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Valerio Rosso

Psichiatria, Salute Mentale e Neuroscienze

Sertralina (Zoloft™): Informazioni, Indicazioni ed Effetti Collaterali

06/01/2017 da Valerio Rosso 6 commenti

La Sertralina, Zoloft™ il nome commerciale del più diffuso farmaco “branded”, è uno dei più utilizzati e diffusi farmaci SSRI sul mercato mondiale.

Sulla Sertralina, come SSRI antidepressivo, abbiamo già scritto nel contesto di un articolo sugli antidepressivi in generale. D’altra parte la Sertralina è una molecola che presenta delle caratteristiche piuttosto specifiche ed interessanti sulle quali vale la pena soffermarsi in maniera specifica.

Prima di tutto la Sertralina è una delle protagoniste di due dei più interessanti studi sugli SSRI mai fatti negli anni 2000, ovvero:

  • La famosa Metanalisi condotta da Andrea Cipriani e coll. nel 2009, descritta in un precedente articolo.
  • Lo Studio Star*D

Le conclusioni a cui sono giunti i più importanti studi e metanalisi indipendenti, basate sulle evidenze, rimarcano la probabile superiorità di Sertralina ed Escitalopram in termini di efficacia e di tollerabilità; in termini farmacoeconomici la Sertralina ha, inoltre, un superiore rapporto costo/beneficio.

Quali sono le indicazioni presenti in scheda tecnica per la Sertralina in Italia? Eccole riassunte:

  • Episodi depressivi maggiori. Prevenzione delle recidive di episodi depressivi maggiori
  • Disturbo da attacchi di panico, con o senza agorafobia
  • Disturbi ossessivo-compulsivi (OCD) in pazienti adulti e nei pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e 17 anni
  • Disturbo da ansia sociale
  • Sindrome da stress post-traumatico (PTSD)

Come si può vedere le indicazioni “ufficiali” ci suggeriscono che definire la Sertralina semplicemente un antidepressivo sia piuttosto riduttivo. Inoltre sono molti gli studi internazionali che suggeriscono chiaramente la pertinenza di una prescrizione della Sertralina anche per il Disturbo d’ansia generalizzata (ovvero la più comune definizione di ansia), anche se questa indicazione è off-label in Italia anche se, ad esempio, la Paroxetina, un’altro SSRI, presenta questa indicazione.

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Quali sono gli effetti collaterali iniziali e a breve termine più comuni?

Di sicuro il profilo di collateralità della Sertralina, analogamente agli altri SSRI, è molto buono nel breve termine e nelle fasi iniziali. Vale la pena sottolineare come gli effetti collaterali iniziali siano meno frequenti e disturbanti se il farmaco viene prescritto con un graduale e lento aumento del dosaggio.

In generale possono presentarsi bocca secca, lieve cefalea, irrequietezza, insonnia lieve, diminuzione dell’appetito e stitichezza che tendono a risolversi spesso spontaneamente nelle prime settimane di utilizzo.

Vale la pena ricordare un raro ma possibile problema iniziale che si ha con tutti gli antidepressivi ovvero un aumentato rischio suicidario nelle prime fasi del miglioramento di alcune forme depressive più gravi. In generale la depressione è, purtroppo,  sempre associata ad un aumentato rischio di pensieri connessi al suicidio e questo  rischio può permanere sino a quando non si verifica una remissione significativa dei sintomi depressivi.

Inoltre è esperienza clinica dimostrata da studi che il rischio di suicidio può aumentare nelle prime fasi del miglioramento, ovvero quando le idee negative sono ancora presenti ma si sviluppa una maggiore energia che può permettere di mettere in atto intenti anti-conservativi.

Di conseguenza occorre sempre monitorare con valutazioni cliniche costanti ed educare i pazienti a riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi cambiamento del quadro clinico, così come l’insorgenza di comportamenti o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali.

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Quali sono gli effetti collaterali a lungo termine?

Ripetiamo che la Sertralina è un SSRI tra i più sicuri ed efficaci. Nel lungo periodo i più probabili effetti collaterali sono rappresentati da disfunzioni della sfera sessuale: riduzione della libido, eiaculazione tardiva (nel maschio), secchezza delle mucose vaginali (nella femmina), riduzione della libido ed anorgasmia (in ambo i sessi).

Non è presente il rischio di aumentare di peso ma anzi, allo stesso modo della Fluoxetina, è più frequente una perdita di peso.

