sui famigliari? Leggete questo fantastico libro che ha migliorato la vita a molti pazienti bipolari ed alle loro famiglie: “Manuale di psicoeducazione per il disturbo bipolare“. Rimarrete stupiti da questo approccio psicoterapico, moderno, pratico ed efficace. Acquistatelo al miglior prezzo su Amazon.it:
Bibliografia:
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- Joseph Hayes e coll. Prescribing Trends in Bipolar Disorder: Cohort Study in the United Kingdom THIN Primary Care Database 1995–2009 http://dx.doi.org/10.1371/journal.pone.0028725
- Abed N. Azab, Alla Shnaider, Yamima Osher, Dana Wang, Yuly Bersudsky, and R. H. Belmaker Lithium nephrotoxicity Int J Bipolar Disord. 2015; 3: 13. Published online 2015 Jun 5. doi: 10.1186/s40345-015-0028-y
- Joseph F. Hayes et coll. Adverse Renal, Endocrine, Hepatic, and Metabolic Events during Maintenance Mood Stabilizer Treatment for Bipolar Disorder: A Population-Based Cohort Study http://dx.doi.org/10.1371/journal.pmed.1002058
- In Kyoon Lyoo, Stephen R Dager, Jieun E Kim, Sujung J Yoon, Seth D Friedman, David L Dunner, Perry F Renshaw Lithium-Induced Gray Matter Volume Increase As a Neural Correlate of Treatment Response in Bipolar Disorder: A Longitudinal Brain Imaging Study Neuropsychopharmacology. 2010 Jul; 35(8): 1743–1750.
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Caro Dottore,Nessuna terapia mi fa piu’ effetto e da stasera inizio trattamento con Resilient , oltre che la malattia devo affrontare gli effetti indesiderati, essendo metabolizzatore lento. Questa assunzione potrebbe portarmi ad avere brutti effetti indesiderati?conosce l’efficacia del test farmacogenetico e, nel caso si, dove?
Discutere i casi specifici in questa sede non è opportuno. In ogni caso, in generale, il litio a lento rilascio sembra essere associato ad un miglior profilo di tollerabilità. In bocca al lupo…
Salve,dottore, sono la mamma di una ragazza con disturbi continui dell’ umore, tempo fa è stata ricoverata, per poco più di un mese, al centro San Raffaele di Milano, dopo vari tentativi falliti di cure effettuate a Bari, sembrava andasse meglio, ma con il rientro a casa, ha incominciato a sentirsi angosciata con conseguente tremore incontrollato della gamba, l’ abbiamo, quindi, portata al CSM di Mola per sottoporla ad un’ ennesima visita psichiatrica con conseguente cambio di farmaci tra i quali c’è il resilient che mia figlia ha paura di assumere perché ha timore di subire un danno alla tiroide. Cosa possiamo fare, dottore, per convincerla a non cambiare ne’ farmaco, ne’ psichiatra per l’ ennesima volta? Confidando in una sua risposta, la ringrazio infinitamente…
Cosa fare con il litio 0,35
Gentile Dottore,
Purtroppo il resilient non si trova più in farmacia da tempo. Con cosa di può sostituire?
Buongiorno volevo chiedere anche una sua consulenza io dovrò essere operata di bypass gastrico e volevo,essere sicura che il litio che assumo (carbolithium) verrà assorbito come prima visto che con questo intervento ci sarà un malassorbimento (ad es per quanto riguarda la vitamina d non si potrà più prendere via bocca ma con delle punture
Grazie
Francamente non so dirle se il litio subirà modifiche di assorbimento di rilievo dopo l’intervento. In ogni caso il dosaggio ematico fornirà indicazioni al riguardo e su eventuali aggiustamenti di posologia necessari.
…in ogni caso la domanda non è banale e, personalmente, non so fornirle una risposta definitiva.
Intanto grazie per la sua immediata risposta io personalmente mi sto documentando ed ho scoperto che ci sono dei farmaci per il disturbo bipolare che sono iniettabili 1 volta al mese può essere un’alternativa??
