Il Disturbo da Tic e la Sindrome di Tourette rappresentano due anomale manifestazioni psichiche e comportamentali piuttosto caratteristiche che sono osservabili non solo in molti bambini ma anche in qualche persona adulta.
Probabilmente tutti conoscono il fenomeno dei tic (più propriamente chiamato “Disturbo da Tic“), sia perché lo hanno provato loro stessi oppure perché lo hanno visto manifestarsi in qualche persona conosciuta.
Il fenomeno dei Tic, gli stessi “Tic” si definiscono solitamente come movimenti muscolari inusuali, alle volte anche molto bizzarri, che sono ripetuti, improvvisi, spesso rapidi e senza un fine apparente che possono anche includere vocalizzazioni, schiocchi di lingua o anche parole o frammenti di frasi
I tic si possono distinguere da altri movimenti ripetitivi, come ad esempio quelli presenti nel disturbo ossessivo compulsivo o nell’ADHD per alcune caratteristiche:
- La prima è quella che si definisce la “capacità di sopprimere il tic” che risulta molto, molto difficile da mettere in atto, ovvero la persona, anche su richiesta esterna, riesce solo con estrema difficoltà a bloccare il movimento o l’emissione di suoni, quasi si trattasse di un sintomo neurologico, involontario
- Poi abbiamo la presenza dei cosiddetti “impulsi premonitori” che sono sensazioni o esperienze mentali che precedono immediatamente il tic e che vengono percepite come una specie di incremento di tensione che solo il tic, movimento o suono che sia, potrà alleviare e, al contrario ad esempio del disturbo ossessivo-compulsivo, non hanno una corrispondenza con idee ossessive strutturate o ricordi, sono sensazioni o esperienze mentali di natura quasi “fisica”, psicofisica
- Infine la “variabilità” si riferisce al fatto che il tic, pur nella sua natura ripetitiva e simile, manifesta delle variazioni di dislocazione, durata, frequenza ed intensità che lo differenzia nettamente da un movimento patologico di natura più propriamente neurologica
Rispetto alla diagnosi rispetto al DSM-5, vediamo che quando i soggetti presentano tic motori e vocali per almeno 1 anno si può porre la diagnosi di Sindrome di Tourette (o anche “Disturbo di Tourette“), spesso attuata nelle fasi dello sviluppo con la tendenza a scomparire mentre ci si avvicina all’età adulta.
È importante sapere che i tic possono variare molto per per gravità e durata e, in generale, si verificano in circa il 20% dei bambini nel Mondo occidentale; di questi bambini moltissimi non sono poi valutati e diagnosticati in ambito clinico dato che non interferiscono in maniera rilevante con le attività e lo sviluppo della persona o con l’immagine di sé.
Se parliamo invece della Sindrome di Tourette, cioè il disturbo da tic più grave, vediamo si manifesta in 3-8 bambini su mille e il rapporto maschi:femmine è di 3:1.
In generale i tic cominciano prima dei 18 anni, per lo più a un’età compresa tra 4 e i 6 anni, e possono aumentare di gravità fino a un picco intorno ai 10-12 anni di età per poi diminuire solitamente durante l’adolescenza.
Fortunatamente, alla fine, la maggior parte dei tic tende a scomparire spontaneamente con la crescita anche se, in circa l’1% dei soggetti, i tic persistono fino all’età adulta.
Quando si tenta di comprendere la natura dei tic in un bambino, ma anche in un adulto mai diagnosticato, è importante escludere che non si tratti di altre alterazioni neurologiche o psichiatriche come il mioclono, la corea, l’atetosi, la sindrome delle gambe senza riposo oppure anche, come vi accennavo prima, il disturbo ossessivo-compulsivo o l’ADHD con prevalente iperattività.
Ma quali tipi di tic possiamo osservare in una persona che manifesta il Disturbo da Tic?
