La Karuna Therapeutics sembra aver raggiunto il suo endpoint primario in uno studio clinico di fase 2 per il trattamento della psicosi acuta in pazienti affetti da schizofrenia, utilizzando la xanomelina.
La xanomelina è un derivato della arecolina è un alcaloide naturale ottenuto dalle noci di Betel a cui è stato modificato il gruppo estereo, migliorando il profilo farmacologico.
L’arecolina è nota per la sua azione sul sistema nervoso centrale simile a quella della nicotina, che per altro mostra una struttura chimica molto simile.
Il nome in codice del farmaco in via di sviluppo è KarXT, e si tratta di una coformulazione orale di xanomelina, un nuovo agonista dei recettori muscarinici, e trospium, un antagonista dei recettori muscarinici già approvato dalla farmacopea internazionale.
La xanomelina è un agonista del recettore dell’acetilcolina muscarinico con una ragionevole selettività per i sottotipi M1 e M4, anche se è anche noto per agire come antagonista del recettore M5.
Il trospium blocca l’effetto dell’acetilcolina sui recettori muscarinici degli organi che sono sensibili ai composti, sistema nervoso incluso.
Questa combinazione sinergica è progettata per trattare la psicosi ed i sintomi correlati attraverso la stimolazione preferenziale dei recettori muscarinici nel sistema nervoso centrale.
Lo studio di fase 2 per il KarXT è stato uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha coinvolto 182 pazienti adulti schizofrenici in fase di psicosi acuta.
I pazienti sono “ripuliti” dai farmaci antipsicotici che stavano assumendo e sono stati randomizzati per ricevere KarXT o il placebo per 5 settimane.
La misura principale del risultato dello studio è stato il cambiamento dal basale sul punteggio totale della scala PANSS con KarXT vs placebo alla quinta settimana.
KarXT ha dimostrato una riduzione media statisticamente “significativa e clinicamente significativa” di 11.6 punti nel punteggio PANSS totale rispetto al placebo (P < .0001), riporta l’azienda; KarXT ha anche portato ad una riduzione statisticamente significativa degli endpoint secondari dei punteggi PANSS-Positivo e PANSS-negativo (P < .001).
La combinazione di xanomelina e trospium è stata anche ben tollerata, con tassi di interruzione simili per i pazienti con farmaco (20%) e placebo (21%).
Il numero di interruzioni dovute ad eventi avversi emergenti dal trattamento erano uguali nei gruppi KarXT e placebo (2 in ciascun gruppo).
Gli effetti collaterali più comuni sono stati la costipazione, la nausea, la secchezza delle fauci, la dispepsia ed il vomito; sonnolenza, aumento di peso e sintomi extrapiramidali erano simili al placebo.
Questi risultati dello studio di fase 2 sono impressionanti e incoraggianti perché indicano che la combinazione di xanomelina e trospium (“KarXT“), se approvata, potrebbe rappresentare un progresso terapeutico piuttosto innovativo nel trattamento dei pazienti con schizofrenia.
Articolo molto interessante! Un aggiornamento importante, non avevo ancora sentito parlare di questo farmaco. Grazie
il farmaco è valido sui sintomi negativi? quando arriverà in italia ?
E sui sintomi positivi dei disturbi psicotici negli anziani affetti da demenza, ci sono esperienze?
Cosa pensa del farmaco innovativo ulotaront già in fase 3 che agirebbe anche nei disturbi depressivi e d’ansia?