Non sempre i nessi di causalità sono chiari nella medicina in generale, ed in psichiatria in particolare.
Per cui, come psichiatri, dovremmo essere molto lucidi e prudenti dell’analizzare il nesso tra causa ed effetto.
Si sente spesso parlare di crisi psicotiche o di primi episodi psicotici che capitano a persona cosiddette “normali” in condizioni di stress o in seguito a periodi della vita durante i quali capitano eventi particolarmente difficili (lutti, separazioni, licenziamenti, etc.).
Questo che cosa significa? Ci sono, in linea teorica, almeno 4 possibilità:
- Sono lo stress, oppure gli eventi di vita che lo causano, i diretti responsabili di un primo episodio psicotico in un paziente senza una grave vulnerabilità
- Stress ed eventi di vita concomitanti all’episodio psicotico, sono diretti responsabili dell’episodio stesso ma in un contesto di vulnerabilità rilevante, destinata a generare un quadro clinico cronico
- Lo stress causa delle modificazioni allo stile di vita che diventano poi le vere responsabili dell’insorgenza della crisi psicotica
- Lo stile di vita causa una risposta anomala, eccessiva e patologica a degli eventi stressanti che potrebbero essere tollerati in un contesto di stile di vita “sano”
Personalmente, e molti studi supportano questa convinzione, non credo moltissimo al primo singolo episodio psicotico, che magari non ha ulteriori episodi o conseguenze in futuro, causato completamente dallo stress o da eventi stressanti.
Purtroppo alle volte il primo episodio psicotico che si presenta in una persona sostanzialmente sana da un punto di vista psichico può rappresentare l’esordio di una patologia psichiatrica cronica (come ad esempio schizofrenia o disturbo bipolare), ma non sempre.
In realtà quando vai ad indagare bene le caratteristiche che definiscono un individuo che ha un primo evento psicotico escono spesso molte sorprese: spesso si trovano utilizzi di alcol, droghe, abuso di farmaci, assenza di attività fisica, vita disordinata, gioco d’azzardo o altre abitudini decisamente poco sane.
Come vedete il concetto di stile di vita rappresenta un punto molto importante delle mie convinzioni di psichiatra e sono convinto che spesso l’insorgenza di molte psicopatologie dipendano fortemente da esso. Mi spiego meglio…
Secondo la mia esperienza molto raramente, in caso di crisi psicotica ipoteticamente secondaria ad un periodo di forte stress, non si rilevano nel paziente una o più di una delle seguenti condizioni:
- abuso di cannabis
- abuso di alcol
- abuso di cocaina, eroina, amfetamine, MDMA o altre nuove droghe
- pessime abitudini alimentari
- scarsa igiene del sonno
- abuso di farmaci
- vita sedentaria, assenza di attività sportiva
- gioco d’azzardo
La combinazione di alcuni di questi fattori, in realtà molto spesso correggibili, può con buona probabilità far emergere un quadro psicopatologico, anche di rilievo. Mi permetto di sottolineare, in particolare, la grandissima frequenza delle bevande alcoliche che rappresentano una delle sostanze d’abuso più diffuse e pericolose, nonostante la cultura occidentale non le consideri tali.
Anche le abitudini alimentari e del riposo notturno, cosí come la salute del nostro microbioma (argomento a me molto caro), sono condizioni troppo spesso sottovalutate rispetto all’emergere dal nulla di disagio mentale.
Infine ricordiamoci che molti farmaci prescritti dai medici possono avere come effetto collaterale diversi sintomi psichiatrici, come ad esempio antibiotici, digitale, interferone e molti altri.
Ovviamente non affermo assolutamente che una crisi psicotica non possa essere generata da un reale disturbo mentale, magari all’esordio, ma quello che voglio intendere è che spesso alcuni eventi psicopatologici possono essere prevenuti e, spesso, curati perseguendo uno stile di vita sano.
Badate bene che questo non riguarda solo l’insorgenza di quadri clinici molto preoccupanti come le psicosi, ma anche condizioni meno gravi (per lo meno in apparenza) come ansia, panico ed alcune forme depressive che per alcuni medici diventano subito oggetto di cure psicofarmacologiche che, personalmente, non demonizzo ma che utilizzo con molta attenzione.
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Buon Giorno Egregio Psichiatra sono affetto dal disturbo bipolare di tipo uno e mia moglie ha lo stesso disturbo con cause di livello lavorativo ha perso la milza ho frequentato la psicoterapia per oltre venti anni coltivando della disciplina allivello comportamentale ho molte attività ricavate con sacrificio suono il pianoforte
compongo canto eseguo allenamenti per lo stato fisico scrivo poesie leggo ho un canale aperto su Yuo Tube dove mia moglie svolge il lavoro di fonica siamo completamente esegutivi nella produzione lavoro ma tutto questo avviene nei momenti di infortunio ho di cassa integrazione siamo sposati da 36 anni a novembre conviviamo con mia suocera e il cammino è stato doloroso da parte dei litigi dopo molto tempo ella si è messa sottocura che il dtt Rossi il medico psichiatrico ha attenuato con dosi elevate il suo Claster a mio modesto parere di patologico il medico lo vediamo poco perchè la sua farmacologia funziona e ci aiutiamo in famiglia spesso posso scrivere per informarlo ho avendo il piacere di comunicare è un Bravo Medico e Giovane come ho il piacere di scrivere a lei Egregio dott e le invio i miei più sentiti auguri per la sua Carriera
Cordiali Saluti
Fabio e Sandra