La Psicoanalisi (o “Psicanalisi”, o anche “Psicoterapia Psicodinamica”) è stata fondata da Sigmund Freud: egli ritenne che le persone potevano essere curate rendendoli consapevoli dei loro pensieri non coscienti.
Uno degli avvenimenti più rivoluzionari per la Psichiatria, la Scienza ed il Pensiero occidentale è stata senza dubbio la nascita della Psicoanalisi.
Il messaggio della Psicoanalisi fu rivoluzionario: tutti i fenomeni di malattia mentale non erano necessariamente riconducibili ad una lesione biologica del cervello ma potevano essere intesi come espressioni di un mondo interno ignorato e conflittuale che iniziava a crearsi ed a manifestarsi già nel bimbo.
La scoperta dell’Inconscio, la vera rivoluzione alla base di tutto il pensiero psicoanalitico, ha permesso di evidenziare, al di sotto dei segni di disagio psichico, un universo di contenuti e di movimenti affettivi ed istintuali non consapevoli, spesso repressi o tradotti in via simbolica.
In estrema sintesi la Psicoanalisi ha a che vedere con la possibilità di recepire e cogliere nella comunicazione tra le persone un versante più profondo, non immediatamente percepibile ma che deve essere svelato.
La Psicoanalisi secondo Sigmund Freud
Per un novellino della Psicoanalisi è fondamentale fare riferimento agli insegnamenti di Sigmund Freud. In realtà la teoria psicoanalitica ha fatto grossi passi avanti nel corso del ‘900 ma è indubbio che ogni nuovo punto di vista ha solide fondamenta negli iniziali principi freudiani.
La Psicoanalisi ha come obiettivo quello di individuare le leggi che regolano ciò che avviene nella nostra mente. Per fare ciò Sigmund Freud tentò di aderire in maniera rigorosa al Metodo Scientifico ed al principio di causalità.
La Psicoanalisi, all’inizio della sua storia, si trovò in aperto contrasto con la Chiesa cattolica per le ragioni spiegate in questo altro mio articolo.
La scoperta dell’Inconscio
Alla base della teoria psicoanalitica c’è la scoperta di una attività mentale inconscia, ovvero di una parte della nostra mente che non è normalmente conosciuta da noi definita Inconscio.
Non solo l’Inconscio rappresentò una grossa novità nel panorama della psicologia nascente dell’epoca, ma il fondamentale messaggio di Freud fu quello di affermare che l’Inconscio rappresenta la parte maggiore e più importante della nostra vita psichica e che questi contenuti inconsci spesso sono molto diversi ed incompatibili con la psiche cosciente.
I contenuti nascosti nelle pieghe dell’Inconscio spesso derivano da esperienze e memorie che ci risultano intollerabili e, di conseguenza, vengono spostate dalla mente cosciente a quella inconscia con il Meccanismo della Rimozione; questi spostamenti di contenuti, insieme ad altri fenomeni che vi spiegherò in seguito, risultano in costante aggiornamento e vengono perciò definiti dinamici, motivo per il quale la Psicoanalisi viene anche definita Psicodinamica.
L’Inconscio con i suoi contenuti e le sue forze, è costantemente presente nei nostri comportamenti e nel nostro mondo interiore tramite il Ritorno del Rimosso, ovvero un contenuto rimosso torna a far sentire la sua presenza sotto mentite spoglie tramite comportamenti che non riusciamo a controllare (tics, tensioni, atti mancati, sbagli, cadute, affermazioni impulsive, gesti aggressivi, etc) oppure tramite Sintomi di disagio mentale (ansia, fobie, insicurezze, sentimenti di incapacità, insonnia, etc).
Tra i contenuti consci e quelli inconsci vi è spesso contrasto ed assoluta incompatibilità: accade spesso che nelle fasi di induzione dell’anestesia e durante il sonno (ed i sogni…), in quei momenti nei quali la coscienza non è più vigile, affiorino delle frasi o dei comportamenti che non sono per nulla tipiche di quella persona e che possono suscitare vergogna, rifiuto ed estraneità.
Il portare alla consapevolezza alcuni contenuti dell’Inconscio può avvenire tramite l’eliminazione delle ostruzioni che reprimono i contenuti fuori dalla mente cosciente; a questo si giunge tramite la tecnica psicoterapica che è patrimonio della Psicoanalisi.
