“Danno Esistenziale” che cosa si intende con questo concetto in psichiatria e in psicologia?
Spesso si immagina che le conseguenze di una malattia mentale, grave o anche di piccola entità, non siano poi cosí impattanti sulla vita di una persona.
Spesso si ritiene che evitare una malattia “vera”, cioè una patologia organica, sia il vero problema della nostra esistenza.
In quest’ottica si ritiene che la priorità che ognuno di noi debba dare alla propria salute sia: prima il corpo e poi (eventualmente) la mente.
Infatti spesso la psicologia e la psichiatria vengono considerate al di fuori del concetto comune di medicina, no?
D’altra parte di dolore psichico non si muore, no?
Bhe, tanto per iniziare è importante ricordare che esiste una gravissima eventualità connessa al disagio mentale che riguarda circa 1,5 milioni di persone nel Mondo ogni anno che si chiama suicidio o tentativo di suicidio.
Ma il punto non è questo, in questo articolo vorrei portare la vostra attenzione sul concetto di danno esistenziale e sul fatto che psichiatri e psicologi magari non sempre sono utili a salvare le vite della gente ma sono sicuramente indispensabili a salvare le loro esistenze.
Danno Esistenziale e Salute Mentale
In Italia e in gran parte dell’Europa il concetto di danno esistenziale è poco conosciuto dalle persone e ancor meno viene ricollegato al tema della salute mentale.
Infatti ogni qual volta si manifesta un disturbo psichiatrico in una persona, grave o lieve che sia, sarà sempre presente un danno esistenziale più o meno evidente.
Che si tratti di un disturbo d’ansia o di schizofrenia i sintomi e le alterazioni del pensiero presenti influenzeranno il nostro comportamento, la nostra performance e il nostro modo di stare in relazione con gli altri.
In questo senso l’intervento di uno psichiatra o di uno psicologo potranno sia abbattere il rischio di danneggiare la nostra esistenza o, al contrario, potranno mantenere questo genere di danno se gli interventi proposti non saranno efficaci.
Quindi psichiatri e psicologi, probabilmente, non sempre “salvano vite” ma quasi sempre hanno sulle loro spalle la responsabilità di poter “salvare le esistenze” dei loro pazienti.
A questo punto è chiaro che la responsabilità professionale degli psichiatri e degli psicologi va ben oltre il semplice evento avverso del suicidio o dell’agire violenza da parte dei loro pazienti; in realtà la vera resposabilità professionale degli operatori della salute mentale (psicologi, psichiatri, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica) è quella connessa al danno esistenziale che sempre di più verrà tirato in ballo nel campo della salute mentale.
Tecnicamente parlando la definizione di danno esistenziale è la seguente:
“Per danno esistenziale si intende un pregiudizio di natura non patrimoniale, diverso e non assimilabile al semplice danno alla salute, che consiste nel peggioramento, momentaneo o indefinito, della qualità della vita di una persona a causa di un evento psichico o fisico”.
Bibiliografia:
- Paolo Cendon, “Il risarcimento del danno non patrimoniale”. Vol. I: Parte generale. Danno biologico – Danno morale – Danno esistenziale, Torino, Utet Giuridica, 2009.
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