Che cosa è la Psichiatria Psichedelica?
Negli ultimi decenni, parallelamente alla stagnazione del “classico” filone di ricerca psicofarmacologico, si stà manifestando un forte interesse per le proprietà terapeutiche delle droghe psichedeliche come psilocibina, MDMA, LSD ed altre.
Un pochino come accadde per la cannabis medica, che ha necessitato lunghi anni e grossissimi sforzi prima di poter essere concretamente utilizzata in diverse specialità mediche, anche queste antiche sostanze psichedeliche (al momento tutte appartenenti alle droghe illegali) potranno essere adeguatamente studiate ed utilizzate in campo psichiatrico e non solo.
Infatti gli ultimi studi clinici sulla psilocibina e l’ecstasy come trattamenti per la depressione e il disturbo post-traumatico da stress stanno iniziando a dare risultati, ma le approvazioni saranno difficili.
Questi ultimi studi sono stati gli ultimi di una serie di studi clinici lanciati negli ultimi anni utilizzando droghe psichedeliche illecite come la psilocibina, la dietilamide dell’acido lisergico (LSD) e l’MDMA (3,4-methylenedioxymethamphetamine, noto anche come ecstasy) per trattare i disturbi di salute mentale.
L’idea è stata in giro per decenni, o secoli in alcune culture arcaiche, ma lo slancio è aumentato drasticamente negli ultimi anni, quando gli investitori e gli scienziati hanno iniziato a sostenere di nuovo l’approccio clinico per questi antichi psicofarmaci.
Ed ecco che questa nuova Psichiatria Psichedelica sembra essere interessata a validare, in maniera rigorosa, sul piano clinico l’utilizzo di alcune droghe psichedeliche come farmaci per vari disturbi:
- Depressione resistente
- Disturbo da stress post-traumatico
- Distress, Depressione ed Angoscia pre-morte
- Insonnia
- Disturbi di personalità
Gli psichedelici a base vegetale, come la psilocibina, hanno un’antica storia di uso medico che risale a diverse centinaia di anni or sono, nelle civiltà arcaiche del centro america.
Più modernamente, dopo il primo rapporto in lingua inglese sull’LSD nel 1950, gli psichedelici hanno goduto di una relazione di breve durata con la psicologia e la psichiatria.
Usati soprattutto come ausili alla psicoterapia per il trattamento dei disturbi dell’umore e della dipendenza dall’alcol, farmaci come l’LSD hanno mostrato una promessa terapeutica iniziale prima che una legislatura proibitiva a metà degli anni ’60 ponesse effettivamente fine a tutti i principali programmi di ricerca psichedelica.
Dall’inizio degli anni 1990 in poi, c’è stata una lenta ma costante rinascita della ricerca psichedelica sull’essere umano: diversi studi di brain imaging su pazienti trattati con LSD, numerosi studi clinici sull’utilizzo di psilocibina per i sintomi depressivi e molti altri su ecstasi e cannabis.
Lo scorso 15 Aprile 2021, sul New England Journal Of Medicine, sono stati pubblicati i risultati di un trial clinico che ha messo a confronto la psilocibina, una sostanza psichedelica ad oggi illegale presente in moltissime varietà del fungo psylocibe, con l’escitalopram, un antidepressivo SSRI in commercio da molti anni.
Questo studio clinico è stato attuato su un numero di 59 pazienti affetti da depressione maggiore, di cui 30 sono stati assegbati al trattamento con psilocibina e 29 al diciamo “classico” trattamento con SSRI; per capire il miglioramento dei sintomi depressivi i pazienti sono stati valutati all’inizio con uno strumento chiamato QIDS-SR-16, un test che valuta la presenza e la gravità dei sintomi depressivi, e lo stesso test è stato poi ripetuto dopo 6 settimane per vedere come i pazienti avessero risposto alla psilocibina ed all’escitalopram.
Sulla base del cambiamento nei punteggi di depressione sul QIDS-SR-16 alla settimana 6, questo studio non ha mostrato una differenza significativa negli effetti antidepressivi tra psilocibina ed escitalopram in un gruppo selezionato di pazienti.
I risultati secondari hanno addirittura generalmente favorito la psilocibina rispetto all’escitalopram, ma le analisi di questi risultati mancavano di correzione per i confronti multipli.
