Quali sono i Sintomi Precoci del Disturbo Bipolare?
È possibile fare una diagnosi prima che la patologia bipolare diventi grave ed invalidante?
Sono queste domande molto attuali e che impegnano la psichiatria e gli psichiatri nel tentativo continuo di garantire un maggiore benessere ed una migliore prognosi ai pazienti affetti dal disturbo bipolare.
Il problema della diagnosi precoce in psichiatria è assolutamente attuale, anche alla luce dei maggiori benefici che si ottengono da un trattamento farmacologico adeguato e tempestivo.
Per queste ragioni, nel prossimo futuro, la psichiatria digitale permetterà di utilizzare i biomarcatori digitali per attuare un miglior inquadramento ed una diagnosi precoce dei pazienti a rischio di esordio di patologia bipolare.
Esordio del Disturbo Bipolare
L’incidenza delle varie forme di disturbo bipolare è dell’1,2% nel sesso maschile e dell’1,8% nel sesso femminile; durante il corso della vita si tende ad arrivare al 2%.
Il disturbo ciclotimico (“ciclotimia“), una forma particolare ed attenuata della bipolarità, sembra avere un’incidenza più bassa (0,4-1%).
Non sembrano esserci differenze epidemiologiche di rilievo nelle varie culture o gruppi etnici.
Il disturbo bipolare esordisce tipicamente tra l’adolescenza e l’età adulta anche se spesso sintomi precoci si possono presentare addirittura nell’infanzia.
Bisogna ricordare che il disturbo bipolare, una volta identificato, necessita di un trattamento tempestivo ed adeguato per poter avere una prognosi migliore o, addirittura, una guarigione completa.
Quali sono i Sintomi precoci del Disturbo Bipolare?
È importante ricordare che le prime manifestazioni del disturbo bipolare hanno spesso un aspetto poco congruo e poco simile alle manifestazioni “classiche” della malattia.
Inoltre in una grossa percentuale dei casi la prima osservazione da parte del medico di un paziente affetto da disturbo bipolare avviene a causa di una sintomatologia depressiva, magari non grave.
Questo può comportare grossi problemi quando si attuano prescrizioni di farmaci antidepressivi in assenza di una lunga osservazione longitudinale, con il rischio di complicare la patologia bipolare (induzione dei cosiddetti “cicli rapidi”) oppure di scatenare improvvise fasi euforiche (“maniacali” o “sub-maniacali”) che possono porre il paziente a rischio di anomalie di comportamento.
Ma quali sono i reali sintomi precoci del disturbo bipolare?
Eccovi una lista riassuntiva:
- Alterazioni del carattere con scontrosità, irritabilità ed incostanza
- Alterazioni del ritmo sonno-veglia, in particolare nei cambi di stagione
- Sintomi d’ansia o di panico
- Tensione interna ed irrequietezza
- Insicurezza, incapacità a “trovare la propria strada”
- Cambiamenti repentini di rendimento scolastico o lavorativo
- Umore labile, forte emotività
- Utilizzo di sostanze d’abuso (non solo di droghe maggiori, ma anche di alcol, nicotina o abuso di benzodiazepine)
Questi che avete appena letto sono alcuni dei più frequenti sintomi precoci del disturbo bipolare, ma non solo.
Spesso sintomi di questo tipo si possono ritrovare nelle cosiddette fasi “intercritiche” tra euforia e depressione, quando i pazienti, se non trattati adeguatamente, lamentano malessere e discomfort.
Insomma non stanno per niente bene anche se non sono presenti fasi depressive o maniacali autentiche.
Sono proprio queste fasi intermedie che rendono difficile e confusa la diagnosi del disturbo bipolare, dato che questa patologia assume in questi periodi una forma poco riconoscibile e di difficile inquadramento per un medico non specialista.
Per approfondire le vostre conoscenze sul disturbo bipolare vi consiglio altri miei articoli:
- Disturbo Bipolare: Che cos’è? Come si cura?