Gentile Irene, non consco il suo caso specifico ma tenga conto che il litio è considerato il farmaco più eficace per il trattamento del disturbo bipolare. Se lei è in buon compenso grazie a questo farmaco io proverei a valutare di continuare cosí… in bocca al lupo! Mi faccia sapere come è andata…
Si dottore lo so ma il mio problema è che devo affrontare un intervento di bypass gastrico e ci sarà chiaramente un malassorbimento allora non è per sfiducia nella mia psichiatra ma sto chiedendo pareri diversi per fare un confronto ed essere sicura grazie ancora
Buonasera, mi permetto di intervenire in quanto medico psichiatra presso la Asl toscana centro; la domanda della signora sui farmaci da fare una volta al mese intramuscolo: concordo col collega che dice che per il disturbo bipolare il litio rimane comunque il trattamento di prima scelta; inoltre questi farmaci da fare una volta al mese, si tratta probabilmente di un farmaco antipsicotico di prima o seconda generazione, sono indicati classicamente, per il trattamento di forme patologiche diverse dal disturbo bipolare. Da qualche anno le case farmaceutiche che li producono sono riuscite a farli approvare anche per il trattamento a lungo termine dei disturbi bipolari, ma si tratta di molecole tutt’altro che “perfette”: possono infatti dare molti effetti collaterali nella sfera endocrina e cardiovascolare e provocare la sindrome metabolica. Quindi anche io mi permetto di suggerirle, ovviamente di parlarne con la sua psichiatra di fiducia, e di rimanere con il litio, se le sarà possibile.
Ottima integrazione del collega che condivido! Grazie!
Mi permetto solo di non essere d’accordo sul fatto che il prezzo di 13 euro sia piuttosto basso… è sempre un discorso soggettivo. Io assumo il litio da anni e sto per iniziare l’assunzione di questo nuovo farmaco… passare da un farmaco esente che costa 2 euro a uno che costa 13 non è esattamente la stessa cosa. Spero che nel prossimo futuro possa essere inserito tra i farmaci esenti.
Buonasera…volevo chiedere se con l’assunzione del resilient posso prendere la patente di categotia B senza alcun problema e quindi guidare…grazie
Gentile Dottore, nella sua esperienza clinica, il litio può essere assunto da persone con patologie tiroidee pre-esistenti (tiroidite cronica, ipotiroidismo)? Il litio a rilascio prolungato in questo senso può danneggiare di meno la tiroide rispetto al litio carbonato? Grazie mille,
Gent.le dottor Rosso,
Sono uno studente di medicina di 22 anni col DB. Sono al primo mese di trattamento col litio (oltre a quetiapina 150 e lamictal 100) e come indicazione sto eseguendo la litiemia a cadenza settimanale (creatinina mai eseguita perchè nessun dottore me l’ha prescritta, forse per la mia giovane età?). Stupidamente dalle dimissioni nelle due litimie che ho fatto al mattino, mi sono dimenticato di posticipare l’assunzione del Resilient, nell’ultimo prelievo in particolare ho assunto gli 83mg circa un’ora prima del prelievo. Stavo cercando di capire di quanto si potesse essere alzata la litiemia per questa mia leggerezza. Anche la settimana prima avevo fatto lo stesso errore a quanto ricordi, ma la litiemia era passata da 0.39 del periodo del ricovero (eseguita due volte in due settimane) a 0.5 (complice anche credo un aumento di dose da 18mmol a 24mmol divisi fra mattina e sera).
Essendo una formulazione a rilascio lento non riesco a quantificare quanto possa aver alzato il valore nel giro di un’ora. la litiemia oggi è risultata essere di 0.75. Cercherò di fare un altro prelievo martedì prossimo ovviamente con litiemia a 12 ore dall’ultima assunzione. Se lei può ipotizzare e quantificare il contributo della pastiglia assunta l’ora prima, allo 0.75, sarebbe fantastico.
Ad ogni modo complimenti per il suo blog, da prima della diagnosi, la leggo molto volentieri sempre!
Buona sera , vorrei sapere se il resiliente contiene lattosio , dovrei passare dal carbolitium da 300 mg privo di lattosio a questo.P potreste darmi una risposta grazie
Scusi ma un bipolare puo’ prendere solo il Resilient senza prendere altri farmaci e condurre una vita normale?
Buona serata Dottore,
io il Resilient lo prendo da dieci anni, ho provato a smettere ma inizio a stare male,
mi si abbassa il morale e tante altre sensazioni negative, ora mi chiedo:
devo prenderlo per sempre ?
Posso provare a prendere metà pillola ?
Se volessi provare a rimanere incinta ?
Con il passar del tempo potrei peggiorare ?
A cosa vado incontro ?
Grazie.
Carla Daidone
Assumo resilient da tre anni come unico farmaco e sto bene, ho avuto il primo e unico episodio di mania tre anni fa a 55 anni, a seguito di una violenta aggressione fisica e sono stata curata in SPDC dove io ho chiesto ricovero, da allora non ho più avuto episodi maniacali, nè episodi depressivi, mi è stato diagnosticato “disturbo bipolare di tipo uno”. Credo che il farmaco sia efficace ma ha dato disturbi ipotiroidei e sono ingrassata.
Dottore ma il litio fa ingrassare?