Sono necessari studi più grandi e più lunghi per confrontare la psilocibina con eventuali altri antidepressivi conosciuti, ma a questo punto la ricerca sui composti chimici psichedelici deve andare avanti.
Per finire vi voglio segnalare uno studio estremamente interessante sugli effetti della psilocibina sui tratti patologici di personalità.
Pare infatti che la somministrazione di psilocibina abbia comportato alcuni risultati:
- Il tratto di personalità Neuroticismo è diminuito, mentre i tratti Estroversione, Coscienziosità (a livello di tendenza) e Apertura sono tutti aumentati dal basale al follow-up di 3 mesi dopo la terapia con psilocibina per la depressione resistente al trattamento.
- Un’analisi esplorativa ha rivelato che il livello di consapevolezza durante l’esperienza psichedelica ha predetto i cambiamenti nel nevroticismo e nell’estroversione.
- Dove i cambiamenti in nevroticismo e coscienziosità sono coerenti con ciò che è stato osservato in precedenza tra i pazienti che rispondono al trattamento antidepressivo, gli aumenti pronunciati in estroversione e apertura potrebbe costituire un effetto più specifico per la terapia con uno psichedelico.
Ovviamente per alcuni l’affermazione che la psilocibina potrebbe essere utilizzata per trattare i disturbi di personalità potrebbe sembrare un’affermazione azzardata ma resta il fatto che gli spunti teorici ed un preambolo di ricerca clinica sono già presenti e sarebbe poco sensato non pensare di approfondire il tema.
Bibliografia:
- Nutt D, Erritzoe D, Carhart-Harris R. Psychedelic Psychiatry’s Brave New World. Cell. 2020 Apr 2;181(1):24-28. doi: 10.1016/j.cell.2020.03.020. PMID: 32243793.
- Lieberman JA. Back to the Future – The Therapeutic Potential of Psychedelic Drugs. N Engl J Med. 2021 Apr 15;384(15):1460-1461. doi: 10.1056/NEJMe2102835. PMID: 33852784.
- Carhart-Harris R, Giribaldi B, Watts R, Baker-Jones M, Murphy-Beiner A, Murphy R, Martell J, Blemings A, Erritzoe D, Nutt DJ. Trial of Psilocybin versus Escitalopram for Depression. N Engl J Med. 2021 Apr 15;384(15):1402-1411. doi: 10.1056/NEJMoa2032994. PMID: 33852780.
- Carhart-Harris RL, Goodwin GM. The Therapeutic Potential of Psychedelic Drugs: Past, Present, and Future. Neuropsychopharmacology. 2017 Oct;42(11):2105-2113. doi: 10.1038/npp.2017.84. Epub 2017 Apr 26. PMID: 28443617; PMCID: PMC5603818.
- Erritzoe D, Roseman L, Nour MM, MacLean K, Kaelen M, Nutt DJ, Carhart-Harris RL. Effects of psilocybin therapy on personality structure. Acta Psychiatr Scand. 2018 Nov;138(5):368-378. doi: 10.1111/acps.12904. Epub 2018 Jun 19. PMID: 29923178; PMCID: PMC6220878.
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Buongiorno,
vorrei avere alcune ifnfo: lei è laureato in medicnia e pschichiatra? ed è anche uno uno psyconauta?
Io mi chiamo Fabio Giordano ed ho 48 anni, sono stato uno psyconauta negli anni 90′ e grazie all’aiuto di Franco Bolelli, che in quegli anni aveva aperto a Milano un centro culturale chiamato STARSHIP, ho conosciuto questo incredibile mondo,
Purtroppo geneticamente la mia famiglia è predistosta alla depressione e a chissà a cos’altro. Sono quindi cresciuto all’interno di una famiglia completamente disfunzionale. Gli pschichiatri convenzionali non ci capiscono nulla del mio cervello, alcuni parlano di borderline alcuni dicono che sono bipolare, etc.. se parlo di psyconauta e di come nella vita mi ha aiutato mi stgmatizzano come dei veri e propri razzisti dicendomi che sono un tossico da rehab. Manco sanno che le l’esperienza psichedelica va fatta in set e setting e 2-3 volte l’anno e non crea dipendenza.