Il rapporto tra Stress e Denaro rappresenta un grosso motivo di disagio e, negli ultimi decenni, un problema emergente di salute mentale.
Più volte in questo mio blog ho parlato di lifestyle psychiatry (“Psichiatria dello Stile di Vita“) ovvero del modo in cui le nostre abitudini, i nostri comportamenti ed il modo in cui “stiamo nel Mondo” possano influenzare il nostro benessere mentale.
Tra i 5 pilastri della Lifestyle Psychiatry, secondo la mia personale prospettiva, un ruolo molto importante è riservato alla normalizzazione delle fonti di stress e, in quest’ottica, il modo in cui ognuno di noi gestisce il proprio denaro è un tema di grossa importanza.
Se volete sapere qual è il migliore libro per cancellare lo stress che comporta la gestione del denaro andate subito alla fine di questo articolo, altrimenti continuate a leggere per capire meglio di che cosa sto parlando….
Noi ed il Denaro
Da quanto tempo il denaro influenza così pesantemente la nostra salute mentale?
Il denaro, nella forma di moneta, in metallo più o meno prezioso, ma sempre garantita in peso e misura dallo Stato che lo produce, risale all’VIII secolo a.c. nella regione della Lidia, in Asia Minore.
Aneddoti su come il denaro abbia influenzato le esistenze dei singoli esseri umani e delle nazioni nacquero sin da subito, segno che il denaro ha da sempre rappresentato un oggetto, concreto e simbolico, di enorme potenza.
Sigmund Freud si espressi in questo modo sul denaro: “Le faccende di denaro vengono trattate dalle persone civili in modo del tutto analogo alle questioni sessuali ovvero con la stessa ambivalenza, pruderíe e ipocrisia”.
Una cosa è sicura: la nostra vita ruota completamente intorno al denaro.
Pensateci bene….
Per denaro le persone si prostituiscono, si umiliano, fanno lavori insopportabili, commettono reati, uccidono, si fanno uccidere.
Secondo queste premesse è evidente che il denaro rappresenta una sorgente importante, se non la più importante, di gratificazione e piacere per gli esseri umani e pertanto si può velocemente trasformare in un elemento patologico predisposto ad essere utilizzato in maniera impulsiva, a fini compensatori e completamente al di fuori del dominio della razionalità.
Stress e Denaro, la prima causa di disagio psichico del Mondo Occidentale?
Ho fatto questo video sul mio canale YouTube che parla proprio del rapporto tra stress e denaro, e vi consiglio di guardarlo subito se volete ascoltare, velocemente ed in maniera riassunta, i concetti di questo mio articolo.
Fatelo, potrebbe cambiarvi la vita.
Ma, ve lo ripeto, se volete sapere qual è il migliore libro per cancellare lo stress che il denaro provoca in tutti noi andate pure alla fine di questo articolo, altrimenti continuate a leggere o guardate il mio video per capire ancora meglio di che cosa sto parlando….
Ve lo voglio ripetere: l’argomento di oggi è nuovamente connesso al rapporto tra salute mentale e stile di vita e, come ho già fatto in passato, vi riparlo di stress e denaro.
In realtà tutti parliamo di stress, tutti ci lamentiamo di subire molto stress, tutti affermiamo senza ombra di dubbio che la vita ed il Mondo sono una continua causa di stress.
Ma qual è la verità?
Da dove deriva tutto questo stress?
Come vi ho anticipato all’inizio dell’articolo, io ho una mia teoria che, come psichiatra, mi rende un pochino atipico, decisamente diverso da molti miei colleghi, infatti oggi NON vi parlerò di traumi infantili o di disequilibri della serotonina, niente di tutto questo.
Vi parlerò di tutt’altro.
Inoltre sarò anche curioso di sentire il vostro parere su quello che vi sto per dire, per lo meno il parere di quelli di voi che mi seguiranno sino in fondo in questo mio ragionamento (i commenti all’articolo saranno assolutamente graditi!).
Qual è dunque la prima causa di stress per la popolazione mondiale che vive in questi primi decenni del 2000?
Moltissimi italiani usano psicofarmaci, in tanti lamentano sintomi depressivi, di ansia o di insonnia e moltissimi, allo stesso modo, chiedono aiuto psicologico in maniera massiva.
Un numero incalcolabile di persone cercano e trovano sollievo in sostanze d’abuso, tutti sappiamo che l’alcol è ovunque ma anche la cocaina è ovunque.
In sostanza abbiamo tantissime persone che presentano una qualche forma di problema di salute mentale.
Tutti gli psichiatri che sanno fare bene il proprio lavoro sanno che solo una percentuale molto bassa di queste persone che presentano disagio mentale presentano un disturbo psichiatrico propriamente detto.
