Se avete paura di volare, potrebbe essere perché temete un incidente aereo, oppure perché temete di essere vittime della claustrofobia: la paura di volare può diventare, più in generale, paura di viaggiare.
La paura di volare, “Aerofobia“, è una delle fobie più comuni: circa 1 persona ogni 6 ha questa paura ed evita di volare e, quindi, di viaggiare.
Quando saliamo su di un aereo, viviamo sempre una situazione fuori dall’ordinario e manifestare un pochino di ansia è normale. Generalmente è possibile tenere sotto controllo questa sensazione di “allarme” sfruttando tutte le informazioni di cui siamo a conoscenza (ad esempio la consapevolezza che l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro) e soprattutto ripensando al motivo per cui stiamo affrontando un viaggio (ad esempio vivere una bella vacanza, tornare a casa da un impegno di lavoro più in fretta).
La paura è un’emozione che riguarda tutte le persone, ed è indirizzata verso una situazione che ci vede in pericolo e che mette a rischio la nostra sopravvivenza, o perlomeno così può sembrare. Sperimentare la paura è un meccanismo di tipo “difensivo”, dato che attiva il nostro sistema di allarme interno il quale è programmato a spingerci alla fuga: nel caso del volare possiamo essere portati a voler evitare i lunghi viaggi che necessitano l’aereo.
La paura è quindi differente rispetto all’ansia, dato che quest’ultima genera nella nostra mente uno stato di tensione in situazioni impegnative, quando non è in gioco la sopravvivenza, che può addirittura essere utile, se non è eccessiva.
In ogni caso la paura di volare è estremamente soggettiva. Infatti, solo una parte della popolazione adulta teme di salire su di un aereo. Nei casi in cui una persona sviluppi una paura specifica potrebbe essere davvero importante verificare i fattori concomitanti, cioè quale evento di vita si è presentato nel periodo in cui il problema ha cominciato a manifestarsi.
In ogni caso, nessuno va forzato a superare i suoi limiti di colpo e in modo violento e non controllato. Invece affrontando con razionalità e con morbidezza la situazione reale del “prendere un aereo”, ad esempio utilizzando tecniche di Mindfulness, magari con l’aiuto delle persone che abbiamo a fianco e facendo appello alle nostre risorse interne, possiamo progressivamente imparare a controllarci e a vivere con tranquillità l’esperienza che ci spaventa così tanto.
Iniziamo con qualche consiglio…
Quando si sale a bordo di un aereo, anzitutto non bisogna abbandonarsi all’irrazionalità ma è necessario approcciarsi all’esperienza del volare usando l’intelletto; la motivazione è molto semplice: la “paura di volare” è una manifestazione psicologica che ha pesanti componenti irrazionali e per vincerla bisogna concentrarsi sugli aspetti tecnici legati al volare ed alla conoscenza della dinamica fisica del volo.
Volete un esempio? Parliamo di Turbolenze… Questi inconvenienti possono avere tre livelli di intensità ma anche le più forti non sono minimamente pericolose e rappresentano un evento comunque rarissimo, ovvero una ogni 10 mila ore di volo. La paura va inoltre resa oggettiva: secondo diverse statistiche condotte sul numero di incidenti, la probabilità di incidenti è incredibilmente inferiore rispetto ad altri mezzi di trasporto insospettabili come la bicicletta e l’automobile (per non parlare di scooter e moto!!!) ed è per questo l’aereo, in generale, è considerato il mezzo di trasporto più sicuro.
Ecco 7 cose da sapere per riuscire ad allontanare la paura di volare:
1. NEI CIELI CI SONO TANTI AEREI E TANTISSIME PERSONE COME VOI. Mediamente, ogni giorno più di 8 milioni di persone prendono un aereo per turismo o per lavoro. Nel 2013 il totale dei passeggeri che hanno fatto uso di aerei civili è stato di 3,1 miliardi (pari al 44% della popolazione mondiale): durante tutto questo periodo ci sono stati 81 incidenti e 210 morti, un numero irrisorio se paragonato al numero dei passeggeri.
2. AVETE PAURA DELL’AEREO? PENSATE AGLI SQUALI!!! David Ropeik della Harvard University nel 2006 ha calcolato che le probabilità di morire in un incidente aereo sono una su 11 milioni. Sì, è più facile morire per l’attacco di uno squalo (1 probabilità su 3 milioni).