L’Inconscio secondo Sigmund Freud segue una serie di regole che vi voglio riassumere e che vi invito a ritrovare nei sogni più strani e misteriosi che vi capiterà di fare, dove i vostri contenuti inconsci faranno capolino alla vostra coscienza. L’Inconscio quindi:
- Non segue regole Morali, ovvero non aderisce alla morale corrente, è a-morale
- Non segue i canoni di tempo della realtà, non esiste prima o dopo, un ora o un anno hanno lo stesso valore. E’ senza tempo.
- Non è invalidato dalla contraddizione e dal non senso
- Segue il Principio del Piacere
- Sposta con facilità la sua energia da un contenuto ad un altro
- Non si manifesta tramite le parole ma preferisce i simboli e le metafore
- E’ illogico
- E largamente rappresentato da contenuti sessuali
La Struttura della Psiche secondo la Psicoanalisi
Secondo la Psicoanalisi la nostra mente non è suddivisa solo in parte Cosciente ed in parte Incoscia, ma presenta 3 dimensioni o istanze psichiche che sono Id (o Es), Ego e Super-Ego.
Id (Es): è la sorgente dell’energia istintiva ed il grande serbatoio della Libido, contiene la principale fonte delle energie psichiche. Nell’Es risiedono tutti i contenuti repressi e gli istinti. E’ completamente Inconscio.
Ego (Io): al contrario dell’Es è quasi completamente conscio e viene a formarsi da quella parte di Es che, durante lìInfanzia passa attraverso il preconscio per giungere alla nostra mente cosciente. L’Ego è guidato da regole logiche, segue le regole temporali della realtà ed è in stretto collegamento con le nostre percezioni. L’Ego è quell’attività psichica che media la realtà esterna, la sfera degli Istinti e le regole imposte dal Super-Ego.
Super-Ego (Super-Io): è una specie di codice morale che viene a formarsi molto presto nel bambino in stretta connessione con il genitore dello stesso sesso; potremmo dire che rappresenta la “coscienza morale” di una persona. E’ in parte conscio ed in parte Inconscio. E’ legato al cosiddetto Complesso di Edipo ed è l’origine dei sensi di colpa.
Che cos’è la Libido?
La Libido viene spesso definita come una forma di energia mentale strettamente connessa con gli istinti di amore che include la spinta sessuale, ma che non si identifica con essa. Le fasi di sviluppo della Libido sono intimamente connesse con le fasi di sviluppo della Personalità di un individuo: fase orale, fase anale e fase fallica.
A seconda della fissazione ad una delle tre fasi di sviluppo della Libido avremo vari prototipi di Personalità:
- Fase Orale: ottimismo, spensieratezza, piacere nel dare e nel ricevere.
- Fase Anale: Ordine, Coscienziosità, Parsimonia ed Ostinazione.
- Fase Fallica o Genitale: sarebbe il prototipo della Personalità normale ed equilibrata; dalla fase orale viene attinto l’ottimismo e l’energia, mentre da quella anale la tenacia e l’efficenza.
La Libido nelle fasi iniziali della vita viene rivolta al genitore del sesso opposto. E’ da questa primordiale forma di amore, connessa anche con la rivalità verso il genitore del sesso opposto (“Complesso di Edipo“), e dal modo in cui il bambino la affronta e la risolve che derivano, secondo il pensiero di Sigmund Freud, la Personalità di una persona e le sue nevrosi.
Se la Libido, nella fase adulta, sarà rivolta in maniera matura verso il mondo esterno e le persone importanti intoro a noi avremo una situazione di normalità. Quando invece la Libido viene rivolta verso noi stessi (come quando, da neonati, siamo in fasi pregenitali) avremo degli squilibri nella relazione con gli altri, ovvero si svilupperà il cosiddetto Narcisismo Patologico.
I Meccanismi Dinamici della nostra Psiche
SI definiscono Meccanismi Psichici DInamici delle operazioni inconsce che avvengono nella nostra mente che aggiornano costantemente la nostra psiche nel tentativo, non sempre fruttuoso, di darle equilibrio mediante un bilanciamento delle istanze dell’Es, dell’Io e del Super-Io.