Alcuni dati ci dicono, ad esempio, che su circa 12 milioni di italiani che utilizzano psicofarmaci solo un 10% ne ha realmente bisogno, ovvero hanno una diagnosi adeguata fatta da uno specialista che ne motiverebbe un utilizzo adeguato.
E tutti gli altri?
Che problema hanno tutti gli altri?
Riflettiamoci insieme….
Sulla carta quello in cui viviamo dovrebbe essere il miglior Mondo possibile in cui l’Umanità abbia mai vissuto e, forse, per molti di noi lo è realmente.
In fin dei conti il Mondo in cui hanno vissuto i nostri genitori, i nostri nonni e, andando ancora più indietro nel tempo, i nostri avi era indubbiamente peggiore: molte più guerre, molte più malattie incurabili, minore assistenza, vita media molto più bassa.
Nonostante tutto questo però il Mondo sembrava molto più dinamico, e le persone più votate al cambiamento radicale, più propense a soluzioni avventurose: si partiva e si cambiava paese, si inseguivano opportunità si cercavano vie alternative e meno battute per raggiungere una vita sufficientemente serena ed appagante.
Tutto questo, probabilmente, per la semplice ragione che queste persone sapevano chiaramente che in certi luoghi le cose sarebbero andate sicuramente male e, paradossalmente, erano molto più libere e motivate a muoversi.
Inoltre coloro che ci hanno preceduto erano dolorosamente più consapevoli dei loro limiti esistenziali ed economici e avevano molto, molto meno messaggi di marketing che li spingevano ad attenuare le loro frustrazioni e difficoltà esistenziali con comportamenti insensati e compensatori come vedremo tra pochissimo.
Quindi i nostri antenati o cambiavano, oppure sapevano con certezza assoluta che la loro vita sarebbe stata sicuramente miserabile e disperata.
Non avevano alcuna forma di illusione compensatoria, per cosí dire.
E noi tutti, che ci succede a noi esseri umani che viviamo in questi tempi in apparenza migliori di quelli dei nostri antenati?
L’esperienza ambulatoriale di noi medici psichiatri ma anche i dati, molti studi, ci indicano che una fetta molto elevata della popolazione soffre di stress, è traumatizzata quotidianamente da strane forme di stress che alcuni liquidano come “tutte scemenze”, oppure “abbiamo troppo e non ci accontentiamo mai”, “siamo un mondo di rammolliti” o cose simili, in sintesi c’è un atteggiamento colpevolizzante spesso proprio da chi, in realtà, partecipa ed è complice di questo meccanismo che sto per spiegarvi.
Tutte queste di cui vi sto parlando, sono forme di pressione tipiche della nostra società difficili da notare e da raccontare ma che agiscono realmente su di noi generando la più diffusa condizione di disagio mentale della nostra società che è il disturbo dell’adattamento, un disturbo che non è una vera e propria malattia, in realtà, ma che porta le persone a chiedere aiuto o ad auto aiutarsi come riesce, ad esempio con sostanze d’abuso, comportamenti disfunzionali o, quando va bene, con psicofarmaci o infinite psicoterapie che spesso non danno sollievo, tutti interventi terapeutici spesso autoprescritti, immaginati come utili o consigliati da medici che non sanno che pesci pigliare….
La Gestione del Denaro, la prima causa di Stress del Mondo Occidentale
Bene, ma arriviamo al punto, ecco cosa penso: io ritengo che la prima forma di stress della nostra società contemporanea sia quella correlata ad una cattiva gestione delle nostre risorse economiche che sono una conseguenza diretta di comportamenti di acquisto e di sperpero dal significato compensatorio.
Non dico assolutamente che sia l’unica forma di stress, vi parlerò anche di ben altro in futuro sui miei video e sugli articoli di questo blog, ma il nostro aderire ciecamente a questa Società Capitalistica è una grossa parte del problema.
Rifletteteci bene, rifletteteci adesso: quanti oggetti inutili compriamo? Quanta parte delle nostre spese deriva dall’influenzamento delle pubblicità, in particolare online? Quanta parte della nostra felicità viene da noi affidata ad acquistare oggetti o vacanze o abiti oppure a perseguire uno stile di vita simile a quello che ci viene proposto dai social media o dalle pubblicità tradizionali?
Tyler Durden, il protagonista di Fight Club, il romanzo di da Chuck Palahniuk, ci dice una cosa davvero interessante ed arguta: “Compriamo oggetti che non ci servono, con soldi che non abbiamo per impressionare persone che non ci piacciono”.
