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Valerio Rosso

Psichiatria, Salute Mentale e Neuroscienze

Amare una persona affetta dal Disturbo Bipolare

20/03/2020 da Valerio Rosso 16 commenti

Amare una persona affetta dal disturbo bipolare può rappresentare una sfida enorme e sfiancante ma anche un’esperienza che può riempire la vita di affetto e di soddisfazioni.

Forse, in ultima analisi, non è poi così diversa da una storia d’amore tra persona cosiddette “normali”….

Voi che siete partner di persone con il disturbo bipolare avete spesso delle caratteristiche molto simili e vi trovate spesso in situazioni molto “tipiche” e uguali tra loro.

Siete voi che rimanete nella relazione, con pazienza, invece di andarvene.

Siete voi i principali custodi del benessere del vostro partner e quando il vostro partner è malato, tenete insieme le vostre vite.

Conoscete la terribile paura di vedere la persona che amate diventare qualcuno che non riconoscete nemmeno, specialmente durante le fasi euforiche o miste del disturbo bipolare.

Quando il vostro partner è in una fase acuta del disturbo bipolare, vi prendete cura della casa, delle finanze e dei bambini – tutto questo mentre dovete tenere la vostra paura dentro di voi, cercando di mantenere un minimo di normalità nella vita quotidiana.

Spesso il vostro partner è troppo malato per cercare aiuto e quindi chiamate voi i medici e a volte, purtroppo, anche la polizia.

Siete sempre voi ad assicurarvi che le prescrizioni del medico siano complete e aggiornate e che tutto sia a posto.

Tutto questo è molto faticoso da fare per una singola persona – eppure tu, come partner di una persona con disturbo bipolare, lo fai sempre.

Amare un Bipolare: alle volte la stanchezza prende il sopravvento….

Potreste essere stanchi di interpretare tanti ruoli diversi nella vostra relazione d’amore con un bipolare.

L’obiettivo di questo articolo è quello di darvi il messaggio che dovete (ad ogni costo!) trovare il giusto equilibrio tra la comprensione e l’aiuto dato al vostro partner bipolare, e la vostra possibilità di perseguire i vostri obiettivi e i vostri sogni.

Può darsi che il disturbo bipolare del vostro partner abbia avuto il controllo della vostra vita per anni e potrebbe essere che abbiate utilizzato dei modi per affrontare la situazione che non funzionano più (o forse non hanno mai funzionato?).

Questo succede spesso, molto spesso purtroppo.

Il messaggio che voglio darvi con questo articolo è che per amare un paziente bipolare senza distruggere anche la propria vita, quello che dovete assolutamente fare è imparare un piano di trattamento olistico che deve sostituirsi al semplice controllo delle crisi e la semplice gestione dei momenti acuti.

Non basta che prosciughiate tutte le vostre energie in nome dell’amore, quello che vi serve è UNA STRATEGIA.

Questo modo di amare una persona affetta dal disturbo bipolare non può funzionare.

Il vero aiuto a risolvere per sempre, o il più a lungo possibile, la condizione di malattia psichiatrica di un partner bipolare è quello che si costruisce non nelle fasi acute, ma proprio nel momento in cui si riesce a raggiungere un discreto compenso del tono dell’umore.

Potete imparare a cambiare ciò che non funziona in qualcosa che funziona, ma mai nelle fasi acute.

Quali strumenti usare? Quale strategia? ….gli strumenti che possono aiutarvi, come partner o caregiver, sono quelli forniti dalla PSICOEDUCAZIONE (Arrivate in fondo all’articolo per avere il miglior consiglio possibile….).

Questo è il vero messaggio di questo articolo, ve lo anticipo sin da subito.

Quando sarete diventati padroni dei principi della psicoeducazione del disturbo bipolare, soltanto allora avrete una base per lavorare con il vostro partner per trattare il disturbo bipolare in modo olistico, una base che vi aiuterà a creare il rapporto stabile e amorevole che meritate.

In fondo a questo articolo vi consiglierò il miglior sistema per imparare la psicoeducazione.

Ovviamente tutto questo, obbligatoriamente, insieme al medico-psichiatra e all’equipe di lavoro con cui si programma un intervento terapeutico.