Bene, avremo i cosiddetti TIC MOTORI SEMPLICI, ovvero sbattere le palpebre, sgranare gli occhi, muovere la mandibola, girare la testa oppure tendere alcune parti del corpo
Poi abbiamo i TIC MOTORI COMPLESSI, come ad esempio fare espressioni facciali bizzarre, lisciarsi i capelli, toccare ripetutamente parti del corpo, tamburellare o percuotere ritmicamente degli oggetti, o ancora premersi gli occhi, sbattere le cose o fare gesti osceni, un fenomeno che si chiama “coproprassia”
Ancora ci sono ancora i TIC VOCALI SEMPLICI che sono emissioni di suoni con l’apparato fonatorio, come ad esempio fare schiocchi con la lingua, fare piccoli colpi di tosse, schiarirsi la gola o altre cose di questo tipo
Infine abbiamo i TIC VOCALI COMPLESSI che sono piuttosto imbarazzanti per la persona dato che consistono in ripetere brevi frasi magari già dette in precedenza, cioè la palilalia, oppure ripetere frasi di altri, e in questo caso si parla di ecolalia, o ancora emettere frasi oscene, bestemmie o rumori sgradevoli e provocatori in quel complesso fenomeno che si definisce “coprolalia”.
Ma qual è il significato psicologico e psichiatrico dei Tic?
Perché il cervello mette in atto un fenomeno così bizzarro e complesso come il Disturbo da Tic?
Allora, solitamente si tratta di una strategia piuttosto arcaica di scarico a terra della tensione e dello stress che, non venendo mentalizzato e sottoposto ad elaborazione, si scarica con andamento periodico in un tic, più o meno complesso; si tratta infatti di un fenomeno patologico più presente nei bambini che negli adulti proprio perché le capacità di consapevolezza e di elaborazione sono naturalmente minori nelle fasi evolutive.
Quindi in presenza di accumulo di stress o di cronico disagio si possono manifestare tic o addirittura il disturbo di tourette.
Bene, ma come fare quindi per affrontarlo nel caso diventi clinicamente rilevante e comprometta la qualità di vita della persona?
Come quasi sempre accade in psichiatria sarà importante “disegnare” un intervento terapeutico sulla singola persona facendo uso sia di farmaci che di psicoterapia cognitivo comportamentale che di modifiche dello stile di vita come ad esempio migliorando la qualità del sonno, implementando dell’attività fisica ed istruendo la persona su alcune strategie di gestione dello stress.
Parlando di farmaci vediamo che ce ne sono diversi che possono essere utili allo scopo come ad esempio antidepressivi, alcuni neurolettici e anche le benzodiazepine a basso dosaggio e per un periodo solitamente breve.
Recentemente sono stati pubblicati degli studi che hanno dimostrato che i farmaci che bloccano la sintesi dell’allopregnanolone possono ridurre i tic in pazienti che non rispondono ad altre terapie.
Sarà certamente importante correggere eventuali disturbi presenti insieme ai tic come detto prima, in particolare il disturbo ossessivo-compulsivo e l’ADHD.
Per concludere vi voglio ancora ripetere che spesso i disturbi da tic passano con il tempo e che solo molto raramente permangono in età adulta e di conseguenza degli interventi terapeutici vanno attuati se il disagio è rilevante ed impatta la qualità della vita o dello sviluppo, nel caso si tratti di un bambino, ok?
In ogni caso, in presenza di dubbi, la cosa migliore da fare sarà sicuramente una valutazione da uno specialista psichiatra o neuropsichiatra infantile….
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A questo punto se aveste domande aggiuntive, commenti oppure precisazioni, vi prego di scrivere liberamente nell’apposito spazio in fondo all’articolo!
Un caro saluto a tutti!
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La sindrome si cura con Cannabis e basta e poi cambiare le frequenze dell’ idrogeno .. fisica quantistica ..buo tecnologie olistiche .. buona giornata ..e studi ..
Ho tic fin da bambino e molti direi
Ho 57 anni e ancora li ho con le fastidiose conseguenza soffro di ansia a estremi livelli non esco mai di casa,,qualche consiglio?