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Valerio Rosso

Psichiatria, Salute Mentale e Neuroscienze

Disturbo Bipolare, Cura Naturale o Cura Senza Farmaci, è Possibile?

26/11/2016 da Valerio Rosso 28 commenti

Spesso i pazienti che sono in cura da me mi pongono queste 2 domande: è possibile curare il Disturbo Bipolare Senza Farmaci? è possibile usare delle cure naturali per il Disturbo Bipolare?

Con questo articolo cercherà di fare un po di chiarezza su queste due, frequentissime domande.

Per prima cosa è indispensabile sapere che cosa è il Disturbo Bipolare: ho scritto un lungo articolo al riguardo che vi invito a leggere inoltre ho anche fatto un post sulle caratteristiche che questo disturbo ha nel solo genere femminile.

In generale il Disturbo Bipolare è una patologia psichiatrica caratterizzata da quelle che si definiscono “oscillazioni dell’Umore“, ovvero un’alternanza spesso irregolare di fasi nelle quali una persona esprime sintomi depressivi, alternate ad altre nelle quali prevalgono sintomi di euforia.

…è possibile curare il Disturbo Bipolare senza farmaci?

Chi sa cosa è il Disturbo Bipolare, sa anche quale sia l’impatto sulla vita di chi ne risulta affetto.

Spesso queste persone perdono il lavoro, gli affetti e la possibilità di trascorrere un’esistenza tranquilla ed appagante.

Questo perché questi pazienti presentano delle manifestazioni di personalità che sono incompatibili con un adeguato rapporto con le altre persone.

DI conseguenza è chiaro che, se lasciato a se stesso, senza intervenire, il Disturbo Bipolare rovina SEMPRE la vita delle persone che ne sono affette.

Curare una malattia psichica senza farmaci, in sintesi, significa chiedersi se è possibile intervenire su di essa mediante interventi psicoterapici e/o ambientali senza usare sostanze farmacologiche.

Nel caso del Disturbo Bipolare sia alcune psicoterapie che alcuni interventi ambientali (igiene del sonno, psicoeducazione alla famiglia, interventi sociali) possono essere di grande aiuto ma NON è possibile evitare l’utilizzo di terapie psicofarmacologiche.

Ripeto: cercare di evitare l’utilizzo di terapie con psicofarmaci non è possibile, anzi è rischioso.

Mi rendo conto che la stessa parola “PSICOFARMACO” abbia ormai una valenza negativa in se. Questo è dovuto alle grandi campagne pubblicitarie contro la psichiatria portate avanti da grandi gruppi e movimenti di opinione che storicamente si occupano di informare in maniera scorretta e pericolosa, in Italia e nel Mondo, la gente.

Inoltre ci tengo a sottolineare che i trattamenti farmacologici attuali del Disturbo Bipolare, una volta fatta una corretta diagnosi ed eseguiti tutti i controlli del caso sulla persona, sono assolutamente sicuri e ben tollerati, al contrario di quello che spesso viene erroneamente divulgato.

In sintesi, non fidatevi mai di chi afferma di poter curare il Disturbo Bipolare mediante una psicoterapia da sola e se pensate di poter essere affetti da questa malattia lo specialista da interpellare è lo Psichiatra e NON lo Psicologo.

ayahuasca

…è possibile trattare il Disturbo Bipolare con delle Cure Naturali?

Ecco un’altra domanda che mi viene fatta di frequente.

Facciamo un pochino di chiarezza: cosa intende la gente per Naturale che cosa intende per Chimico? E’ questa una distinzione piuttosto artificiosa ed inutile. Per naturale spesso si intende l’utilizzo di sostanze che provengono dal mondo della fitoterapia e quindi erroneamente considerate “meno pericolose” o “più affini al nostro corpo”. Ambedue queste supposizioni sono sbagliate perché vi sono piante molto poco affini alla nostra salute e che possono addirittura ucciderci.