Amare una persona affetta dal disturbo bipolare vi deve obbligare, prima di tutto, a diventare esperti nella psicoeducazione.

L’importanza di un Trattamento Olistico del Disturbo Bipolare

Come sicuramente saprete, il trattamento tradizionale per il disturbo bipolare si concentra sui farmaci.

Certamente, il trattamento medico è essenziale e si presume che il vostro partner, la persona che amate, sia sotto l’effetto dei giusti farmaci e sotto le cure di un medico mentre leggete questo articolo.

Ma, è anche noto che molti di voi hanno partner che si rifiutano di vedere i loro medici o di prendere farmaci, ed è per queste ragioni che alcuni di voi potrebbero leggere questo articolo perché il vostro partner ha bisogno di qualcosa di più dei farmaci per raggiungere la stabilità.

Come dicevamo prima voi ed il vostro compagno bipolare avete bisogno di una strategia!

La soluzione sta in un piano di trattamento olistico del disturbo bipolare in cui i farmaci sono una parte di un piano che include dieta, esercizio fisico, regolazione del sonno e cambiamenti di stile di vita, così come i cambiamenti di comportamento e il riconoscimento di trigger.

Il trattamento olistico si basa sulla convinzione che una persona non può cambiare una parte della sua vita senza cambiarla tutta.

Quando si utilizza l’approccio olistico per il trattamento del disturbo bipolare, il vostro ruolo di partner diventa importante quanto quello di qualsiasi membro dell’équipe sanitaria del vostro partner.

La buona notizia è che molte persone con il disturbo bipolare possono raggiungere la stabilità una volta che hanno un piano di trattamento che le aiuta a prevenire i sintomi che caratterizzano il disturbo.

La chiave è avere strumenti efficaci che la coppia possa usare per trovare sollievo dagli alti e bassi di questa malattia.

Questo articolo vi suggerirà questi strumenti per provare a strutturare una strategia….

Quali sono gli articoli di questo blog con i consigli piú utili per chi ama una persona affetta dal Disturbo Bipolare?

I miei articoli che consiglio per amare una persona affetta dal disturbo bipolare sono i seguenti:

  • Capire il Disturbo Bipolare per Guarire Definitivamente.
  • Disturbo Bipolare: Che cos’è? Come si Cura?
  • I Sintomi Precoci del Disturbo Bipolare.
  • Disturbo Bipolare: cure “naturali” o senza farmaci sono possibili?
  • Quando un nostro famigliare soffre di Disturbo Bipolare: i consigli dello psichiatra per affrontare la situazione.

Oltre a consigliarvi di leggere gratuitamente questi miei articoli, vi voglio anche consigliare il miglior libro in circolazione per imparare i metodi e le strategie della psicoeducazione per il disturbo bipolare.

Il miglior libro per fare la cosa giusta quando si ama un paziente Bipolare

Se volete amare una persona affetta dal disturbo bipolare non potete non aver letto il “Manuale di psicoeducazione per il disturbo bipolare” di Francesco Colom e di Eduard Vieta, due massimi esperti a livello mondiale sulla gestione del disturbo bipolare.

Leggendo questo libro potrete imparare ed affinare le migliori strategie per gestire al meglio la relazione con chi amate, supportandolo nelle cure ed aiutandolo a diventare sempre più consapevole ed efficace nel suo percorso di guarigione.

Acquistate il “Manuale di psicoeducazione per il disturbo bipolare” di Francesco Colom e di Eduard Vieta al miglior prezzo su Amazon.it:

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This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
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Valerio Rosso

CEO a valeriorosso.com
Mi chiamo Valerio Rosso e sono un medico, psichiatra e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Da anni divulgo i principali temi della Salute Mentale, delle Neuroscienze e della Medicina Digitale come blogger e come YouTuber. Alcune persone mi conoscono anche come musicista (cercatemi su Spotify, iTunes e YouTube Music).
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Archiviato in:Psicoeducazione Contrassegnato con: amore, caregiver, disturbo bipolare, famigliari