- Tutti i Personaggi Famosi e Storici affetti da Disturbo Bipolare
- Linee Guida per il Trattamento farmacologico del Disturbo Bipolare
- Quando un nostro famigliare soffre di Disturbo Bipolare: i consigli dello psichiatra per affrontare al meglio la situazione
Ricordate, infine, che il miglior modo per uscire dal disturbo bipolare è quello di essere il più possibile informati su tutte le caratteristiche della malattia.
Per integrare ed approfondire le informazioni che vi può fornire il vostro psichiatra io consiglio spesso ai pazienti questo libro “Manuale di Psicoeducazione per il Disturbo Bipolare” di Francesco Colom ed Eduard Vieta, due dei massimi esperti mondiali di questo disturbo.
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Buongiorno Dottore, mi chiamo Antonio, ho 48 anni e ho cominciato a soffrire di depressione e attacchi di panico a 20 anni. Sono sempre stato curato solo con antidepressivi e non riuscivo mai a stare bene, anzi
il mio umore era sempre irritabile.
Da un anno circa ho cambiato psichiatra, dopo averne gia’ cambiati tanti, e finalmente la diagnosi di disturbo
bipolare 2, con Depakin e Litio, finalmente e’ tornata la tranquillita’.
Il suo canale e’ molto istruttivo per i pazienti che ancora non conoscono i sintomi dei vari disturbi mentali, ma anche da tanti psichiatri che spesso prescrivono antidepressivi i troppo frettolosamente o imbottiscono di ansiolitici.
Be’ oggi provo tanta delusione per essere stato curato “male” e per aver trascorso i migliori anni della mia vita cosi.
Saluti
A. M.
Ciao, sono Roberto M., e sono un medico, la tua storia è abbastanza sovrapponibile alla mia; 17 anni passati in una condizione semidepressiva con anche episodi di manifesta depressione, prima che comparisse, nel 2005, un episodio maniacale con il che la diagnosi di disturbo bipolare, da me stesso sospettata, era servita su un piatto d’argento all’ennesimo psichiatra consultato, il quale ovviamente mi ha posto in terapia con i sali di litio.. In tutti quegli anni ero poco entusiasta di fare il medico pratico anzi pensavo che non ne sarei mai stato capace ed attribuivo questi pensieri a supposti miei problemi caratteriali; non c’era nulla di caratteriale, era il disturbo bipolare latente che nessun psichiatra aveva colto fino ad allora, sempre trattato con solo antidepressivi e mai una terapia stabilizzante. In tutti quegli anni facevo fatica a vivere, non ero capace di sorridere, di gioire della vita, di fare progetti con entusiasmo, di essere un partner normale per mia moglie, la quale comunque non mi ha lasciato benchè fosse angosciata circa il nostro futuro. Quindi una “non vita” per quasi 20 anni, ho avuto anche in quegli anni oscuri di sofferenza psichica continua, una ideazione suicidaria per fortuna mai concretizzata, altrimenti non sarei qui a scrivere.
Un saluto
Dr. Roberto Marcellino
P. S. ho 63 anni, spero di vivere almeno altri 20 o 30 anni, per recuperare gli anni persi causa disturbo bipolare.
Buongiorno Dottore, intanto i miei complimenti per i video che fa sono veramente completi ed efficaci.
Io sono una ragazza di 26 anni, ormai sono 3 anni che ho scoperto di soffrire di Bipolarismo di tipo 01… Sono abbastanza informata ma gli unici quesiti che nessuno sa rispondilermi e che mi piacerebbe approfondire con lei sono due: da quando prendo il Litio abbianato all’Aripiprazolo ho degli occhi quasi inespressivi,poco lucidi.. è normale? Inoltre anche quando sono in uno stato normale di vita ho sempre tanti pensieri come se la mia mente da quando ho scoperto di essere bipolare non fosse più la stessa ma abbia preso un’accelerata e non ho quiete. La ringrazio
Gilda
egregio dottore fate anche visite al vostro studio?