E che cosa si intende per chimico o artificiale? Vi faccio un esempio: il Litio, che è il fondamento della terapia del Disturbo Bipolare, è più artificiale, ad esempio, del Magnesio che la gente assume senza problemi per normalizzare il proprio umore? Ovviamente no, ambedue sono sali già presenti a varie concentrazioni nel nostro corpo.

Inoltre il concetto di “naturale” viene cavalcato da una pletora di pseudo-professionisti della salute che si approfittano delle persone che sono in momenti di crisi per spillare a loro soldi in cambio di pseudo-terapie a base di integratori, fitoterapici e farmaci omeopatici che non produrranno alcun effetto positivo, purtroppo…

ayahuasca

Spero di essere stato chiaro: il Disturbo Bipolare va curato seguendo delle linee guida moderne ed affidabili, le quali includo:

  • Interventi Psicofarmacologici
  • Interventi Psicoterapici
  • Lavoro sulla Famiglia e sui Caregivers
  • Interventi Ambientali e Sociali

Questa è la realtà sulla quale concordano tutte le più importanti e serie Società Scientifiche internazionali, come ad esempio le linee guida della Nice inglese che vi invito a consultare.

Non credete per nessuna ragione a chi vi propone delle alternative a questo genere di approccio: lo scopo sarà quello di rubarvi del denaro e di farvi esporre alle conseguenze negative di un disturbo psichiatrico che, se affrontato correttamente, è curabile con efficacia e con un’ottima prognosi.

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Valerio Rosso

CEO a valeriorosso.com
Mi chiamo Valerio Rosso e sono un medico, psichiatra e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Da anni divulgo i principali temi della Salute Mentale, delle Neuroscienze e della Medicina Digitale come blogger e come YouTuber. Alcune persone mi conoscono anche come musicista (cercatemi su Spotify, iTunes e YouTube Music).
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Archiviato in:Educazione e Pedagogia, Etica, Psichiatria, Psicofarmacologia Contrassegnato con: cura naturale, cura senza farmaci, disturbo bipolare

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Anonimo dice

    29/11/2016 alle 10:04 am

    Chiunque abbia scritto questo articolo è certamente dotato di ottime competenze mediche, tuttavia dimentica di sottolineare l’aspetto, a mio avviso, più importante che anche uno psichiatra dovrebbe sempre tenere a mente: non tutti i pazienti sono uguali. Nello specifico, non tutti i bipolari sono uguali. Il fatto che siano accomunati dalla stessa malattia non li accomuna nel trattamento; farmacologico e non. Dire chiaramente che non è possibile curare il disturbo bipolare senza farmaci è una grossa falsità, perché il disturbo bipolare non si cura. Si tiene sotto controllo e questo controllo può essere esercitato dal paziente anche senza farmaci. Io ne sono la prova e non sono la sola. Ho 23 anni, diagnosticata bipolare dopo un lunghissimo percorso quasi quattro anni fa, preso farmaci per tre anni e ho scelto io stessa di sospenderli. Non li ho interrotti, la mia ex psichiatra ha stillato un piano per l’interruzione e da oltre un anno sono senza farmaci ed affronto tutto da sola. E vivo meglio.
    Ho conosciuto bipolari che senza farmaco erano convinti di non poter sopravvivere, grazie a loro ho maturato la mia personale coscienza sulla malattia e ho accettato di non sentirmi aiutata dalla “chimica”.
    Nonostante non abbia giornate eccezionali esco di casa, ho un lavoro, ho degli hobby e mi faccio bastare quattro amici di numero; amo la mia vita così com’è, in tempesta – e sono consapevole di stare molto meglio che con le medicine. Non faccio altro, da un anno, se non pregare che ogni malato ascolti la propria coscienza ed il proprio corpo. Ognuno è in grado di capire se può farcela da solo, i veri nemici sono quei dictat, detti spesso con troppa leggerezza da parte di chi pensiamo, ingenuamente, possa saperne più di noi per studi ed esperienze vissute con pazienti diversi. Non condanno alcuno psichiatra, anzi li rispetto perché fanno un lavoro durissimo. Ma, ripeto, mai sottovalutare la consapevolezza dell’essere umano – sano o malato, la possiede ognuno di noi ed è sempre presente.
    C’è sempre caso e caso. Casi in cui il farmaco è superfluo esistono.