Interazioni del lettore

Commenti

  1. FigliaTriste dice

    21/03/2020 alle 6:13 am

    Caro Dottore, leggo con molto interesse il suo blog e vorrei proporle un argomento che non viene quasi mai affrontato dai siti specializzati, forse per paura di far passare l’ereditarietà del disturbo bipolare come qualcosa di deterministico. Mi riferisco ai figli di bipolari che poi finiscono per avere a loro volta un disturbo bipolare. Come sa esistono anche i figli di due bipolari che a volte crescono in una specie di “follia di gruppo” in cui i deliri o gli eccessi delle fasi dell’umore diventano le prime lenti con cui si vede il mondo. Questi ultimi se ho letto bene hanno il 50% di probabilità di ammalarsi, probabilità che aumenta ancora perché spesso crescono in contesti disagiati o inadeguati, senza supporto familiare né sociale… Come Van Gogh! Possono avere maggiore consapevolezza di malattia rispetto ai genitori o minore, visto che la disregolazione dell’umore per loro è cosa normale e quotidiana, possono aver già sofferto pesantemente per lo stigma fin da piccoli, aver perso la relazione con i genitori o persino i genitori per suicidio. Non se ne parla mai in Italia, eppure bisognerebbe, perché così non si fa un buon servizio a questi figli, che sono al tempo stesso caregiver e pazienti. Anche perché per non farli soffrire inutilmente a volte gli fanno diagnosi eufemistiche di personalità, per poi dargli terapie antibipolari. Ne può parlare lei per favore? Grazie

    Rispondi
  2. FigliaTriste dice

    21/03/2020 alle 3:37 pm

    Caro Dottore,
    mi complimento per il suo blog, mi piace molto, per temi e scopi 🙂
    Chissà se le interessa parlare dei figli di bipolari che ereditano il disturbo bipolare. Anni fa andava di moda non parlare dei disturbi psichiatrici con i figli per non turbarli. Succede perciò che un genitore riveli di aver ricevuto una diagnosi di disturbo bipolare solo quando la riceve il figlio ormai adulto. A volte c’è l’aggravante di essere stato un “giovane caregiver” o di essere stato suo malgrado coinvolto in un “delirio di famiglia”. Com’è il destino di questi figli, più o meno favorevole rispetto a chi ha un genitore normale? Grazie!!!

    Rispondi
    • Valerio Rosso dice

      21/03/2020 alle 3:39 pm

      Grazie davvero dell’apprezzamento e del consiglio. Ci penseró, anche perchè è effettivamente un tema molto poco frequentato…. un caro saluto!

      Rispondi
  3. Rosalin dice

    13/07/2020 alle 8:22 am

    Grazie, su articolo molto interessante vivo con bipolare e lo amo però ho paura adesso mi compro il libro così posso informarmi bene come comportarsi con lui,

    Rispondi
  4. sara dice

    12/12/2020 alle 10:34 pm

    Buonasera Dottore la ringrazio per l’articolo, io vivo con un bipolare ma a volte La paura è tanta

    Rispondi
  5. Liliana Stroe dice

    04/01/2021 alle 8:34 am

    Salve dottore…sono Liliana ho convissuto con il mio compagno per 5 anni…lui è bipolare…lui non è mai stato aggressivo con nessuno. Un giorno mi ha lasciato facendomi sapere per telefono…dopo circa 1 mese ha iniziato a farsi sentire sempre di più…vuole che torniamo insieme… io ho paura che dopo un po’ questo fatto ricadrà. La sua famiglia (mamma) è sempre stata contraria che lui facesse una vita di coppia. Lui spesso andava a fare la vittima raccontandogli di tutto…a fatto in modo di allontanarmi da tutti loro…cosi non potevo sapere nulla dei suoi lamenti. Ha 52 anni…potrebbe essere un rimedio ? Grazie

    Rispondi
  6. Patricia Chavarria dice

    04/01/2021 alle 10:29 pm

    Grazie per l’ articoli. Ho trastorno bipolar, mi lo Hanno diagnosticato fa un po di tempo. Mi aiutato a capire piu questa malattia e a me.

