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Valerio Rosso

Psichiatria, Salute Mentale e Neuroscienze

Sindrome del Testosterone Basso (“Low-T Syndrome”): conseguenze Psichiche e Sessuali

22/02/2017 da Valerio Rosso 5 commenti

La Sindrome del Testosterone Basso, in inglese “Low-T Syndrome“, è un’entità patologica del sesso maschile ancora poco diagnosticata in Italia, mentre ha grossa attenzione da parte dei medici anglosassoni poiché può riguardare una buona fetta dei pazienti over 50.

Che cos’è la Sindrome del Testosterone basso? Quali sono i sintomi? Come fare a porre rimedio alle conseguenze psicologiche e sessuali?

Livelli basi di testosterone possono configurare disturbi psico-fisici sia nel maschio che nella femmina, ma in questo articolo faremo riferimento ai disturbi nel sesso maschile. Iniziamo a descrivere in generale la “Low-T Syndrome”, ovvero un’anomalia della quantità di testosterone libero circolante nel sangue che genera sintomi psicologici, fisici e sessuali nel maschio.

Bassi livelli di testosterone possono essere identificati attraverso un semplice esame del sangue effettuato da un laboratorio, pubblico o privato convenzionato, ordinato dal Medico di Medicina Generale o dallo specialista.

Il prelievo deve essere effettuato nelle ore del mattino, quando i livelli dell’ormone sono più alti, dato che durante il giorno i livelli possono scendere di ben il 13%, ed inoltre tutti i valori di riferimento sono basati su dosaggi mattutini.

Iniziamo subito a specificare che bassi livelli di testosterone in assenza di sintomi non hanno evidenti indicazioni al trattamento medico.

Frequentemente, però, livelli di testosterone anche solo lievemente inferiori rispetto alla media normalizzata per l’età, possono corrispondere a veri e propri quadri sintomatologici di rilievo clinico.

E’ interessante notare come nella pratica clinica in psichiatria, non sia infrequente riscontrare bassi livelli di testosterone in pazienti depressi, in particolar modo dopo i 40 anni.

Sono diversi i case reports che indicano come alcune forme depressive siano concomitanti a una precoce Andropausa.

È  clinicamente noto che dopo i 50 anni di età  il livello di testosterone circolante  si riduce dell’ 1,2% ogni anno ed un livello di testosterone appropriato è essenziale non solo per la sessualità, l’erezione e la libido, ma anche per il benessere psicologico e per un normale  rimaneggiamento osseo (osteoporosi), una buona risposta immunitaria e per il mantenimento di una buona salute fisica generale.

testosterone-valori-medi-eta-grafico

Quali sono i sintomi più frequentemente associati alla Sindrome del Testosterone Basso? Eccoli riassunti in 3 punti:

  • Sintomi Fisici: perdita di massa muscolare, aumento della massa grassa, debolezza, stanchezza cronica, maggiore incidenza di sindrome metabolica e diabete, livelli di HDL più bassi, trigliceridi più alti, glicemia più elevata.
  • Sintomi Psichici: apatia, abulia, difficoltà di concentrazione, umore tendenzialmente depresso, ipersonnia o insonnia, deterioramento cognitivo, ansia.
  • Sintomi Sessuali: deficit erettile, diminuzione del desiderio sessuale.

Quando si valuta la presenza o meno di una diminuzione del testosterone con relativo corredo di sintomi e segni clinici, bisogna partire dal conoscenza di come viene regolata la sintesi del testosterone nel nostro organismo.

Il testosterone viene prodotto nei testicoli ma la sua regolazione dipende da una complessa catena di feedback ormonali che si attuano nel cervello e costituiscono nel loro insieme l’asse ipotalamo-ipofisiario-gonadico: l’ipotalamo secerne l’ormone GnRH che stimola l’ipofisi a secernere a sua volta l’ormone luteinizzante (LH). L’LH stimola le Cellule di Leydig presenti nei testicoli a produrre il testosterone (ogni giorno vengono prodotti 4-7 milligrammi di testosterone).

Quali sono gli esami clinici da eseguire per avere un buon inquadramento dell’eventuale presenza di una Sindrome da T basso o di andropausa?

Bisogna iniziare con il determinare i livelli effettivi del testosterone. Bisogna partire dal fatto che il testosterone legato alla SHBG non è biodisponibile, per cui le quote che interessano sono date dalla somma testosterone libero (DHT) e del testosterone legato ad albumina. Ecco i valori medi: testosterone totale compreso tra 8 nmol/l (231 ng/dl) e 12 nmol/l (346 ng/dl), mentre il testosterone libero deve essere tra 180 pmol/l (52 pg/ml) e 250 pmol/l (72 pg/ml).

Questi valori sono arbitrari poiché non c’è ancora accordo sui limiti. Alcuni studi riportano che valori di testosterone totale inferiore a 260 ng/dl possono essere già problematici ed andrebbero trattati. In ogni caso valori superiori a 260ng/dl sarebbero ritenuti unanimamente auspicabili per una buona salute psico-fisica maschile. Buoni livelli di testosterone sarebbero quelli compresi tra 500-700 ng/dl (in questo intervallo ci sono quelli che sono valori medi di testosterone per l’uomo giovane).