    Rispondi
    • mari dice

      03/08/2017 alle 9:14 am

      Ciao Anonimo beata te io ho più volte per effetti collaterali che mi venisse ridotta me l’hanno ridotta la terapia ora vorrei sospenderla del tutto e mi è stato detto un no secco e severo mi dica come fare e mi arrangio no!!! Lei non stà affatto bene solo perché all’ennesimo rifiuto ho perso il controllo. Io vedo che a volte se la pazienza la perdo io sono pazza la perde un altro è colpa mia

      Rispondi
    • MORENA GRILLI dice

      29/05/2018 alle 10:16 am

      Ciao ho una figlia che credo sia bipolare, anzi dopo aver letto vari articoli ne sono quasi sicura. E’ stata seguita per molto tempo da una psicologa. Poi in accordo con lei abbiamo pensato di affidarci a uno psichiatra in modo tale da poter andare “più a fondo” su gli ostacoli e le cose insolute!. dopo nemmeno un mese ha voluto smettere dicendo che non era la persona giusta (mia figlia ha 20 anni). e vuole tornare dalla “vecchia” psicologa… Vedo ceh non sta bene si isola.. giornate senza fare nulla e umore davvero altalenante… NON so come aiutarla. ci azzuffiamo ma non risolviamo nulla…

      Rispondi
      • Valerio Rosso dice

        29/05/2018 alle 11:37 am

        Non ho modo di dare consigli specifici, ovviamente… posso peró suggerire di trovare un/una psichiatra che lavori insieme alla psicologa senza sostitursi ad essa… in bocca al lupo!

        Rispondi
        • Anonimo dice

          11/10/2022 alle 4:07 pm

          Gentile Dott. Rosso,
          mi aggancio a questo confronto datato per chiederle, tema sul quale al CSM sono stati parecchio vaghi, quali sono i motivi per i quali, oltre al suicidio, i bipolari hanno un tasso di mortalità più alto, ovvero in che modo e misura sono più soggetti a malattie organiche. La psichiatra mi ha solo detto che ci sono sovraccarichi dei reni, potenziali malfunzionamenti della tiroide e che, con gli stati maniacali, si bruciano neuroni.
          Come potrà capire, essendo una bipolare, sto cercando informazioni per proteggermi almeno dal punto di vista fisico.
          Augurandomi un sua cortese risposta,
          saluti

          Rispondi
    • Fabio dice

      28/10/2019 alle 10:43 pm

      Riesci anche ad avere una relazione stabile.?

      Rispondi
    • Bodhi dice

      20/03/2020 alle 10:13 pm

      Concordo in pieno, simile percorso di vita, siamo in due, ma è pericolosissimo non ascoltare i medici.
      Dalla sofferenza più acuta sono passati 15 anni, mai più farmaci (ne ho preso per max 6 mesi il primo evento, 1 mese secondo evento, avevo 23 e 25 anni, nonostante ostacoli e incidenti di vita.
      È battibile come tutti i mali curandosi, bisogno assolutamente diventare maestri della propria Mente e non che la mente sia maestra della nostra vita.
      Il potenziale e la creatività non mancano, bisogna puntare sulla consapevolezza dei propri limiti, sfidandosi con coraggio e lottando tutti i giorni, ma fate molta attenzione perché è un brutto male subdolo, bisogna studiarlo e sradicarlo dalla propria vita, se no si ripresenta, cercando di cambiare atteggiamento nei momenti cruciali,
      il Dottore Rosso ha comunque ragione per il 99,9% dei pazienti.
      Forse Anonimo sei lo 0.1%, ma piedi per terra, sei giovanissima, la vita è lunga, sei il problema si dovesse ripresentare, lo conosci già, non demonizzare una potenziale cura anche di pochi mesi, perché non è una sconfitta, è un’occasione per sviluppare empatia e si va avanti più forti di prima.
      È una malattia dell’affetto, vi è di mezzo il dna, la biochimica, il nostro ambiente, nasce in famiglia da piccoli, le storie d’amore possono scatenare l’effetto devastante di questo male oscuro, ma se si lavora sforzandosi di comprendere le cause interiori, è assolutamente battibile.
      Il medico Rosso cura, la malattia guarisce!!!!

