L’importanza di diffondere informazioni corrette sulla Psichiatria
Diffondere un’imformazione equilibrata, non ambigua e non condizionata da ideologie sui farmaci antipsicotici, i cosiddetti “neurolettici”, sembra davvero importante nell’ottica di favorire la possibilità di scegliere le migliori cure possibili per alcune patologie psichiatriche e per lottare contro lo stigma che ancora oggi affligge i pazienti affetti da malattie psichiatriche.
Infatti solo in ambito psichiatrico si assiste ad un utilizzo ossessivo dell prefisso “PSICO-” prima della parola farmaco: non sentiamo quasi mai parlare di cardio-farmaci, pneumo-farmaci, immuno-farmaci e così via. Perchè questo? Perché gli psico-farmaci fanno così paura alle persone?
La diffidenza e la paura nei confronti dei farmaci utilizzati per curare il nostro SIstema Nervoso Centrale è ancora troppo alta tra la popolazione generale e, lasciatemi dire, anche tra molti rappresentanti delle professioni sanitarie.
Come mai gli Psicofarmaci fanno così paura?
Gli psicofarmaci, in particolare gli antipsicotici o neurolettici che dir si voglia, non sono più pericolosi di altri tipi di farmaci. Ad esempio alcuni antibiotici hanno degli effetti collaterali sul sistema cardiocircolatorio molto maggiori della maggior parte degli antipsicotici in commercio.
In realtà la manegevolezza d’utilizzo di quasi tutti i moderni antipsicotici è assolutamente elevata ed il rapporto rischio/beneficio è marcatamente a favore del beneficio. Di sicuro molti farmaci oncologici, antiretrovirali, cardiologici, etc. condividono un rapporto rischio/beneficio paragonabile, se non più sfavorevole, di quello dei cosiddetti psicofarmaci.
Ma allora perché i farmaci utilizzati in psichiatria sono così temuti? Le cause sono molteplici:
- La psichiatria è un ramo della medicina che ha sempre spaventato ed inquietato le persone, non stupisce pensare che i farmaci usati dagli psichiatri siano allo stesso modo temuti
- In passato le cure in psichiatria non erano così efficaci come quelle di adesso, di conseguenza le persone sapevano che i farmaci usati erano utili solo per “sedare”, “controllare” o “addormentare” le persone e questo non è una bella cosa…
- Negli ultimi anni molte campagne denigratorie nei confronti della psichiatria, degli psichiatri e degli psicofarmaci sono state portate avanti da organizzazioni ricche e molto potenti
Sono utili i farmaci neurolettici (chiamati anche antipsicotici)?
I farmaci neurolettici o antipsicotici, ma in generale tutti i moderni psicofarmaci, sono assolutamente utili, anzi indispensabili per il trattamento di molte patologie della mente, in particolare per il Disturbo Bipolare e per la Schizofrenia.
Di sicuro ci sono molte patologie mentali che possono essere trattate solo con interventi psicoterapici, anche se più spesso una combinazione di psicoterapia e di terapia farmacologica sembra essere la soluzione più rapida, sicura ed affidabile.
Se la schizofrenia, il disturbo bipolare, la depressione, il panico od il disturbo ossessivo compulsivo, per fare gli esempi più eclatanti, non vengono curate anche con psicofarmaci possono avere conseguenze devastanti sulla vita di una persona: perdita del lavoro, della dignità, delle relazioni con la famiglia o addirittura portare una persona all’uso di droghe, alcool od al suicidio.
Rispetto alla sicurezza ed alla manegevolezza degli psicofarmaci, antipsicotici inclusi, è possibile affermare senza timore di essere smentiti, che le nuove generazioni di farmaci sono estremamente favorevoli nel loro rapporto rischio/beneficio; se saranno eseguiti i necessari controlli preliminari e se il paziente verrà conosciuto in maniera approfondita la terapia con psicofarmaci è sicura allo stesso modo di altre terapie usate in medicina.
E’ vero che gli psicofarmaci sono somministrati alle persone solo per “controllarle”? Assolutamente NO! Lo scopo di curare le malattie mentali è proprio il contrario, ovvero rendere le persone più serene e libere di vivere un’esistenza appagante.
E’ vero che gli psicofarmaci o i neurolettici sono farmaci che non curano e che andranno presi per sempre? Assolutamente no! Molte persone, una volta raggiunto un buon equilibrio, riescono a ridurre di molto i dosaggi e, spesso, ad interrompere l’assunzione. Il progetto di cura andrà discusso con uno psichiatra che ci guiderà nel processo della guarigione.
Non è possibile in questa breve riflessione discutere di ogni singolo farmaco utilizzato in psichiatria, ma vi invita a cercare nel mio blog per avere informazioni più specifiche. Non dimenticate mai di chiedere informazioni precise al vostro medico e di pretendere sempre spiegazioni adeguate, comprensibili e compatibili con il vostro grado di conoscenza.
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Da quando la seguo trovo molto interessanti tutti i suoi articoli.Dall’aloperidolo agli ultimi atipici sono passati vari decenni ed è migliorata la compliance di molti pazienti.Gli psichiatri dovrebbero valutare attentamente la dose minima efficace di un neurolettico affinché il paziente possa svolgere una vita lavorativa e sociale paranormale