3. 123 MILA ANNI VI SEMBRANO ABBASTANZA?! Sempre facendo riferimento a statistiche rincuoranti, nel 2013, Arnold Barnett, professore di statistica del MIT di Boston ha stabilito che il rischio di morte per i passeggeri di linee aeree commerciali è di 1 su 45 milioni di voli. Secondo il New York Times, un viaggiatore potrebbe volare dunque ogni giorno per 123.000 anni e essere ancora al sicuro (fonte: New York Times).
4. I CIELI SONO SEMPRE PIU’ AFFOLLATI. Al mondo ci sono ben 49.871 rotte aeree su cui si calcolano 102.465 voli giornalieri. I soli voli delle tre principali alleanze aeree (Star Alliance, One World e Sky Team) sono 47.777.
5. L’INDUSTRIA DEL AEROTRASPORTO E’ FONTE DI LAVORO PER TANTISSIMI. L’aviazione civile fornisce lavoro ad oltre 57 milioni di persone e incide per 2.200 miliardi di dollari sull’economia mondiale.
6. LA SICUREZZA IN VOLO? ASSOLUTA! Diciamolo ancora: Volare è il mezzo di trasporto più sicuro. I dati, che si riferiscono agli soli Stati Uniti, sono inequivocabili e senz’altro estrapolabili al resto del Mondo: il totale degli incidenti aerei provocherebbero 0,06 morti ogni miliardo di miglia percorsi. Che cosa dire degli altri mezzi di trasporto? Gli autobus 0,14, la metropolitana 0,24, i treni 0,47, le auto 5,75 e le moto 217. E Quindi? PAURA DI VOLARE O DI GUIDARE? Il dato è eclatante: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci sono stati più di 1,2 milioni di morti per incidenti stradali in tutto il mondo nel 2010. La strada è la principale causa di morte per i giovani tra i 15 ed i 29 anni di età. L’Università di Oxford ha stimato che nell’anno 2006, la popolazione inglese poteva avere una probabilità su 36.512 di morire in un incidente automobilistico e una su 3,5 milioni di morire in un incidente aereo.
7. LE TURBOLENZE NON ESISTONO… Chi ha paura di volare ha un terrore indicibile delle turbolenze e le porta spesso ad esempio per giustificare la fobia. Analizziamo nuovamente il problema: esistono tre diversi tipi di turbolenze: leggere, moderate e gravi. Per il pilota di un aereo, una leggera turbolenza non è diversa da una strada un pochino accidentata nel caso stesse guidando un auto, con gli stessi rischi cioè ZERO. Neppure quella di livello moderato può intimorire: di solito ha una durata di 10 o 15 minuti, e se persiste il pilota solitamente prova semplicemente a portare l’aereo ad una diversa altitudine. La turbolenza di grado forte è molto rara: si parla di pochi minuti di disagio su circa 10 mila ore di volo di un pilota di linea. È un evento disagevole ma per nulla pericoloso. Cosa succede in termini pratici? Si percepisce un’accelerazione simile a quella che si può sperimentare su di un ottovolante poichè l’aero può avere un cambio di altitudine fino a 30 metri in alto o in basso, ma niente di simile a quello che si vede nei film al cinema!
Anche il comportamento del passeggero prima e durante il volo può influenzare lo stato d’animo: prima del decollo vanno per esempio evitate le bevande eccitanti come il caffè o la Redbull così come non è consigliabile consultare le previsioni del meteo, onde evitare di lasciarsi suggestionare in caso di maltempo. Sembra anche importante evitare la sera prima e il giorno del volo le bevande alcoliche che sono responsabili di aggravare il panico. Per quanto riguarda il posto a sedere, conviene senz’altro sceglierlo centrale, in prossimità delle uscite di emergenza e magari sul lato corridoio per potersi muovere liberamente una volta in volo.