      Rispondi
    • Anonimo 2 dice

      26/03/2020 alle 2:40 am

      Ciao anonimo, volevo chiederti se ora che sono passati 3, 4 anni riesci ancora a stare bene senza farmaci? Io prendo farmaci da 7 anni e volevo valutare l’opportunità di smettere però ho paura di riavere ricadute.

      Rispondi
  2. vincenzo dice

    14/01/2017 alle 3:50 pm

    Non credo sia possibile una cura con rimedi naturali

    Anch’io sono in cura farmacologica con il mio psichiatria e mi sento decisamente meglio

    Saluti

    Rispondi
  3. vincenzo dice

    14/01/2017 alle 3:54 pm

    L’importante è associare una buona cura farmacologica associata ad una psicoterapia

    Il farmaco Aiuta ad alleviare i sintomi ma non risolve il problema di fondo

    Rispondi
    • Roger dice

      10/07/2022 alle 3:52 pm

      Io ho provato psicoterapia di gruppo ed al posto dei farmaci ( che ho scalato) integratori suggeriti dallo psicoterapeuta…

      Rispondi
      • Mara dice

        23/12/2022 alle 6:57 am

        Salve anch ‘io soffro di disturbo bipolare . Potresti dirmi , per favore che integratori hai usato . Nei casi di mania e nei casi di depressione . Grazie

        Rispondi
  4. Emanuela dice

    24/07/2018 alle 4:22 pm

    Buonasera, mia madre affetta da schizofrenia e bipolarismo, ha preso per quasi un ventennio,l’olanzapina Lilly. Avendo la predisposizione al diabete, le è venuto il diabete. Sinceramente visti i componenti di questa pillola,sospetto che le sarebbe potuto venire ,anche qualora fosse stata un soggetto privo di alcuna predisposizione. Sinceramente non avevo idea che tutti i componenti di questa piillola fossero zuccheri per lo più sintetici come l’aspartame, che sappiamo essere anche cancerogeno! Tutti i farmaci psichiatrici di cui ho letto, hanno grandi effetti collaterali sulla salute. Non ho idea di come si possano dare questi farmaci senza pensare di fatto che siano veleni. La psichiatra che ha in cura mia madre le ha consigliato di prendere il Serenase in sostituzione all’olanzapina, ma anche questo ha notevoli effetti collaterali, pertanto volevo chiederle dottore: Esistono dei farmaci con minori effetti collaterali per queste patologie? tenendo anche conto del fatto che mia madre soffre di diabete di tipo 2 e di ipertersione, che le ha procurato un ingrossamento del cuore.
    Spero in una sua risposta.
    La ringrazio
    Cordiali Saluti

    Rispondi
  5. franco ledda dice

    04/10/2019 alle 2:22 pm

    Salve sono un bipolare faccio una vita normale suono per professione il pianoforte ho avuto un negozio di fotografia ho lavorato da una vita nella ditta edile di famiglia imparando il mestiere…come terapia prendo resilient 83 mm e compresse la sera + tolep 600 mg 3 compresse al di + seroquel 750 md la sera
    sto bene….come terapia come le sembra dott
    Il mio pischiatra dice dichiarando che che sei abbastanza puoi rinnovare la patente b
    lei cosa ne pensa dott….posso passare tutta la vita prendendo questi farmaci?
    Mi chiamo Ledda Franco Biagio ho 47 anni…

