Vita su Venere? Ci sono alcuni segnali da prendere in considerazione.
Il 12 Agosto 2020 alcune fonti di informazione scientifica (earthsky.org e astrobiology.com) hanno fatto trapelare informazioni circa la scoperta del composto fosfina nell’atmosfera di Venere.
Secondo diverse altre fonti la Royal Astronomical Society, dovrebbe far uscire un grande comunicato stampa tra il 14 Settembre 2020 ed il 15 Settembre 2020 con la conferma di questa notizia di enorme impatto sul piano scientifico, antropologico, sociologico e psicologico.
Ecco la presentazione su YouTube di questa notizia:
È chiaro che le informazioni su argomenti così delicati ed impattanti vanno ben verificate prima di essere giudicate veritiere, ma tutto questo clamore mi ha fatto pensare alle conseguenze di questo annuncio sulla nostra società in questo particolare momento storico.
La ragione per cui questo annuncio è particolarmente importante è che la fosfina è conosciuta dagli astrobiologi come una “firma biologica” che propende per la presenza di forme di vita quanto meno batteriche ed il rilevamento di questo composto è un indizio molto forte che ci possa essere vita su venere.
Ovviamente questo dato NON è una prova della vita, ma è un indizio molto importante.
La fosfina (formula chimica PH3) esiste sulla Terra solo attraverso processi biologici (specifici microbi in ambienti privi di ossigeno possono generarla) o attraverso processi industriali dove è prodotta dall’uomo.
Nella comunità scientifica non sono note altre fonti di fosfina, al di la di quelle di origine biologica o umana, se non in condizioni di temperature molto estreme come quelle delle atmosfere interne calde e dense di Giove e Saturno.
La fosfina, una volta creata, viene distrutta nel tempo da vari processi, come le reazioni con l’ossigeno e l’idrogeno o le reazioni alle radiazioni ultraviolette.
Ciò significa che senza una sorgente che generi continuativamente fosfina, essa dovrebbe lentamente scomparire nel tempo e non essere rilevabile.
Vedere la fosfina nell’atmosfera di un pianeta roccioso temperato è quindi considerato una probabile biofirma ed è per questo che viene considerata una prova di possibile vita organica su venere.
Quali potrebbero essere le conseguenze psicologiche della scoperta di Vita su Venere?
Ho già avuto modo di scrivere sull’impatto psicologico della scoperta di vita aliena.
L’idea che la Terra possa essere l’unico luogo dell’Universo in cui si sia sviluppata la vita è un pensiero sicuramente irrealistico che ha grosse implicazioni psicologiche:
- Precarietà della nostra esistenza
- Sensazione di solitudine
- Idea di grandezza ed arroganza come razza
D’altra parte anche la consapevolezza che il nostro “primato” sia buttato giù dalla scoperta di altra vita al di fuori del nostro pianeta potrebbe risultare in un grosso Shock Culturale.
Se la vita si è evoluta in modo indipendente proprio sotto il nostro naso sul pianeta più vicino a noi, che pensavamo fosse inospitale a causa della sua calda atmosfera acida, allora è molto probabile che la vita sia praticamente ovunque nell’universo.
A questo punto resta da vedere, in concreto, quanto di questa notizia possa corrispondere ad un reale cambiamento di prospettiva, forse il più importante dall’inizio della storia dell’Uomo.
In ogni caso eccovi un interessante schema di speculazione sulle conseguenze della scoperta di fosfina nell’atmosfera di Venere:
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