Ma non solo, in realtà sperperiamo il nostro denaro in sciocchezze anche per una vera e propria ragione neurobiochimica, ovvero il nostro sistema neurale di appagamento, di reward, di cui ho già parlato in molti altri video: quando compiamo un acquisto abbiamo all’interno di un circuito costituito dalla corteccia, dai gangli basali e dal talamo, in cui è presente una via dopaminergico-mesolimbica che scatena ondate di gratificazione in risposta a comportamenti d’acquisto che il nostro cervello arcaico legge come comportamenti di ricompensa seguenti a gesti che richiamano quelli della caccia e della raccolta di cibo o risorse indispensabili.
Quindi quando noi siamo spinti a sperperare i nostri soldi in oggetti più o meno costosi, vacanze che non ci potremmo permettere, automobili al di sopra delle nostre possibilità, cene, abbonamenti, telefoni, vestiti, e tutto quello che sappiamo bene, accadono queste due cose: da una parte siamo portati a sopportare e ad accettare quello che non ci piace della nostra vita e per un’altra parte veniamo bloccati e inibiti nella possibilità di cambiare le cose importanti della nostra vita.
Avete capito bene?
Sperperando i nostri soldi e riempiendoci di rate e mutui perdiamo la nostra indipendenza economica e, quindi, la nostra versatilità.
Per qualche ondata di piacere dopaminico, perdiamo la possibilità di essere felici.
Come dico sempre provare piacere ed essere felici, sono due cose completamente diverse….
La perdita di indipendenza economica ci rende impossibilitati a cambiare, anzi, di più, ci impedisce addirittura di contemplare come possibile un qualsiasi cambiamento.
Se il nostro conto in banca è in bilico ogni fine mese, quando attendiamo lo stipendio, se le rate ci rendono dipendenti da ogni singolo euro che guadagniamo, se la nostra vita è un’eterna giostra di beni di consumo, di abbonamenti e di vacanze compensatorie acquistati con soldi che non abbiamo, ottenuti da agenzie di credito, è ovvio che ci sembrerà impossibile immaginare qualsiasi cambiamento.
Siamo bloccati in questa catena di acquisto a credito -> rate -> restituzione dei soldi -> Frustrazione -> Nuovo Acquisto Compensatorio.
Quindi siamo spinti e obbligati a non cambiare la nostra situazione sia dalle micro-gratificazioni d’acquisto, sia dalle problematiche economiche che derivano, e tutto questo ci genera una fonte inesauribile di stress per varie ragioni:
- Stress perchè sappiamo che in fin dei conti sappiamo che stiamo compensando delle vite grame con delle gratificazioni inutili.
- Stress perchè in cuor nostro sappiamo anche che stiamo seguendo un ideale di vita che non abbiamo scelto ma ci è stato imposto.
- Stress perchè il denaro diventa una risorsa di cui abbiamo sentiamo di aver perso il controllo.
- Stress perchè siamo dipendenti da oggetti che non ci servono, è solo l’acquisto che conta, un minuto dopo siamo di nuovo insoddisfatti e pronti ad acquistare altro…..
- Stress perchè poi trascuriamo le relazioni, diventiamo più nervosi, più pessimisti, più insopportabili, arrabbiati, rancorosi…..
- Stress, infine, perchè sappiamo che stiamo mentendo a noi stessi e agli altri simulando felicità e soddisfazione…..
Non male, no?!
Quindi, a mio parere, il problema, la principale fonte di stress, è per molti di noi di tipo soprattutto economico, un problema di gestione economica (o di consumismo se volessimo usare una parola davvero fuori moda….), a cavallo quindi tra la nostra predisposizione ad indebitarci e la più diffusa forma moderna di dipendenza che è quella “da acquisto”, che probabilmente ha superato alla grande le vecchie dipendenze da sostanze.
In effetti sperperare i nostri soldi sulla spinta delle manipolazioni del marketing è probabilmente, anche se non credo che ci siano studi precisi al riguardo, la prima fonte di disagio mentale del Mondo moderno e, sicuramente, la più diffusa e subdola forma di dipendenza comportamentale.
E come vi ho detto prima tutto questo ci rende impossibilitati a cambiare, anzi, di più, ci impedisce addirittura di contemplare come possibile un qualsiasi cambiamento.
Devo pagare la casa in centro, devo abitare in luoghi che mi hanno detto essere quelli giusti, poi c’è l’auto, la palestra, gli abbonamenti, il telefono, gli aperitivi, le vacanze….. e infine tutto questo viene fatto per perseguire un ideale di vita imposto, scelto da altri, fatto a posta, scientificamente, per spremerci non solo i nostri soldi ma tutte le nostre energie….. Diventiamo animali da mungere per garantire i fatturati sempre in crescita delle grandi multinazionali.