    Rispondi
  6. anna grazia dice

    09/10/2019 alle 7:18 am

    Ciao Anonimo,
    ho mio fratello che da venti anni viene curato come uno schizofrenico. Ora si scopre che in realtà era ed è un bipolare. Roba da pazzi!!! Ha sempre riferito che i farmaci che gli somministravano gli facevano male e non gli abbiamo voluto mai credere. Ora non credo più a niente…nemmeno agli psichiatri che dovrebbero curarti e in realtà in alcuni casi, tipo mio fratello, ti fanno più danno che altro. Ho letto che sei stata in cura da una psichiatra che non ti prescriveva farmaci. Puoi indicarmi il nome? Vorrei conoscerla.

    Rispondi
  7. ciclo dice

    17/11/2019 alle 7:31 pm

    Egr Dott. Rosso, soffro di ciclotimia (anche se per il poco che ne posso sapere mi pare di essere inquadrabile più come borderline) e di disturbo ossessivo compulsivo, sono da qualche mese in cura con il litio (resilient).

    Senza voler in nessun modo mettere in dubbio la sua autorità, mi chiedo se quello che lei dice in questo articolo (per il disturbo bipolare ci vogliono gli psicofarmaci) valga per tutti i livelli in cui si manifesta questo disturbo.
    Se per un bipolare di tipo I uscire dal litio è imprudente, un ciclotimico deve avere proprio le stesse cautele?
    In casi meno gravi il litio può essere sostituito dal magnesio?
    Ho letto che ci sono diversi integratori che hanno potere curativo sul disturbo bipolare (sono: L-tirosina, Ashwagandha, taurina, Omega3, colina, inositolo, acido folico, vitamine B, vitamina C, zinco, Rhodiola rosea, S-adenosilmetionina, N-acetil cisteina, St. John’s wort) una terapia con il magnesio e (parte di) questi integratori non può essere considerata sostitutiva del litio, almeno in casi meno gravi?

    Rispondi
  8. Bodhi dice

    26/03/2020 alle 8:38 am

    Anonimo 2, se hai paura, lascia perdere per il momento, è pericoloso per la tua vita.
    ma se ti vuoi sfidare, in accordo con il tuo medico, programma un decalage dei farmaci.
    devi vincere su te stesso.
    sette anni sono tanti, non fare di testa tua, non avere paura delle ricadute, sono proprio quelle che curano il tuo male ma fai attenzione, punta a far emergere saggezza e coraggio, ti devi volere bene ma devi essere seguito.
    hai tutto il potenziale per sconfiggere la malattia, quando parliamo di inconscio, siamo tutti uguali!
    punta a sradicare le cause, a cambiare atteggiamento, se cambi tu interiormente cambia il tuo ambiente.
    studia la malattia, Rosso nei suoi articoli la spiega molto bene, così diventi sempre piú consapevole, c’é da lottare, ma puoi vincere, e liberarti di questo male oscuro
    buona fortuna, tifo per te

