EUTANASIA e Malattia Mentale, un rapporto destinato a diventare sempre più frequente?
Dopo che Shanti De Corte è morta per eutanasia il 7 Maggio 2022 l’opinione pubblica ha iniziato ad avvicinarsi ad un tema assolutamente controverso e complesso sul piano etico: ha senso utilizzare l’eutanasia per patologie psichiatriche gravi e non passibili di cure?
Nel 2016 Shanti De Corte era all’aeroporto di Bruxelles durante gli attacchi dell’Isis e vide morire molti suoi amici; nel 2020 tentò il suicidio, e poi la scelta del fine vita confermata dalla Commissione Belga sull’Eutanasia.
Il caso di Shanti De Corte, insieme a molte altre suggestioni mediatiche sul rapporto tra eutanasia e malattia mentale, potrebbe anche veicolare un messaggio pericoloso, ovvero che da questa forma di depressione non ci sia via d’uscita…. e questo è molto raramente vero.
Il dibattito sulla risposta da dare alla richiesta di morte, sempre crescenti, dei cittadini del Mondo ha assunto ormai da molti anni una dimensione estremamente ampia e diversificata nell’opinione pubblica, facendo riferimento a posizioni di principio spesso del tutto contrapposte.
Ad esempio la provincia canadese del Quebec ha deciso nel 2020 di ampliare i criteri di ammissibilità per l’eutanasia per includere le persone con malattie mentali gravi e incurabili.
Sul tema molto interessante ed attuale del rapporto tra malattie psichiatriche ed eutanasia vi voglio proporre questo mio video:
Volete approfondire il tema dell’Eutanasia?
L’eutanasia è un fenomeno della nostra Società Occidentale che necessita di essere approfondito bene prima di poterci formare un’opinione precisa.
Anche perchè, verosimilmente, in futuro tutti noi cittadini saremo chiamati con referendum oppure proposte di legge ad esprimere un parere che influenzerà la possibilità o meno di poter usufruire di questo provvedimento sanitario.
In ragione di queste premesse credo che sia importante, come cittadini, approfondire il tema dell’eutanasia mediante degli approfondimenti chiari, diretti e comprensibili, in cui si possano valutare le diverse impostazioni ideologiche.
Di conseguenza vorrei consigliarvi due libri che affrontano il difficile tema dell’Eutanasia da due prospettive opposte….
Il primo libro, equilibrato nei giudizi ma a favore dell’eutanasia è Dignità nel morire, eutanasia e cure palliative nella prospettiva costituzionale di Giovanna Razzano, acquistatelo al miglior prezzo su Amazon.it:
- Razzano, Giovanna (Autore)
Invece, sul versante opposto, vi propongo un altro libro molto interessante, Contro l'eutanasia. Un grande medico, laico e non credente, ci spiega perché non possiamo accettare l'eutanasia, di Lucien Israël, un medico laico e non credente; acquistatelo al miglior prezzo su Amazon.it:
Come sempre, se voleste esprimere il vostro parere sul tema di eutanasia e malattia mentale, fatelo nella sezione dedicata ai commenti….. un caro saluto e ci si vede presto per parlare di un nuovo argomento!
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Ho appreso da un tuo collega molto molto in gamba,il dott.Pacini , che ci sno domande dove ogni risposta e’ sbagliata e non potrete essere diversamente;il Legislatore dara’ una sua interpretazione ma ogni interpretazione e’ sempre figlia di un ragionamento che produce scelte che hanno un senso ma nn sono mai perfette ;il tema dell’eutanasia e’ un tema interno ;io per esempio combatto con un Doc , vedo morire ogni giorno mia madre spegnersi e perdersi perdendo se stessa e sono dolori molto forti pero’ la Psichiatria insegna che anche quando nn ci sono speranze dimenticarsi di non averne puo’ essere molto piu’ saggio di averne memoria; la nostra amica ha sofferto un dolore insopportabile e accetto la sua scelta di rinuncia ma dalla mia angolazione per quanto sia terribile soffrire psichicamente mollare sarebbe un darla vinta al difetto; io sno sicuramente ossessivo e nn me ne vergogno ma morire per accettazione dell’importanza significa cedere al difetto di percepire h24 un evento che nn c’e’ piu’; ossessionati combatti cn i flashback con il dolore prendi i farmaci ma nn dire mai a te stesso questa nn e’ vita e nn e’ dignitoso;nn spetta a noi decidere ;la Psichiatria propone l’assenza di giudizio ma giudicare l’assenza di giudizio quando perdiamo giudizio e’ un fatto necessario e dobbiamo accettare che i trattamenti obbligatori a garanzia della vita e non della morte devono essere utilizzati con La Violenza e la Brutalità dell’Amore; Psichiatri agguerriti contro la morte questo e’ un buon insegnamento poi se finiamo nella sofferenza e pazienza ma la parte figa della vita nn e” combattere quando sai di vincere ma combattere contro una guerra persa;e’ la” xhe diventiamo eroi poi..che nessuno ce lo riconosca e il nostro valore si scontra con il pressapochismo dei nostri tempi e vabbe’ pazienza ma la Psichiatra ha un valore etico nn solo medico e ha un valore sociale questa cosa dovete comprenderla voi nn siete solo clinici siete insegnanti maestri amici e nemici e istigatori della nostra malattia ;penso che siate persone meravigliose sebbene questa parola mi generi il contrappasso della aggressione ma si..direi che la Psichiatria propone proprio l’anti eutanasia..Boia chi .molla dicono a destra;nn ci si tira indietro davanti al proprio destino si affronta e si cambia soffrendo e vincendo la morte mentale ogni giorno;morale?Nn c’e’ una morale ma iniziamo a proporre trattamenti obbligatori per la vita non per proteggere l’immagine narcisistica della morte :nn e’ un diritto quello ma una laica cagata e viva la scissione una gran cagata spacciata per morale.
Impotenza pardon..errore mio:)