Oltre al testosterone andranno dosati anche gli altri ormoni che fanno parte dell’asse ipotalamo-ipofisiario-gonadico: LH (valori medi tra 1,8-12,0 mUI/ml), FSH (valori medi tra 1.5-12.4 mIU/ml nell’adulto). Lo specialista endocrinologo potrà valutare altri dosaggi ormonali sulla base del quadro clinico riportato.

valerio-rosso

Metodi Naturali per elevare i livelli di Testosterone

Il testosterone è un ormone che, entro certi limiti, può rispondere a degli interventi “naturali”. Eccovi la lista completa di come fare per elevare il testosterone naturalmente senza farmaci:

  • Attività fisica anaerobica, in palestra, in particolare viene segnalata l’efficacia dello SQUAT con carichi massimali a basse ripetizioni.
  • E’ stato dimostrato che non solo l’attività sessuale vera e propria, ma anche la visione di materiale video sessualmente esplicito o pornografico favoriscono l’innalzamento dei livelli di testosterone.
  • Sono diversi gli integratori che favoriscono l’innalzamento del Testosterone, anche se nessuno a dati definitivi al riguardo: La Maca Peruviana, in particolare se associata alla Papaya fermentata, lo Zinco, l’Arginina (l’amminoacido ed i cibi che lo contengono), Vitamina D.
  • Sonno notturno adeguato di 7-8 ore per notte.

Mi raccomando andate assolutamente a leggere il mio articolo specifico dal titolo 7 Metodi naturali per aumentare la Libido ed il Piacere Sessuale, dove troverete tutti i modi per elevare il vostro testosterone in maniera naturale!

Trattamento Farmacologico dell’Andropausa e della Low-T Syndrome

Il trattamento farmacologico per ripristinare dei livelli adeguati di testosterone si basa sulla terapia sostitutiva ormonale.

Le vie di somministrazione per aumentare il testosterone dipendono molte variabili cliniche, così come i dosaggi. In generale si hanno 3 vie principali di somministrazione:

  • La somministrazione per via orale di testosterone, che però viene evitata poichè si associa a tossicità e tumori del fegato, per questo presenta indicazioni assolutamente limitate.
  • somministrazione per via intramuscolare mediante preparazioni a lento rilascio
  • via trans dermica, ovvero attraverso la pelle, che a sua volta può effettuarsi tramite utilizzo di gel di testosterone o cerotti cutanei

L’aumento del testosterone nel paziente adulto affetto da un basso livello di ormone (andropausa, Low-T Syndrome) determina enormi e rapidi benefici: aumento della libido, superamento dell’astenia, aumento della massa muscolare, diminuzione dei sintomi depressivi (se presenti), miglioramento dello stato di benessere, e dell’energia psicofisica.

In seguito alla terapia con ormoni androgeni sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: irsutismo (aumento dei peli corporei), calvizie, seborrea, acne, aumentata frequenza e durata delle erezioni, diminuzione del volume testicolare, peggioramento dell’ipertrofia prostatica, oligospermia, nausea, ittero, variazioni del desiderio sessuale, ansietà.

Ogni terapia di tipo ormonale va prescritta e gestita da un medico specialista esperto.

valerio-rosso-psichiatra-chiavari

Bibliografia:

  • Laughlin GA, Barrett-Connor E, Bergstrom J Low serum testosterone and mortality in older men. J Clin Endocrinol Metab. 2008 Jan;93(1):68-75. Epub 2007 Oct 2.
  • Corona G, Monami M, Rastrelli G, Aversa A, Tishova Y, Saad F, Lenzi A, Forti G, Mannucci E, Maggi M Testosterone and metabolic syndrome: a meta-analysis study J Sex Med. 2011 Jan;8(1):272-83. doi: 10.1111/j.1743-6109.2010.01991.x. Epub 2010 Aug 30.
  • Kay-Tee Khaw, Mitch Dowsett, Elizabeth Folkerd, Sheila Bingham, Nicholas Wareham, Robert Luben, Ailsa Welch, Nicholas Day Endogenous Testosterone and Mortality Due to All Causes, Cardiovascular Disease, and Cancer in Men Circulation. 2007;116:2694-2701Originally published December 3, 2007
  • Rick Nauert Testosterone Decline Linked to Depression, Smoking, Obesity, But Not Aging https://psychcentral.com/news/2012/06/25/testosterone-decline-linked-to-depression-smoking-obesity-but-not-aging/40620.html
  • Schutter DJ, Meuwese R, Bos MG, Crone EA, Peper JS Exploring the role of testosterone in the cerebellum link to neuroticism: From adolescence to early adulthood Psychoneuroendocrinology. 2017 Jan 29;78:203-212. doi: 10.1016/j.psyneuen.2017.01.009.
  • Giltay EJ, van der Mast RC, Lauwen E, Heijboer AC, de Waal MW, Comijs HC. Plasma Testosterone and the Course of Major Depressive Disorder in Older Men and Women. Am J Geriatr Psychiatry. 2017 Jan 3. pii: S1064-7481(16)30345-1. doi: 10.1016/j.jagp.2016.12.014