    Rispondi
  9. Uga Ecle Ragno dice

    26/06/2020 alle 4:18 am

    La mia diagnosi é Disturbo bipolare in soggetto borderline di personalità. Mai avuto episodi di di epilessia o crisi epilettiche. Diabete di tipo 1.Tutto per ottenere una pensione. Come terapia il Depakin e un farmaco di cui non ricordo il nome. Terapia che non ho seguito perché la prescrizione del Depakin mi é stata prescritta come sostituta alle benzodiazepine. La domanda è:Il disturbo bipolare in soggetto borderline di personalità,possono coesistere?Perché,che mi si creda o no,la diagnosi é servita per ottenere una pensione di invalidità civile. Mai stata bipolare,la mia depressione si fondava su un mobbing,sulla perdita di uno scopo,sulla perdita della mia identità. Nessun farmaco poteva servire senza rimuovere le cause materiali. Mi sono fidata,nonostante il parere degli specialisti che si rifiutarono di sottopormi a terapia. Uno di loro disse a mio fratello:”Non può aiutare sua sorella obnubilandola con gli psicofarmaci (avevo 33 anni)la sta condannando a vita. Sua sorella ha bisogno di uno scopo,lei deve aiutarla. Sta scegliendo la strada più facile. Queste sono le sue parole esatte,mai dimenticate.Era mio fratello. Ho perso il conto di tutti gli specialisti che si sono succeduti in quegli anni.Ho 58 anni,sono sola. Ero stata una donna di successo,guadagnavo una marea di denaro,io ho pagato gli studi universitari a mio fratello per la laurea in medicina. Quando non gli sono servita più,mi ha abbandonata .Ho perso tutto. Spesso non ho di che mangiare. Quelle due patologie sono simili,possono essere riportate nella stessa frase sulla diagnosi?Grazie

    Rispondi
  10. Rosanna De falco dice

    16/07/2020 alle 7:48 am

    Io prendo olanzapina da più di dieci anni, non so che malattia abbia la diagnosi non me l hanno mai fatta so solo che senza medicine inizio ad applicarmi su ogni cosa e a farmi 1000 domande la mia mente si affolla di pensieri mi burro sempre più giù e mi chiudo divento rigida non riesco a lasciarmi andare mi blocco ed é bruttissimo, io questo farmaco non lo tollero perché mi fa ingrassare e poi mi intontisce non mi fa più sentire me stessa e questo mi rende triste infatti volevo affidarmi ad un omeopata che magari mi desse un farmaco diverso ma non so se faccio bene

    Rispondi
    • Valerio Rosso dice

      16/07/2020 alle 9:45 am

      Mi raccomando, si affidi al suo psichiatra e faccia a lui tutte queste domande. Senza timori. In bocca al lupo!

      Rispondi
  11. Laura dice

    15/09/2020 alle 10:21 pm

    Salve mio marito è stato diagnosticato vuoi 6 mesi fa in seguito a due Episodi ipomaniacali già ha cambiato 2 volte cura e sta prendendo 2 pillole di litio e 3 di risperidone il psichiatra ha fatto la prova a ridurre 2 pillole ma avuto subito uno scompenso a livello motorio lo vedo proprio peggiorato cognitivo iden è molto lento nel fare tutto e ha anche dolori muscolari lui dice che non dorme bene la notte, ci capisco ben poco la mia domanda è potrebbe essere sbagliata la cura o le dosi sono poche o eccessive?

    Rispondi
  12. Clara dice

    26/09/2020 alle 7:39 pm

    Da Una vita sono stata curata con levopraid 50mg x3 con tavor 2,5 x3 e con Cymbalta. Ho cambiato psichiatra e mi ha detto che ho il disturbo bipolare. Mi ha dato lamotrigina e olanzapina alla fine sono stata molto male e sono tornata alla vecchia cura. Vorrei consultare un altro psichiatra ma ho paura di stare male. Ora non è che stia bene.

    .

    Rispondi
  13. Raffaella Chistè dice

    13/09/2021 alle 5:40 pm

    Dall’età di 60 anni ho problemi di depressione profonda. A carattere stagionale, della durata max di due mesi.
    La monoterapia indicata dai miei psichiatri è il Cipralex (ricaptatore della serotonina). Purtroppo nel 2016; nel 2019, e attualmente nel 2021, si sono associati sindromi diagnosticate dai miei psichiatri come forme di bipolarismo, con coseguenti crisi di ipomania. I farmaci prescritti, in tali situazioni, sono stati sempre dei neurolettici come il Depakin Krono. Tuttavia non penso sia procatinabile nel tempo questa terapia. Ho sentito che la via migliore per contrastare queste ricadute nel bipolarimo siano dei farmaci stabilizzanti. Ho sentito, anche da mio nipote, che è un professore di biologia, che sperimenta nuovi psicofarmaci, che la scelta migliore siano ancora i sali di litio, in monoterapia se possibile contenere la patologia. D’altro canto all’età di 73 anni non posso abusare di psicofarmaci che mi comprometterebbero la salute, considerato che ho una patologia autoimmune del fegato.