    Rispondi
  7. Anna dice

    28/03/2021 alle 8:45 pm

    Salve dottore, in questi tempi dominati dalla pandemia di Covid tutti hanno bisogno di tornare alla “normalità” ma per me che sono caregiver di una persona con disturbo antisociale questa condizione di isolamento è diventata la mia normalità. Avrei bisogno di essere supportata da un coacher ma è molto difficile trovarlo. Comunque non mi piango addosso, non mi sento una vittima ma come spiega lei ho elaborato una strategia di training autogeno molto personale che mi consente di andare avanti con coraggio e speranza.
    Forse sarà vero il motto che dice : il Padre Eterno manda le croci a chi le può sopportare! ?

    Rispondi
  8. Ilaria dice

    08/07/2021 alle 3:47 pm

    Ciao,
    Solo da un anno abbiamo scoperto il disturbo bipolare del mio compagno.
    Viviamo lontano da casa per cui davvero tante volte mi sento sola ad affrontare questo incubo.
    Non si trova un aiuto valido e lui peggiora sempre di più e io mi sento sempre più sola.
    Accetto tutti i consigli che vorrete darmi perché a differenza vostra non ho ancora trovato un modo per supportarlo senza farmi coinvolgere e soffro, soffro tanto..a volte neanche lo riconosco e mi manca.
    Ditemi che esiste un professionista a Roma in grado di aiutarci, prima che sia troppo tardi.
    Scusate lo sfogo ma non ho altri con cui parlare.

    Rispondi
  9. isabella dice

    16/08/2021 alle 8:24 am

    Salve , sono moglie di un bipolare (30 anni di unione) ; nei periodi di maniacalità diventa un altro, una furia. Adesso è in crisi manicale aggressiva e dice di volersi separare perché la causa dei suoi mali sono io (dice lui).
    Non è possibile vivere e amare un uomo per una vita e poi essere trattati così. in queste fasi è aggressivo verbalmente e fisicamente con me, solo verbalmente con gli altri. Sono disperata, vorrei sparire per un po’ ma ho una madre anziana e malata di cuore…che ne soffrirebbe. non so che fare. In tutti questi anni l’ho sempre aiutato specialmente nelle fasi depressive; ha dilapidato tanti di quei soldi, ha fatto tutto quello che voleva e adesso? Non posso accettare quello che ha in mente.Non lo merito.
    Grazie…..

    Rispondi
    • Monica dice

      17/10/2021 alle 10:16 am

      Ciao Isabella, sono Monica e sono Bipolare, ora sto bene e ho un buon equilibrio, ma la strada è stata faticosa. Personalmente non sono mai stata aggressiva, nemmeno nei periodi di crisi…. però posso comprendere la situazione di stress, angoscia e paura in cui ti trovi ora. Ti consiglio di non giustificare la violenza del tuo compagno con la cosa della Sindrome, la violenza spesso e volentieri è un problema che abbraccia varie argomentazioni, e ci sono persone che non sono affette da Sindrome Bipolare che però sono violente. Certo è che questa situazione è molto dannosa ( e anche pericolosa) per te. Ti consiglio di non rimanere immobile davanti alla violenza del tuo compagno, e prendere provvedimenti. So che può essere difficile e doloroso per te, ma valuta anche l’ ipotesi di una denuncia o di un TSO….se questo serve per salvare te e lui dal baratro. È difficile, lo so, ma a volte…..a mali estremi….ci vogliono rimedi estremi. E la violenza è sempre una cosa estrema. Questo consiglio che ti dò può essere una possibilità di salvare te, lui, il vostro rapporto mentre continui a stare vicino a tua madre. Valuta tu. Un abbraccio…Monica Termanini Falleri.

