Vorrei spiegarvi che cosa intendo quando parlo di Esperienza di Guarigione, in psichiatria ma anche in medicina in generale.
Questo tema delicato deriva dalla constatazione che alcuni pazienti non vivono con completa soddisfazione il recupero della salute in Psichiatria (ma anche in Medicina in generale).
In medicina e, ovviamente, anche in Psichiatria, non conta soltanto il risultato di riuscire a “guarire” da una data malattia, ma è anche fondamentale quella che io chiamo l’Esperienza di Guarigione durante il percorso di cura.
Con questo termina mi riferisco al vissuto soggettivo che, globalmente, un dato intervento terapeutico ha suscitato nel paziente: nella migliore delle ipotesi dovrebbe trattarsi di fiducia, sicurezza, tranquillità e vicinanza emotiva.
Quello dell’esperienza soggettiva del percorso di guarigione è un concetto che sto approfondendo da alcuni anni, provando a capirlo meglio e provando ad applicarlo nella mia pratica clinica quotidiana.
Sul piano della narrazione interna, che cosa succede dal momento in cui un dato paziente sviluppa una patologia a quello in cui recupera la salute?
Quello che voglio dire è: Io-Paziente come sono stato accompagnato dalla malattia alla guarigione e che esperienza mi sono trovato a vivere?
Quello che ho rilevato in molti anni di attività, come medico e come psichiatra, è che non sempre le persone hanno avuto una buona esperienza soggettiva durante il percorso di cura, al di la del fatto che siano guariti o meno.
In parole povere non hanno un buon ricordo del loro cammino terapeutico intra- o extra-ospedaliero e, di conseguenza, non portano una testimonianza positiva della loro Esperienza di Guarigione.
Tutto questo ha delle ragioni precise e presenta delle conseguenze successive rilevanti nella storia clinica di una persona.
Che cosa genera un brutto vissuto in un percorso di Cura e di Guarigione?
Probabilmente sono numerose e complesse le variabili che portano un paziente a non vivere con completa soddisfazione il recupero della salute in Psichiatria.
Questo vissuto potrebbe dipendere dal fatto che nel campo della medicina il “cosa”, cioè l’obiettivo di guarire, ed il “come” ovvero il modo in cui siamo curati per giungere a quell’obiettivo, rivestono ambedue particolare importanza.
Io credo infatti che una delle ragioni per cui la psichiatria, ma anche gran parte della medicina, vengano criticate da parte dei pazienti, anche quelli che di fatto sono guariti, non sia tanto la capacità di essere efficaci sulle malattie, che spesso è molto elevata, ma il punto sia proprio un pessimo vissuto sviluppato nel percorso di guarigione.
Da cosa dipende, quindi, questo vissuto?
Dovessi riassumere in maniera estrema la risposta direi che dipende dalla capacità di un equipe di lavoro (medici, infermieri, OSS, psicologi e tecnici) di instaurare una relazione empatica ed efficace con il malato.
Quindi qualche cosa che va ben al di la di dare la medicina giusta dopo aver fatto una diagnosi accurata.
- Dare estrema importanza alla comunicazione della diagnosi, ed accertarsi che il paziente abbia compreso bene tutte le implicazioni presenti e future di questa comunicazione.
- Far comprendere al paziente che il lavoro dell’Equipe Sanitaria non è affidato all’estro delle singole persone o del singolo medico ma che si basa su Linee Guida e su Procedure condivise e basate sulle migliori evidenze.
- Dare sempre importanza agli interventi relazionali, anche in contesti tecnici o caratterizzati da marcato riduzionismo biologico.
- Tenere sempre a mente che i concetti di Compliance o di Aderenza al Trattamento hanno origine e traggono forza sempre dalla relazione tra chi cura e chi viene curato.
- Ritenere di pari importanza gli interventi relazionali attuati sul paziente e quelli attuati sulla famiglia o sul caregiver di riferimento.
- Tenere a mente che un Equipe di Lavoro per costruire e gestire l’Esperienza di Guarigione di un paziente necessita di TEMPO.
Queste che vi ho elencato, a mio parere, sono le principali variabili che contribuiscono a generare un buon vissuto di guarigione nel paziente, in psichiatria ed in medicina.
Che conseguenze ha una brutta Esperienza di Guarigione?
Le più importanti conseguenze di una brutta esperienza di cura e di guarigione le si possono osservare in ambito prognostico e di aderenza alle cure.
Non possiedo, ovviamente, dei dati oggettivi ed estesi al riguardo ma ritengo che questa sia un’osservazione condivisibile.
Inoltre un’esperienza di guarigione positivamente vissuta potrà essere condivisa e funzionare da leva per motivare e sostenere altri pazienti.
Ad esempio parte della narrazione dominante che vede i medici e la medicina italiani come “incapaci” o “disonesti” non deriva, dati alla mano, dall’efficenza e dall’efficacia nel raggiungere il risultato della guarigione.
La medicina, italiana e globale, è ormai molto accurata e precisa nel raggiungimento di risultati clinici di rilievo.
In reltà molti Miti Negativi sulla Sanità provengono direttamente da un pessimo vissuto del paziente durante l’esperienza dell’intervento terapeutico, ovvero da una pessima competenza comunicativa e relazionale degli operatori sanitari.
Spero che queste mie considerazioni possano far riflettere pazienti, famigliari e colleghi, suscitando riflessioni su come affrontare questa criticità.
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