Quali sono le basi scientifiche del rapporto tra Intestino e Cervello?
Sulla base delle premesse che abbiamo esposto in numerosi altri articoli su questo blog, possiamo dire che la Psicobiotica, ovvero lo studio dei rapporti tra microbiota e mente, potrebbe rappresentare un punto di vista fortemente appianante e riconcigliante sulla lunga diatriba che ha riguardato la questione della dicotomia Mente-Corpo.
L’esistenza di una connessione tra cervello ed organi interni, intestino in particolare, ha sempre rappresentato un dato intuitivo piuttosto evidente sia per molti medici che per molti pazienti.
Il dato di fatto che molte condizioni emotive vengano percepite prevalentemente a livello somatico, ovvero dello stomaco, del cuore o dell’intestino, rappresentano un patrimonio di esperienza per ogni essere umano tanto evidente quanto misterioso nei suoi meccanismi profondi.
L’enorme popolazione di batteri ed altri micro-organismi che popolano il nostro intestino (ma anche la nostra cute, i genitali ed il tratto respiratorio) prende il nome di Microbiota, o anche di Microbioma se ci si riferisce in particolare alla totalità del patrimonio genetico di questi stessi micro-organismi.
Il Microbiota è quindi una “massa vivente” che noi ospitiamo all’interno ed all’esterno del nostro corpo, che risulta essere in stretta comunicazione con gli altri organi, e che può subire modificazioni esogene ed endogene, positive e negative, sia da parte del mondo esterno che mediante le connessioni con le restanti parti del nostro organismo.
Secondo questa nuova prospettiva, avere un microbiota in buona salute, ovvero una flora batterica intestinale in equilibrio, non ha conseguenze esclusive sul tratto gastrointestinale, infatti moltissime ricerche stanno iniziando ad indicare che, in presenza di un microbiota compromesso, molti processi ed organi del nostro corpo, incluso il cervello, tendono ad ammalarsi.
Il nostro corpo e la nostra mente
Come potete immaginare il focus della nostra attenzione, in accordo con i temi di questo blog, si è sempre rivolto prevalentemente al Sistema Nervoso Centrale, sebbene molti studi indichino connessioni profonde tra microbiota e apparato cardiovascolare, sistema immunitario, apparato respiratorio ed altro.
In quest’ottica si è parlato spesso anche del concetto di Psicobiotici, ovvero di integrazione di batteri intestinali che possono avere delle azioni di equilibrio sulla nostra mente tramite meccanismi solo in parte conosciuti ma ben documentati da molti ricercatori e laboratori sparsi per il mondo.
Uno dei primi studi che ha identificato il link tra cervello ed intestino è stato quello di Gordon et al. del 1963, poi confermato da molti altri ricercatori (Baez e Gordon, 1971, Sudo et al. 2004, Crawford et al, 2009), che indica come lo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale sia profondamente influenzato dall’assenza di Microbiota, ovvero di flora intestinale, in particolari animali da esperimento con alterazioni dell’asse HPA ed alterazione della percezione degli stimoli dolorosi.
Le interazioni tra cervello ed intestino si declinano spesso in ambedue le direzioni con alterazioni che possono comportare alterazioni dell’umore (Rhee et al. 2009) ed altri disturbi psichici.
Dagli anni ’90 ad oggi, moltissimi lavori scientifici hanno ribadito che il microbiota mostra chiaramente di avere un ruolo di assoluto rilievo nel controllo di diverse molecole di segnale che hanno come target il sistema nervoso, come ad esempio il fattore neurotrofico cerebrale, la noradrenalina ed il trifptofano, in particolare nella corteccia e nel tronco encefalico.
Queste e molte altre osservazioni hanno permesso di ipotizzare un ruolo del microbiota umano, e di tutto il bagaglio genetico dei microorganismi che lo compongono, nella genesi dei disturbi d’ansia, dei disturbi dell’umore e di altre alterazioni psicopatologiche e neurologiche.
Molti articoli presenti nel blog https://www.valeriorosso.com hanno illustrato quello che viene chiamato il Cervello Enterico ed il ruolo che la Psicobiotica sta iniziando ad occupare all’interno della psichiatria moderna.
Ma come avviene questa comunicazione tra due organi, intestino e cervello, in apparenza, molto diversi e distanti? Le vie di comunicazione tra microbiota intestinale e cervello sembra avvenire attraverso un complesso sistema integrato di segnali neuronali, ormonali ed immunologici.
Il cervello stesso può influenzare direttamente il Microbiota tramite modificazioni della motilità, della permeabilità e della secrezione intestinale, così come attraverso molecole di segnale rilasciate all’interno dell’intestino: ad esempio le cellule enterocromaffini, che producono serotonina sotto controllo del sistema immunitario, sono importanti trasduttori bidirezionali che regolano la comunicazione tra intestino e Sistema Nervoso Centrale.
Allo stesso modo, ed in maniera speculare, sempre più studi indicano come modificazioni alimentari, abitudini di vita ed integrazione con miscele di probiotici possano avere la capacità di influenzare, agendo direttamente sul Microbioma, il nostro cervello tramite alcuni prodotti metabolici dei batteri (ac. butirrico, prodotti del triptofano, serotonina, ac.lattico e proprionico), tramite stimolazione retroattiva del Nervo Vago e modificazioni immunologiche.
Infine, e questo è il punto che sta iniziando ad interessare gli psichiatri, sempre più evidenze scientifiche indicano che alcune patologie mentali, pur nella loro complessa genesi multifattoriale, potrebbero avere connessioni profonde con eventi biochimici e molecolari che coinvolgono l’intero organismo, in particolare l’asse Cervello-Intestino-Microbiota di cui si occupa la Psicobiotica.
Piccole o grandi anomalie di questo intreccio psicosomatico potrebbero sfociare in anomalie psicopatologiche vere e proprie o più semplici disturbi che altererebbero la nostra possibilità di essere sereni.
Per chi desidera approfondire le attuali conoscenze sui rapporti tra microbioma, “secondo cervello” enterico ed i disturbi psichiatrici come ansia, depressione, schizofrenia ed autismo, consiglio di leggere “Psicobiotica: un nuovo modo di intendere il rapporto tra la mente ed il corpo“. Acquistatelo al miglior prezzo su Amazon.it:
Bibliografia:
- Dinan TG, Stanton C, Cryan JF. “Psychobiotics: a novel class of psychotropic”. Biol Psychiatry. 2013 Nov 15;74(10):720-6.
- Cryan JF and Dinan TG. “Mind-altering microorganisms: the impact of the gut microbiota on brain and behaviour”. Nat Rev Neurosci. 2012 Oct;13(10):701-12.
- Slavin J. Fiber and “Prebiotics: Mechanisms and Health Benefits”. Nutrients. 2013 Apr; 5(4): 1417–1435.
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