      Rispondi
  10. Monica dice

    17/10/2021 alle 8:46 am

    Buongiorno, sono Monica, anche questo argomento mi interessa, quindi ho letto e ora dico la mia. Io sono Bipolare, ma sono io che gestisco la casa, le finanze, il cane, l’ orto, i contatti col dottore, i farmaci. Questo è possibile però solo dopo aver raggiunto un buon equilibrio timico ed una stabilità emotiva e comportamentale….che io ho raggiunto negli anni, perché se uno è in crisi è impossibile. Il mio compagno è un Educatore professionale e spesso mi ha coinvolto nei suoi progetti lavorativi, compiti che io svolgevo con passione e interesse ottenendo buoni risultati, e questo grazie al fatto che mi dava fiducia. Lui ha lavorato con disabili, malati mentali, adolescenti problematici con famiglie problematiche e ora lavora con i migranti dove fra l’ altro fa anche il mediatore culturale, però abbiamo sempre avuto un rapporto alla pari, non mi ha mai trattata come una malata o peggio ancora una sua utente, anzi…mi ha sempre detto che ho bellissime qualità intellettive e tante potenzialità da esprimere. Lui non ha mai avuto paura di me o della mia Sindrome. Ci amiamo e accettiamo per come siamo, con pregi e difetti. Vedo che in molti commenti c’è la paura del proprio partner Bipolare, ma come si può amare veramente una persona con la paura addosso? Spiacente dirlo, ma non è possibile. La paura genera insicurezza, timore, giudizi errati, sospetti, limitazioni e tante altre cose negative….tutte cose che nel vero amore non sono contemplate. All’ interno di una coppia sana, con una relazione sana, non c’è la paura per i comportamenti del proprio partner, ma fiducia reciproca e con la paura la fiducia manca. Volete amare davvero un Bipolare? Allora accettatelo per la persona che è e per quello che può darvi, aiutandolo magari nei periodi di crisi. E ricordatevi che in natura, il cielo non è mai sempre e solo sereno, e neanche sempre e solo nuvoloso….altrimenti sarebbero guai seri. Termanini Falleri Monica

    Rispondi
    • Rosalba dice

      19/10/2021 alle 12:08 pm

      Buongiorno Monica, sono Rosalba, Bipolare e con disturbo Borderline di personalità.
      Ho letto le tue parole e le ho trovate meravigliosamente sincere e confortanti. Anche io come te sono arrivata a raggiungere il mio buon equilibrio che mi permette di lavorare, gestire famiglia, casa e amministrare tutto quello che serve. Non è sempre facile ma sono seguita da persone competenti e professionali, molto dipende da noi..

      Rispondi
      • Monica dice

        20/10/2021 alle 5:00 pm

        Buonasera Rosalba, mi fa piacere ti sia piaciuto il mio commento e che hai trovato sincerità e conforto nelle mie parole, effettivamente sono una persona che parla e agisce senza maschere, anche se questa mia spontaneità non sempre viene apprezzata o capita, ma non importa….sempre meglio essere sinceri, sia con se stessi che col prossimo. Se dovessi scegliere preferisco sempre una cruda verità ad una bella bugia e questo perché essendo sincera io vorrei che anche gli altri lo fossero con me, anche se mi rendo conto che molta gente non vuole o ha paura di esserlo. Mi fa piacere che anche tu hai raggiunto un buon equilibrio perché per noi Bipolari la stabilità è una conquista importante e ciò che può essere scontato per molti non lo è per noi, che siamo persone molto sensibili agli stimoli e alle emozioni. Non siamo sbagliati….siamo diversamente normali. A me piace definirmi così. Quello che abbiamo dentro è un mondo sempre in movimento, e questo ci rende unici e mai noiosi. Un abbraccio…Monica Termanini Falleri.

        Rispondi
    • Fabio dice

      15/07/2022 alle 5:01 pm

      Complimenti.

      Rispondi
  11. Kathie dice

    30/12/2021 alle 1:00 pm

    Buongiorno Dottore
    Le scrivo perché da poco frequento un uomo affetto da bipolarismo affettivo, precedenti di depressione e alcolismo. Conosco questa creatura da 44 anni e senza mai frequentarci in tutto questo tempo ci siamo innamorati a distanza. Io vivo in Grecia da poco e lui in Svizzera, adesso ci siamo incontrati ed è bellissimo! Cerco di essere il più discreta possibile perché ho comunque paura di perdere questa bellissima storia, siamo entrambi sulla sessantina e liberi da figli ormai grandi. Fra qualche giorno tornerò in Grecia e sinceramente ho paura di cosa possa accadere… come dovrò comportarmi?
    Grazie per la sua risposta è per il suo aiuto
    Kathie

    Rispondi

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