In fase di decollo, bisogna agire su noi stessi mantenendo la lucidità e la calma (…magari rileggete le 9 cose da sapere sul volare!); ci si può rilassare ascoltando della buona musica o distrarsi leggendo un libro; tra le tecniche di rilassamento contro la paura di volare, oltre le tecniche di Mindfulness, la respirazione diaframmatica è senza dubbio quella più efficace e facile da realizzare: mantenendo la schiena dritta e il petto in posizione eretta con una mano sul petto e l’altra sul ventre, l’esercizio consiste nell’espandere e nel contrarre lentamente il diaframma per diminuire le tensioni intercostali e rilassare l’addome.
Sei ancora spaventato di Salire su di un aereo? Leggi questi ulteriori 5 consigli:
1. Riconoscere bene ciò che scatena l’ansia.
In particolare io consiglio sempre di capire a quale dei due gruppi di persone spaventati dal volare appartenete: (1) Coloro che temono il “disastro aereo” (2) Coloro che sono spaventati dal rimanere chiusi dentro l’aeroplano troppo a lungo. Coloro che appartengono al gruppo (1) avranno bisogno di esercizi mentali per “distrarsi” dalla rimuginazione e dal timore, mentre le persone del gruppo (2) potranno giovarsi di più di esercizi fisici che li mettano in contatto con lo spazio presente all’interno dell’aereo.
2. Salire sull’aeroplano conoscendo il mezzo.
Rileggetevi ancora una volta tutti i punti che ho scritto poco prima! Se conoscete in maniera razionale il mezzo che vi trasporta sarete più propensi a fidarvi. L’ansia si nutre di ignoranza e di “what if?” (“Che cosa succederà se?”). Una volta diventato che diventerete esperti del mezzo che vi trasporta sarete molto più tranquilli! Sapete che prima del Disastro delle Twin Towers di New York era pratica comune portare le persone ansiose ed agitate per il volo nella cabina di pilotaggio a fare quatro chiacchiere con il pilota… magicamente l’ansia spariva!
3. Imparate la Mindfulness.
Ci sono alcuni semplici esercizi di Mindfulness che possono aiutare a controllare l’ansia e la fobia in maniera molto rapida, prima del volo e durante. Leggetevi questi due altri miei articoli per approfondire questa tecnica: Articolo 1 – Articolo 2
4. Cercate di conoscere lo spazio all’interno dell’aereo.
Specialmente se siete vittime dell’ansia da “intrappolamento” cercate, appena è possibile, di alzarvi dal vostro sedile e di esplorare lo spazio intorno a voi: allargate le braccia per valutare che avete spazio vitale, provate ad utilizzare il bagno, passeggiate nel corridoio. In realtà anche il più piccolo degli aerei ha un notevole spazio all’interno che è possibile usare per sentirsi tranquillamente a proprio agio.
5. Parlate della vostra paura con chi vi sta vicino.
Non abbiate paura a comunicare la vostra ansia o la vostra paura con il vostro vicino di sedile, sia che lo conosciate o meno. Vedrete che qualsiasi persona sarà ben disposta a fornirvi vicinanza emotiva se sarete franchi nel ammettere di essere molto nervosi durante i voli aerei. Se siete impossibilitati o non ve la sentite di parlare con uno sconosciuto, provate ad usare il personale di bordo: sono tutti addestrati ad essere di aiuto alle persone in ansia per il volo.
Nel caso la vostra Paura di Volare abbia preso una piega tale da rendervi incapaci realmente di ruperarla, nessun problema! Vi voglio ricordare una bella opportunità offerta da Alitalia, la quale organizza il programma “Voglia di Volare”. Dal 1997 più di 2000 persone sono riuscite a superare la loro fobia attraverso un percorso di conoscenze teoriche e simulazioni molto avanzate. Andate su “Voglia di Volare”.
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Buon giorno Dottor Rosso sono Ferdinando.
Devo andare in America per necessità e avendo il terrore di volare sopra l’oceano per paura di morire annegato qualora l’aereo dovesse precipitare, vorrei essere sedato.
Il problema è che anche le benzodiazepine più forti come il minias l’halcion e il rivotril non mi fanno nessun effetto,anche se presi a dosi elevate; non solo, ma anche il gardenale, ne ho preso 200mg (4compresse da 50mg) non mi hanno fatto niente.
Le chiedo gentilmente, cosa devo prendere per dormire sull’aereo anche in caso di forte agitazione? Grazie mille