Questi Meccanismi Psichici Dinamici affiorano, come vedremo durante la loro spiegazione, anche nella nostra vita di relazione ma sono costantemente inconsapevoli e solo tramite il lavoro psicoterapico possono essere resi consci e passibili di modificazione.
Ecco la lista dei principali meccanismi identificati da Sigmund Freud durante la fondazione della Teoria Psicoanalitica:
- Rimozione: è un meccanismo che opera di continuo e che sposta idee, memorie e vissuti dalla parte consapevole a quella inconsapevole della nostra mente. Ad esempio gli abusi subiti da un bambino vengono rimossi e spostati in una zona buia dell’Inconscio.
- Spostamento: è una particolare forma di rimozione che consiste nello spostare un impulso dal suo contenuto originale ad un altro, spesso di segno opposto, rendendo più accettabile il vissuto psichico secondo il codice dettato dal Super-Io. Alle volte viene anche definita Formazione Reattiva. Ad esempio l’odio per una persona diviene un amore smisurato.
- Proiezione: un contenuto intollerabile viene scisso dalla nostra mente cosciente e proiettato all’esterno, ad esempio su una persona rilevante o verso un gruppo o categoria di persone. E’ alla base dei fenomeni di paranoia dove i contenuti del tipo “io ti odio” si trasformano in “tu mi odi”.
- Identificazione: è un meccanismo che porta allo sviluppo del nostro “mondo interiore” mediante l’incorporazione, lo spostamento all’interno di funzioni presenti in oggetti esterni sui quali abbiamo avuto un investimento libidico. Un esempio classico è l’identificazione con il genitore buono o cattivo.
- Razionalizzazione: la creazione di argomentazioni rigide e logiche, prive di elementi emotivi, per rendere comprensibile ed accettabile un contenuto angosciante o poco comprensibile sul piano emotivo. Ad esempio una perdita, un abbandono, la morte.
- Ambivalenza: è il meccanismo che ci porta ad avere atteggiamenti contrapposti rispetto uno stesso oggetto (persone o situazioni rilevanti per la nostra esistenza). Un esempio classicamente freudiano e la contemporanea presenza di amore e odio verso la madre.
- Negazione: è il meccanismo che abolisce dei vissuti intollerabili od angoscianti tramite il trionfalismo, il considerare utto facile e sostanzialmente positivo; spesso si ha anche la sostituzione della dipendenza frustrante da un oggetto con una sorta di autosufficienza grandiosa ma fasulla.
Sigmund Freud e l’Interpretazione dei Sogni
La teoria sui Sogni definita da Sigmund Freud nel suo famoso “L’Interpretazione dei Sogni” (“Die Traumdeutung“) del 1899, è parte integrante del pensiero psicoanalitico è merita di essere superficialmente spiegata. L’Interpretazione dei Sogni è spesso utilizzata come strumento di trattamento in Psicoanalisi.
Il principio di base che dovrebbe essere registrato è che i nostri sogni non sono un accozzaglia casuale e priva di senso di immagini, memorie e personaggi, bensì una rappresentazione di contenuti presenti nell’Inconscio che affiorano con varie modalità alla consapevolezza, quando vengono ricordati al risveglio.
Ogni sogno ha sempre un significato manifesto (esplicito) ed uno latente (implicito) che spesso è intimamente connesso all’esaudimento di desideri e pulsioni inappagate.
Il Sogni di per se è una funzione psichica dal significato difensivo, ed in quanto tale non permette ai contenuti rimossi di raggiungere l’Io direttamente. Perché ciò avvenga è necessario compiere un lavoro di trasformazione, in modo tale che contenuti intollerabili siano camuffati e travestiti per apparire innocui: è quindi chiaro perché il codice del sogno è prevalentemente simbolico e non verbale.
Il classico esempio di questa trasformazione che avviene nei nostri Sogni è quando Alberi, Serpenti, Missili, Pali sono utilizzati come sostituti simbolici del fallo, oppure oggetti cavi come Borse, Caverne, Valigie tendono a simbolizzare la vagina.
Volete sapere come si è evoluta la Psicoanalisi nei tempi più moderni? Leggete questo altro mio articolo.
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