Microbioma e Psichiatria, ovvero manipolare il microbioma per migliorare il tono dell’umore? Per stabilizzare l’umore? Per migliorare schizofrenia, autismo e altre psicopatologie? Sembra che gli studi sulla psicobiotica indichino questa strada molto ambiziosa ed inaspettata.
Chi mi segue sa che tratto gli argomenti inerenti la psicobiotica da diverso tempo e che i rapporti tra microbioma e psichiatria sono molto presenti su questo canale YouTube e sul mio blog https://www.valeriorosso.com.
In questo breve video riassumo i concetti di base della psicobiotica, ovvero di come il nostro microbioma influenza la nostra mente e viceversa. Per maggiori informazioni vi consiglio questi altri miei video:
Invece sul mio blog vi consiglio di visitare tutta la sezione sulla psicobiotica:
Trascrizione del Video tramite il servizio di Google (corretto solo parzialmente, potrebbe contenere errori di trascrizione ed inesattezze):
Bene, affronto nuovamente l’argomento della psicobiotica, uno dei miei preferiti, lo sa chi mi segue, dato che anche quest’estate lo si ritrova abbondantemente su giornali e sul web.
L’evidenze che il microbioma dell’intestino parli al cervello e viceversa, sono ormai molto consolidate, anche se gli aspetti più profondi di questo dialogo sono ancora da definire, per la psichiatria e la medicina in generale.
Molti laboratori hanno iniziato ad ipotizzare che i medici potrebbero migliorare l’umore dei pazienti manipolando gli organismi presenti nelle loro viscere, di fatto alterando la formazione delle feci nell’intestino, ovvero modificandone la parte batterica e di altri microrganismi che costituisce grossa parte del microbioma.
Infatti diverse ricerche hanno scoperto che variazioni nel microbioma sono associate ad una vasta gamma di condizioni neurologiche e psichiatriche, tra cui l’epilessia, l’autismo, la schizofrenia, il disturbo bipolare, l’Alzheimer ed il Parkinson. Date un’occhiata alla bibliografia che vi ho lasciato in descrizione del video su YouTube per approfondire.
Tra i vari risultati che più interessano i medici clinici sono quelli relativi ad alcune evidenze che indicano gli effetti della dieta sull’umore e sollevano nuove domande sugli antibiotici, sia come potenziali cause ma anche come trattamenti per i disturbi dell’umore, per via del fatto che influenzano potentemente il microbioma umano.
Questo campo è davvero cresciuto negli ultimi 4-5 anni e la possibilità di manipolare il microbioma per aiutare i pazienti affetti da disturbi psichiatrici, depressione in primis, sembra davvero dietro l’angolo. Come? Ci sono varie ipotesi….
Ad esempio tramite il trapianto fecale, l’integrazione con probiotici, la modifica delle abitudini alimentari, l’utilizzo di antibiotici contro alcuni specifici ceppi batterici, e l’integrazione con particolari prebiotici, ovvero fibre alimentri che favoriscono la crescita di alcuni ceppi batterici.
Dato che le segnalazioni si diffondono nei media popolari, i medici dovrebbero essere preparati a rispondere alle domande dei pazienti , ad esempio, sui preparati probiotici disponibili sul mercato, nessuno dei quali richiede una prescrizione.
I pazienti chiederanno questo a molti medici…. su internet si trovano miliardi di articoli suggestivi al riguardo e le persone stanno recependo questo messaggio.
D’altra parte i medici hanno discusso la relazione del cervello e dell’intestino per secoli, e questa conversazione accademica ha assunto nuovo peso con la scoperta del sistema nervoso enterico nella metà del 19 ° secolo.
Gli investigatori hanno notato che la comunicazione nervosa tra cervello ed intestino andava in entrambe le direzioni: lo stress e le emozioni potevano modulare le funzioni gastrointestinali, mentre il dolore addominale e altri segnali più sottili potevano influenzare le emozioni. Più recentemente poi, la scoperta che circa 100 trilioni di microrganismi vivono nell’intestino umano ha richiamato l’attenzione sui loro effetti.
I ruoli più ovvi per questi microbi sono l’omeostasi della barriera intestinale, l’assorbimento dei nutrienti e la distribuzione del grasso corporeo. Ma negli ultimi anni si è capito bene che il microbiota intestinale influisce anche sul sistema immunitario, in maniera molto importante.
Quindi questi microorganismi potrebbero influenzare il cervello e il comportamento attraverso molteplici possibili percorsi, incluso il rilascio di citochine; produzione di neurotrasmettitori; metabolismo del triptofano; l’asse ipotalamo-pituitario-adrenocorticale (HPA); attivazione enteroendocrina; e anche per stimolazione diretta di un percorso neurale ascendente, in particolare del nervo vago.
