I dati riguardanti il suicidio nel mondo occidentale sono decisamente impressionanti. Ad esempio negli USA, nel 2017, circa 45.000 esseri umani si sono tolti la vita, ovvero una persona ogni 12 minuti.
Parallelamente a coloro i quali si suicidano effettivamente, più di 1 milione di persone tentano il suicidio.
Negli ultimi 15 anni i tassi di suicidio, sempre negli Stati Uniti, sono aumentati di quasi il 30%, contrariamente alla maggior parte delle altre principali cause di morte che sono diminuite.
Sul piano dell’economia sanitaria, i tentativi di suicidio ed il suicidio costano oltre 69 miliardi di dollari all’anno in costi diretti per la cura e costi indiretti per la perdita del lavoro ed inabilità sociale.
I dati sul suicidio raccolti negli USA sono molto estesi e precisi perché questa emergenza sanitaria è presa molto sul serio, ed i loro dati possono essere facilmente utilizzati per interpretare altre realtà, inclusa quella europea. Infatti il comportamento suicidario colpisce tutti i segmenti della società occidentale: tutte le età, dai bambini agli anziani, e tutte le razze ed etnie.
Tutte queste premesse indicano chiaramente che i medici di tutte le specialità possono avere un qualche ruolo da svolgere nella prevenzione di gesti suicidari.
Il Suicidio è prevenibile?
Si, il suicidio è prevenibile sebbene, trattandosi di un comportamento patologico umano complesso, gli interventi volti a farlo possano non sempre essere efficaci.
Ad esempio il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha sviluppato un pacchetto tecnico per aiutare gli operatori sanitari a considerare approcci efficaci per prevenire il suicidio. Questo pacchetto raccoglie le migliori strategie basate sulle evidenze finalizzate alla protezione dal suicidio e che possano ridurre i fattori che mettono le persone a rischio di suicidio. Si tratta delle seguenti 4 strategie di base
Screening, valutazione e supporto.
Verificare se sono in atto adeguati protocolli per esaminare, valutare e supportare le persone a rischio di suicidio. In particolare è necessario essere certi che i membri dello staff del Centro di Salute Mentale, o di altra risorsa sanitaria ospedaliera e territoriale, siano formati su pratiche e protocolli di cura e comprensione del suicidio, compresa la pianificazione della sicurezza. Questo patrimonio di conoscenze deve basarsi su linee guida e trattamenti basati sull’evidenza. In molti casi, come le aree rurali e poco servite, i fornitori di cure primarie, ad esempio i Medici di Medicina Generale, potrebbero essere l’unica risorsa clinica che un paziente vede. Anche in contesti urbani e suburbani, i gli stessi fornitori di cure primarie spesso vedono i pazienti prima di fare riferimento a uno specialista. Su questo blog ho già scritto un altro post su che illustra i vari fattori di rischio per il suicidio.
Limitare l’accesso a mezzi letali.
Un altro approccio è creare ambienti protetti che possano neutralizzare i fattori di rischio verso cui le persone sono in contatto mentre vivono, lavorano e giocano. Ad esempio un modo per farlo è ridurre l’accesso a mezzi letali per le persone a rischio di suicidio. Ad esempio, puoi offrire istruzione e consulenza a persone che potrebbero essere a rischio, o che hanno fatto precedenti tentativi, su come tenere le medicine in un armadietto chiuso a chiave o come conservare le loro armi da fuoco in sicurezza. Un’altra prassi importante è il dialogo con le istituzioni per stabilire provvedimenti architettonici ed ambientali che proteggano le persone da gesti suicidari impulsivi.
Identificare il rischio di suicidio.
Un altro modo per prevenire il suicidio è identificare e supportare i pazienti a rischio. Sebbene nessuno strumento o valutazione riesca a identificare accuratamente tutti i soggetti a rischio di suicidio, alcuni pazienti sono a rischio più elevato di altri. In particolare, questo include persone che vivono con una malattia mentale; persone che hanno precedentemente tentato il suicidio; e veterani e personale militare attivo.
Prevenzione dei nuovi tentativi suicidari.
I fornitori di servizi sanitari svolgono un ruolo fondamentale nella “post-terapia”. Gli interventi dopo un suicidio, o un tentativo di suicidio, possono includere sessioni di debriefing, counseling e / o gruppi di sostegno al lutto per gli amici sopravvissuti, i familiari o altri contatti stretti. La psicoeducazione è un trattamento basato sull’evidenza che ha dimostrato essere efficace nella prevenzione del suicidio.
Seguire i pazienti a rischio tramite una semplice telefonata tra una visita e l’altra può aiutare a prevenire ripetuti tentativi di suicidio.
Il suicidio è un serio problema di salute pubblica, e le statistiche ci dicono che i tassi di suicidio sono aumentati da più di un decennio. Inoltre il suicidio sembra avere un effetto a catena di vasta portata, come ad esempio la constatazione che famiglie di coloro che muoiono di suicidio hanno spesso più alti tassi di depressione e ansia.
Per prevenire il suicidio, dobbiamo lavorare per sostenere le persone ad alto rischio e le loro famiglie. I medici hanno un ruolo importante e influente nella prevenzione del suicidio in primo luogo e nel ridurre i danni immediati e duraturi del comportamento suicidario aiutando coloro che in tempi di crisi accedono ai servizi e al supporto di cui hanno bisogno.
Si segnala che alcune innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale potranno fornire un grosso contributo, nell’immediato futuro, per identificare gli individui a maggior rischio suicidario mediante l’utilizzo di algoritmi di machine learning e deep learning basati sulle attuali banche dati e sull’esperienza condivisa dei clinici. Per approfondire l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in psichiatria leggi questo post presente sul mio blog.
Il CDC ha nuove informazioni sui dati sul suicidio a livello statale in un Vital Signs rilasciato di recente e altri link e risorse per gli operatori sanitari.
Visita le risorse in fondo a questa pagina per maggiori informazioni.
Bibliografia sul web:
- Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC.org): Prevenzione del suicidio [in inglese]
- Suicidio: linee guida del NICE in UK [in inglese]
- Ministero della Salute ITALIA
- National Action Alliance for Suicide Prevention [in inglese]
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