    Rispondi
  14. Andrea dice

    26/11/2021 alle 8:36 am

    Salve.
    Mia madre è bipolare, le è stata fatta una diagnosi anni fa la quale ha fermamente rifiutato, cosa che invece è, non ha la benché minima consapevolezza di questo disturbo nonostante siano decenni che vive nell’instabilità e attribuisce le colpe di questo suo malessere alla famiglia.

    Io sono distrutta, esausta, non ho un supporto perché naturalmente ha allontanato chiunque,amici e parenti, ho provato in tutti i modi (sia con le maniere buone, parlando con calma ma anche urlando in lacrime) a farle capire che è malata e deve curarsi ma il preconcetto legato alle malattie mentali è evidentemente così radicato nella sua persona che non riesce ad accettarlo.
    Sapreste consigliarmi, aiutarmi qualsiasi cosa, sono allo stremo delle forze e non riesco a capire come non si possa avere consapevolezza fino a questo punto. Forse è più semplice attribuire colpe agli altri? Io vorrei scappare lontano ma non riesco ad abbandonarla a se stessa lasciando quel che resta della mia famiglia in questo inferno fatto di montagne russe.
    Scusate lo sfogo

    Rispondi
  15. ANNA dice

    11/08/2022 alle 2:02 am

    A ME HANNO DETTO CHE LA PSICOTERAPIA è INUTILE PER CHI SOFFRE DI DISTURBO BIPOLARE

    Rispondi
  16. Valentina R. dice

    23/02/2023 alle 11:02 am

    Buon dì
    la mia storia: trauma cranico (vittima della strada), 20 gg. di coma nel 2011, episodio psicotico (collegato?) nel 2015 dopo la morte di mia madre cui non ero legata.
    Dall’epoca (dicembre 2015) assumo Trilafon, ridotto agli odierni 2 mg.
    Blanda psicoterapia per qualche anno ma, d’accordo col terapista, interrotta col patto di riprenderla al bisogno.
    Posso assumere come stabilizzatore dell’umore ed in via preventiva (per evitare altre bouffée deliranti come quella del 2015) 2mg di Trilafon ogni sera ad libitum? O sto sovraccaricando il mio fegato in maniera pericolosa?
    Attualmente vedo lo psichiatra solo prima della Commissione Patenti ogni due anni
    Grazie del’attenzione a rivolgermi

    Rispondi

Trackback

  1. Utilità e Pericolosità dei farmaci Antipsicotici - Valerio Rosso ha detto:
    19/06/2017 alle 6:27 pm

    […] utili, anzi indispensabili per il trattamento di molte patologie della mente, in particolare per il Disturbo Bipolare e per la […]

    Rispondi
  2. Quali sono gli effetti collaterali, iatrogeni ed i pericoli della Psicoterapia? - Valerio Rosso ha detto:
    12/07/2017 alle 6:01 am

    […] (2) Peggioramento dei sintomi psichici: quando si trattano in maniera inappropriata alcuni disturbi non è infrequente che si possa assistere addirittura ad un peggioramento di alcuni sintomi. Questo vale in medicina generale così come in psicoterapia. E non parlo del fatto che la malattia faccia semplicemente il suo corso, intendo dire che la psicoterapia, se utilizzata secondo indicazioni sbagliate o se praticata da un terapeuta poco preparato, possa concretamente peggiorare l’andamento di una psicopatologia. Un esempio spesso riportato in letteratura è quello relativo alle dipendenze in generale o, ancora, al disturbo bipolare. […]

    Rispondi

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