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Utilizzo della Sertralina in Gravidanza

Quali sono i dati rispetto l’utilizzo della Sertralina in gravidanza? Bisogna essere chiari affermando che non sono disponibili studi definitivi sulle donne in gravidanza. Nonostante ciò molti dati suggerirebbero che la Sertralina non dovrebbe indurre malformazioni congenite. In alcuni studi condotti sugli animali sono stati osservati effetti sulla riproduzione, probabilmente causati dalla tossicità conseguente all’azione farmacodinamica del composto nei confronti della madre e/o dall’azione farmacodinamica diretta del composto nei confronti del feto.

Esistono dati epidemiologici che suggeriscono che l’uso di farmaci SSRI in generale durante la gravidanza possa aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente del neonato (PPHN).

Infine in alcuni neonati esposti a Sertralina durante la gestazione, è stata anche riportata una sintomatologia compatibile con la sindrome da rapida sospensione da farmaco subito dopo il parto (la stessa sintomatologia è stata osservata anche con altri SSRI). In generale si può affermare che l’uso di sertralina non sia raccomandato in gravidanza, salvo che le condizioni cliniche della donna siano tali che i benefici del trattamento superino i potenziali rischi.

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Per finire ricordo che la rapida sospensione del trattamento con Sertralina può causare una serie di disturbi nel 23% dei pazienti. Le reazioni più frequentemente riportate sono state capogiri, parestesie, insonnia grave e sogni vividi, agitazione, ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea, alle volte un quadro clinico pseudo-influenzale. Di conseguenza prima di sospendere il trattamento occorre sempre fare affidamento ai consigli del medico che ha prescritto il farmaco per evitare la Sindrome da Sospensione Rapida della Sertralina.

 

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CEO a valeriorosso.com
Mi chiamo Valerio Rosso e sono un medico, psichiatra e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Da anni divulgo i principali temi della Salute Mentale, delle Neuroscienze e della Medicina Digitale come blogger e come YouTuber. Alcune persone mi conoscono anche come musicista (cercatemi su Spotify, iTunes e YouTube Music).
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Interazioni del lettore

Commenti

  1. vincenzo dice

    08/01/2017 alle 1:47 pm

    La sertralina zoloft
    Un antidepressivo SSri
    Molto versatile utilizzato tantissimo dai medici di base perché non presenta effetti collaterali importanti! !!!

    Rispondi
  2. Giuseppe dice

    29/02/2020 alle 7:57 pm

    Sala dottore… Mi è stato diagnosticato dal neurologo uno stato di ansia generalizzata con panico, mi ha prescritto sereupin paroxetina, ma leggendo alcune cose e sul fatto che la casa farmaceutica ha pagato una grossa multa per gli effetti collaterali pericolosi e meglio che prendo lo zoloft sertralina? Invece di paroxetina? Come leggo dal suo blog e più sicuro e tollerabile? Aspetto risposta. Cordiali saluti. Ciccarellipeppe@gmail.com

    Rispondi
  3. MASSIMO IDRA dice

    12/09/2020 alle 2:55 pm

    È vero che anche la sertralina va incontro a tachifilassi?
    È vero che si può manifestare disforia tardiva?

    Rispondi
    • Stefano dice

      01/05/2023 alle 7:03 pm

      Salve Massimo,
      può accadere con tanti psicofarmaci purtroppo, nel mio caso dopo 3 anni ho cominciato a sentirmi peggio migliorando solamente con meno dosaggio, fino ad arrivare ad assumere il minimo di 25 mg.
      Dopo un anno a 25 mg la situazione è ancora peggiorata e mi ritrovo con problemi pre terapia anche se assumo semrpe il farmaco.
      Quindi si, può dare in particolare disforia tardiva

      Rispondi
  4. Monferini Giuseppina dice

    12/07/2021 alle 12:30 pm

    Dopo 15 anni di assunzione di sertralina a me sembra che sia diventata inefficace, anche se mi è già stato aumentato il dosaggio a 100mg

    Rispondi
  5. Claudia Piliego dice

    10/10/2021 alle 5:17 am

    Buongiorno dottore, quanto durano gli effetti a lungo termine? Ho riscontrato secchezza vaginale di cui non avevo mai sofferto prima. Quanto dura, dopo aver sospeso il trattamento?

    Rispondi

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