I biologi evoluzionisti hanno teorizzato che questi microorganismi si sono evoluti insieme ai loro ospiti umani, creando una dipendenza reciproca che può essere sconvolta dai cambiamenti nello stile di vita o nell’ambiente.
Forse il maggiore uso di antibiotici potrebbe essere parzialmente responsabile di quello che abbiamo visto negli studi epidemiologici, che è l’aumento del numero di persone con depressione e disturbo bipolare, e un progressivo abbassamento dell’età di esordio.
Quando esaminiamo cosa è cambiato negli ultimi 50 anni, possiamo vedere un maggiore uso di antibiotici e un maggiore consumo di carboidrati e alimenti altamente trasformati”. Io parlo di queste cose da molto tempo sul mio blog, vi invito ad andare a vedere gli altri articoli che vi ho messo in descrizione e gli altri video.
Se vi interessa l’argomento trovate su amazon.it il mio libro “Psicobiotica” che è un pochino un riassunto di tutti questi discorsi che sono emersi in questi ultimi anni sul rapporto tra microbioma e sistema nervoso centrale, e con la nostra mente quindi. Bene, vi ringrazio di aver visto questo video, se vi è piaciuto vi chiedo di darmi un like e se vi interessano la psichiatria e le neuroscienze iscrivetevi a questo canale YouTube.
Bibliografia:
- Gómez-Eguílaz M, Ramón-Trapero JL, Pérez-Martínez L, Blanco JR. The beneficial effect of probiotics as a supplementary treatment in drug-resistant epilepsy: a pilot study. Benef Microbes. 2018;9:875-881.
- Liu J, Wan GB, Huang MS, et al. Probiotic therapy for treating behavioral and gastrointestinal symptoms in autism spectrum disorder: a systematic review of clinical trials. Curr Med Sci. 2019;39:173-184.
- Ng QX, Soh AY, Venkatanarayanan N, Ho CY, Lim DY, Yeo WS. A systematic review of the effect of probiotic supplementation on schizophrenia symptoms. Neuropsychobiology. 2019;78:1-6.
- Fusar-Poli L, Surace T, Vanella A, et al. The effect of adjunctive nutraceuticals in bipolar disorder: A systematic review of randomized placebo-controlled trials. J Affect Disord. 2019;252:334-349.
- Leblhuber F, Steiner K, Schuetz B, Fuchs D, Gostner JM. Probiotic supplementation in patients with Alzheimer’s dementia—an explorative intervention study. Curr Alzheimer Res. 2018;15:1106-1113.
- Wang H, Lee IS, Braun C, Enck P. Effect of probiotics on central nervous system functions in animals and humans: a systematic review. J Neurogastroenterol Motil. 2016;22:589-605.
- Mayer EA. Gut feelings: the emerging biology of gut-brain communication. Nat Rev Neurosci. 2011;12:453-466.
- Kazemi A, Noorbala AA, Azam K, Eskandari MH, Djafarian K. Effect of probiotic and prebiotic vs placebo on psychological outcomes in patients with major depressive disorder: a randomized clinical trial. Clin Nutr. 2019;38:522-528.
- Gondalia S, Parkinson L, Stough C, Scholey A. Gut microbiota and bipolar disorder: a review of mechanisms and potential targets for adjunctive therapy. Psychopharmacology (Berl). 2019 Apr 30.
- Johnson KV, Foster KR. Why does the microbiome affect behaviour? Nat Rev Microbiol. 2018;16:647-655.
- Huang R, Wang K, Hu J. Effect of probiotics on depression: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Nutrients. 2016;8.
- Ng QX, Peters C, Ho CY, Lim D, Yeo WS. A meta-analysis of the use of probiotics to alleviate depressive symptoms. J Affect Disord. 2018;228:13-19.
- Liu B, He Y, Wang M, et al. Efficacy of probiotics on anxiety—a meta-analysis of randomized controlled trials. Depress Anxiety. 2018;35:935-945.
- Kantak PA, Bobrow DN, Nyby JG. Obsessive-compulsive-like behaviors in house mice are attenuated by a probiotic (Lactobacillus rhamnosus GG). Behav Pharmacol. 2014;25:71-79.
- Fang X. Microbial treatment: the potential application for Parkinson’s disease. Minocycline prevents the development of depression-like behavior and hippocampal inflammation in a rat model of Alzheimer’s disease. Neurol Sci. 2019;40:51-58.
- Amani M, Shokouhi G, Salari AA. Minocycline prevents the development of depression-like behavior and hippocampal inflammation in a rat model of Alzheimer’s disease. Psychopharmacology (Berl). 2018 Dec 4.
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International License.
Lascia un commento