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CEO a valeriorosso.com
Mi chiamo Valerio Rosso e sono un medico, psichiatra e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Da anni divulgo i principali temi della Salute Mentale, delle Neuroscienze e della Medicina Digitale come blogger e come YouTuber. Alcune persone mi conoscono anche come musicista (cercatemi su Spotify, iTunes e YouTube Music).
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Archiviato in:Psichiatria, Sessuologia Contrassegnato con: low t syndrome, sindrome del testosterone basso, testosterone

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Francesco dice

    16/08/2017 alle 1:43 pm

    Gentile Dottor Rosso, lei scrive che è stato dimostrato che l’attività sessuale aumenta i livelli di testosterone….
    ed io in rete ho letto che di sesso più se fa più se ne farebbe!
    Mi perdoni, questo significa anche che se uno si “sforzasse” di masturbarsi anche 4/5 volte a settimana (al momento potrei stare anche 10 o più giorni) i livelli di testosterone aumenterebbero o che il suo desiderio sessuale possa aumentare e uscire così da un senso di “apatia sessuale” ed entrare invece in un positivo circolo vizioso del genere più se ne fa (sesso) più se ne farebbe.
    In sostanza: è solo il sesso vero e proprio che aumenta il testosterone e conseguentemente il desiderio e di conseguenza erezioni migliori (in quanto con scarsa libido …….) o può esserlo anche un maggiore masturbazione anche (almeno all’inizio) “forzata” (altrimenti latente) ?
    Francè

    Rispondi
    • Valerio Rosso dice

      16/08/2017 alle 1:46 pm

      …quello che emerge da molti studi è proprio questo! Grazie di leggere il mio blog! Se ti va dammi un like alla mia pagina facebook!

      Rispondi
      • Alberto Bertini dice

        24/05/2018 alle 3:10 pm

        La religione cattolica definisce la masturbazione peccato mortale se fatto in piena avvertenza e deliberato consenso.
        Molte correnti psicologiche la considerano patologica nell’adulto.
        In effetti più uno si masturba, più lo farebbe e cadere nella spirale viziosa su fa presto.
        Il mio credo cattolico e la mia esperienza di vita mi porta a ritenere che l’autoerotismo non giovi all’individuo, e che l’ottenere tutto e subito(per qualunque nato di donna è facilissimo mettere le mani ai genitali)indebolisca le strutture caratteriali e la capacità di sopportare e di soffrire, indispensabile a ogni vivente, perché nella vita purtroppo prove, fatiche e dolori non mancano.
        Quanto allo sforzarsi di masturbarsi, siamo sicuri aumenti il testosterone o non lo esaurisce di più.
        La produzione di testosterone si può cercare di ottimizzare con un adeguato allenamento fisico e con un atteggiamento forte virile e coraggioso nei confronti della vita.
        Chi socciace al vizio indebolisce il suo carattere oltre al suo autodominio, perdendo così la sua libertà e diventando uno schiavo, come un drogato, con tutto il rispetto per chiunque abbia una dipendenza in quanto perdona.
        Certamente chi è senza peccato scagli la prima pietra e ogni essere umano nel corso della vita è soggetto ad errori, cadute e debolezze, però nel cammino della vita, anche se nessuno diventerà mai perfetto, credo bisognerebbe cercare di fare del nostro meglio e vedere se possibile di estirpare o quanto meno cercare di eliminare le erbacce dentro di noi.

        Rispondi
        • Virgilio dice

          19/01/2020 alle 7:14 pm

          Il medioevo è fra noi!

          Rispondi
  2. Derio dice

    10/10/2018 alle 1:06 pm

    Salve Egr. dr. Valerio Rosso, mi scusi, lei scrive che “la visione di materiale video sessualmente esplicito o pornografico favoriscono l’innalzamento dei livelli di testosterone”
    su medicitalia però ho letto degli articoli (di psicologi) che invece dicono che la visione di video porno è deleteria per la libido e la vita sessuale in generale:
    -Deficit erettile e mancanza del desiderio: quanto è dannosa la pornografia online (2 – 11 – 2011 )
    ed
    – Il porno causa disfunzioni sessuali ( 4 – 11- 2011 )

    Quindi vorrei chiederle se nel 2011 studi scientifici avevano dimostrato che il porno era molto dannoso ma poi, a distanza di anni (visto che il suo articolo è del 2017) altri studi hanno invece smentito i precedenti.

    Glielo chiedo perchè io guardo abbastanza filmati pornografici e ho smesso (da due settimane) dopo aver letto gli articoli su medicitalia ………….
    ora invece leggo che i video hard aumentano il testosterone (e conseguentemente la libido) quindi vorrei domandarle se è vero e da chi è stato dimostrato.

    Spero in una cortese risposta e porgo cordiali saluti.
    Derio

    Rispondi

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