Quali sono gli effetti collaterali della realtà virtuale presenti in letteratura scientifica?
Ad oggi non ci sono prove scientifiche rispetto al fatto che la Realtà Virtuale (o la Realtà Aumentata) possa provocare danni neurologici o fisici irreversibili ad adulti e bambini.
Più controversa è la questione se l’esposizione ad ambienti virtuali possa generare alterazioni psicologiche di rilievo o vere e proprie psicopatologie.
C’è una crescente preoccupazione per gli effetti più sottili sulla salute anche alla luce del costante aumento della diffusione dei caschetti da realtà virtuale tra le persone.
Molte persone riportano mal di testa, affaticamento degli occhi, vertigini e nausea dopo aver usato le cuffie; spesso anche molti sintomi psicologici sono presenti.
Tali sintomi sono innescati dall’illusione realtà virtuale, che fa concentrare gli occhi su oggetti apparentemente in lontananza che sono in realtà su uno schermo a pochi centimetri di distanza.
In questo articolo vi riassumiamo quali sono i più comuni effetti collaterali della realtà virtuale, sul piano psicofisico, che possono essere dedotti sulla base della letteratura scientifica.
- Traumi Fisici da alterata interazione con l’ambiente reale: non sono per nulla poche le segnalazioni di traumi, o addirittura decessi, derivanti dalla perdita di contatto con l’ambiente reale intorno al soggetto immerso in un ambiente virtuale.
- Affaticamento della vista: lacrimazione, arrossamento della congiuntiva, difficoltà a mantenere il fuoco, fotofobia e diversi altri disturbi sono segnalati come possibili in tutti gli utilizzatori di caschetti da realtà virtuale.
- Dipendenza dalla Realtà Virtuale: come ogni altra tecnologia digitale, anche la realtà virtuale mostra di avere notevoli evidenze di un suo potenziale utilizzo anomalo; in particolare sono molti gli studi che indicano la possibilità di un abuso o di un utilizzo compulsivo.
- “Motion Sickness” o Cinetosi da ambienti virtuali: è questo un quadro sintomatologico molto spesso presente negli utilizzatori abituali di caschetti da realtà virtuale (vertigini, nausea, malessere generale), non solo in coloro che fanno uso di videogame, ma anche in contesti “seri” o di salute; non è facile prevedere e gestire la comparsa di cinetosi da realtà virtuale anche se sono in corso di studio protocolli terapeutici che fanno uso di farmaci specifici.
- Depersonalizzazione e Derealizzazione: la tendenza a sperimentare sintomi dissociativi in seguito ad esperienze prolungate all’interno di ambienti virtuali è presente in letteratura ed è un rischio concreto che può prolungarsi per ore o anche giorni dopo aver cessato l’utilizzo del caschetto.
- Ansia e Panico: la natura immersiva della realtà virtuale e aumentata può indurre stress o ansia dopo aver indossato un caschetto a occlusione totale per più di qualche minuto e, a seconda delle immagini che stanno vedendo, la realtà virtuale può portare a ondate di emozioni molto più intense di quelle che si sperimentano guardando foto o video.
I produttori di tecnologie per la realtà virtuale o aumentata stanno applicandosi a soluzioni farmacologiche o tecnologiche per risolvere il problema in quanto rappresenta potenzialmente una grande minaccia per la diffusione massiva di questa tecnologia.
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