Che rapporto hanno web e spiritualità?
Che conseguenze potranno avere Internet, il web ed il digital sulla dimensione della spiritualità umana?
Le nuove tecnologie ci stanno cambiando come razza umana e se, da una certa prospettiva, espandono le nostre capacità di relazione con gli altri, potenziano le nostre conoscenze e ci aprono orizzonti nuovi, per altri versi ci stanno rendendo sempre più distratti, narcisi, dipendenti, rancorosi e sensibili alle manipolazioni derivanti dai big data.
In questa rivoluzione del digitale, forse la più radicale della storia dell’umanità, sembra davvero opportuno porsi seriamente una domanda dimenticata nel dibattito quotidiano: che valori portano le nuove tecnologia alla nostra vita interiore?
Sono ormai moltissime le opinioni che sottolineano che l’era delle nuove tecnologie sta portando e porterà agli esseri umani notevoli cambiamenti interiori in un contesto di trasformazioni antropologiche mai osservate nella storia.
Pierre Lévi afferma con forza che internet è semplicemente il versante materiale di una espansione inaudita della coscienza umana e questo richiederà una quota molto elevata e salda di etica, consapevolezza e umanità per riuscire ad utilizzare il digital per migliorare l’interiorità umana invece di subirne conseguenze nefaste che, per ora, possiamo solo immaginare.
Una riflessione sul rapporto tra la rivoluzione digitale e vita spirituale risulta estremamente importante dal momento in cui ogni tecnologia innovativa che ha trasformato il mondo (libri, televisione, internet) è entrata automaticamente in una dialettica con la libertà dell’uomo e con i suoi valori più profondi.
Nuove tecnologie e spiritualità umana non sono, quindi, in opposizione ma sono semplicemente in relazione dialettica.
Compito degli esseri umani sembra essere quello di vigilare e di operare perché questi nuovi strumenti operino in una direzione di umanizzazione e non di disumanizzazione della realtà: il pericolo c’è ma come sempre la sua gestione è nelle mani della libertà dell’Uomo e nella sua capacità di autodeterminarsi.
Il digitale sta producendo una rivoluzione radicale rispetto al modo di comprenderci e di comprendere la realtà; è un cambio di paradigma analogo a quello avvenuto con l’introduzione di alcuni strumenti tecnologici durante la rivoluzione scientifica: ad esempio il telescopio ci ha prepotentemente tolti dal “centro dell’Universo”, e il microscopio ci ha detto che non eravamo entità unitarie ma composte da miriadi di subunità cellulari.
In maniera analoga le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di capire la realtà del mondo, di noi stessi e della relazione con il prossimo che, a ben vedere, sono due cose che caratterizzano la fede ed il credere religioso.
Poco importa se ciò avviene mediante un messaggio rivelato o tramite espansioni cognitive e di memoria, la potenza del cambiamento è indubbiamente notevole e rifondante il nostro credo e la nostra visione del mondo.
Non dimentichiamoci infatti che la nostra relazione con le macchine sta, sempre di più, assumendo connotati di tipo credente ed oracolare, basti pensare all’approccio alla ricerca di risposte che abbiamo con i motori di ricerca.
Inoltre non dimentichiamoci dell’importantissimo aspetto del linguaggio tecnologico che ha fatto proprio termini tipici del gergo religioso (“salvare“, “convertire“, “giustificare“, “condividere“, “rete“, …) convertendoli in funzioni informatiche distanti dal significato caro ai teologi.
In questa fase in cui le tecnologie assumono grande potenza in un contesto, però, di adolescenza informatica (penso all’ascesa rapidissima delle Intelligenze Artificiali), sia opportuno mostrare prudenza e voglia di studiare seriamente gli aspetti psicologici, relazionali e spirituali di queste funzioni aggiuntive del nostro Io che rischiamo di non riuscire ad utilizzare per migliorare la nostra esperienza esistenziale ma, al contrario, di farci utilizzare da loro per fini misteriosi ed alieni.
Molto interessanti a tal proposito sono le tesi del movimento del Transumanesimo che, personalmente, invito a conoscere.
Dentro di voi è presente qualche altro quesito sul tema web e spiritualità?
Se volete approfondire il tema del rapporto tra tecnologie (non solo digitali) e spiritualità, consiglio il bellissimo libro di Paolo Benanti “Realtà sintetica. Dall’aspirina alla vita: come ricreare il mondo?“, acquistalo al miglior prezzo au Amazon.it:
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