E come animali da allevamento siamo bloccati nella nostra gabbia, no?
Non è una gabbia fatta di sbarre o muri ma al contrario è fatta di “offerte speciali”, di vacanze da sogno, di bambini eleganti e firmati, di appartamenti di lusso, di auto sportive…. e tutto questo quando va bene!
Altrimenti ci dobbiamo accontentare di farci spremere qualche manciata di euro nei centri commerciali, ma il discorso è lo stesso, il succo non cambia: sia che siamo medici o personale delle pulizie le cose sono esattamente le stesse.
Magari cambia la cilindrata dell’auto per cui ci siamo indebitati sino al collo, ma tutto il resto è uguale….
È interessante che una volta qualcuno ha detto che “dietro ad ogni auto di lusso ci sono disastri economici ed esistenziali“…. bhe, credo che avesse ragione!
Quindi per tutte queste ragioni vi dico che vivere costantemente al di sopra delle nostre possibilità, o al limite, ed affidare la nostra felicità a macro- o micro- gratificazioni d’acquisto è la principale ragione per cui moltissime persone si ritrovano imbrigliate, imprigionate in lavori che odiano, in ambienti che odiano, in “gabbie” che odiano.
Tutto questo genera stress, è la prima fonte di stress, è la moneta di scambio che stiamo pagando per vivere in questa società ultra moderna che, in apparenza, sembra così migliore di quella dei nostri antenati e, guarda un pochino, probabilmente per chi la sa vivere bene e gestirla nelle sue contraddizioni potrebbe essere effettivamente così.
Lo penso anche io!
Ma per chi ne viene travolto e sviluppa dipendenza le cose cambiano drasticamente.
E come tutte le dipendenze, anche il sistema societario attuale tenderà ad autoalimentarsi e i legacci si stringono sempre di più intorno ad alcuni di noi, quelli più fragili, i più suggestionabili o, forse, chi non ha ancora capito come si deve stare su questa giostra per godere dei vantaggi e non finire intrappolati.
Vivere al di sopra delle possibilità? Questa è la vera trappola!
Vivere per microgratificazioni di acquisto? Sciocchezze.
La retorica del capitalismo per molto tempo ci ha detto in maniera suadente che per essere felici bisogna vivere un pochino al di sopra delle nostre possibilità….. bhe, adesso è chiaro a tutti che la felicità è qualche cosa d’altro, magari è essere padroni del nostro tempo, oppure poter immaginare di vivere in altri luoghi e di occuparci di altre cose.
La felicità di sicuro non è questo turbinio di acquisti, di carte di credito e mutui a cui siamo ormai tutti abituati a sottostare, tutto questo è solo fonte di stress, lo ripeto: una delle più importanti perchè è collegata anche alla nostra possibilità di cambiare.
Di cambiare vita, di cambiare il nostro sistema di valori, di cambiare le nostre priorità, no?
Bene, non so cosa ne pensate ma sono davvero curioso di ascoltare il vostro pensiero….
Secondo voi è vero che il denaro come è concepito oggi e l’uso che ne facciamo siano una delle principali fonti di stress?! Che cosa ne dite?
E adesso un consiglio per tutti voi, davvero dal cuore, leggete questo libro….
Il miglior libro per cancellare il rapporto tra Stress e Denaro
Per terminare vi voglio consigliare il miglior libro che insegna come gestire le proprie finanze personali ed uscire, una volta per tutte, dalla trappola dello stress connesso al denaro.
Il libro è Libertà finanziaria. Il piano definitivo per restaurare e potenziare le tue finanze di Dave Ramsey e, vi assicuro, a me ha cambiato la vita.
In questo libro troverete delle strategie pratiche e davvero intelligenti per cambiare il modo disastroso in cui molti di noi gestiscono il denaro e tornare a vivere serenamente.
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È tutto indubbiamente edificante, quanto contenuto in questo testo.
È altresì vero però che, se la matematica non è un’opinione, dato uno stipendio di 1000€ e un affitto basic a 450/500€ (Nord Italia) è difficile con un budget di 500/550€ mensili, vivere questa gran vita di sperperi, una volta che togliamo cibo e costi vivi.
Quindi, esiste una fascia di popolazione (piccola? Minuscola? Qualche milione di individui?) che, pur tirando la cinghia e risparmiando praticamente su tutto, comunque non riesce a fare quadrare i conti.
Ecco, costoro, e forse mi inserisco anche io fra questi, da padre separato che vede involarsi 1/3 del salario in mantenimento, dicevo costoro sorridono amaramente leggendo questo “j’accuse” che, per quanto intelligente ed interessante, non può riguardare tutti. Molti, forse, ma non tutti.
Saluti
Gianni