Levometadone e Metadone sono due farmaci utilizzati per il trattamento della dipendenza da oppioidi, ma hanno alcune differenze importanti.
In questo articolo vi spiego in maniera semplice e rapida la differenza tra levometadone e metadone.
Il metadone è un farmaco sintetico oppioide che agisce sui recettori degli oppioidi nel cervello, alleviando i sintomi di astinenza e riducendo il desiderio di assumere altri oppioidi come l’eroina. Il metadone viene utilizzato come terapia sostitutiva dell’oppioide e viene somministrato oralmente solitamente sotto forma di soluzione o sciroppo.
Il levometadone, o L-metadone, è una forma del metadone che contiene solo l’enantiomero levorotatorio della molecola. L’enantiomero sinistro è la forma biologicamente attiva del farmaco, mentre l’enantiomero destro è inattivo e può causare effetti collaterali indesiderati. Il levometadone viene spesso prescritto come alternativa al metadone in quanto può avere un profilo di effetti collaterali migliore e una maggiore efficacia per alcuni pazienti.
Le differenze tra metadone e levometadone riguardano principalmente la loro farmacocinetica e la loro efficacia clinica. Il levometadone ha una maggiore affinità per i recettori degli oppioidi rispetto al metadone, il che significa che può avere un’efficacia maggiore a dosaggi inferiori. Tuttavia, il levometadone ha anche una maggiore emivita, il tempo che impiega il farmaco per essere eliminato dall’organismo, rispetto al metadone. Ciò significa che il levometadone può accumularsi nell’organismo se somministrato troppo frequentemente, aumentando il rischio di effetti collaterali.
Inoltre, il levometadone negli studi registrativi ha mostrato alcune evidenze rispetto al fatto di essere più sicuro per i pazienti con problemi di metabolismo, come quelli con insufficienza epatica o renale, poiché la maggior parte del farmaco viene eliminata attraverso il sistema digestivo anziché attraverso il fegato o i reni.
In sintesi, sia il metadone che il levometadone sono farmaci importanti per il trattamento della dipendenza da oppioidi. Tuttavia, il levometadone può essere preferibile per alcuni pazienti a causa della sua maggiore efficacia a dosaggi inferiori e della sua potenziale maggiore sicurezza in pazienti con problemi di metabolismo.
Tuttavia, come sempre, è importante che i medici e i pazienti discutano insieme le opzioni terapeutiche disponibili e valutino i potenziali rischi e benefici di ogni farmaco.
Struttura Chimica del Levometadone
Il levometadone è un composto organico sintetico che appartiene alla classe dei composti oppioidi. Si tratta di una forma stereoisomerica del metadone, che contiene solo l’enantiomero levorotatorio della molecola.
La struttura chimica del levometadone è complessa e presenta diversi gruppi funzionali che gli conferiscono le sue proprietà farmacologiche. La molecola è costituita da tre parti principali: un anello aromatico benzilico, un anello piperidinico e un gruppo metilico legato all’atomo di azoto del gruppo piperidinico.
L’anello aromatico benzilico è costituito da un anello di benzene che è legato ad una catena alchilica di sei atomi di carbonio. Questa catena alchilica contiene anche un gruppo alcolico, un gruppo metossi e un gruppo nitro, che sono importanti per le proprietà farmacologiche del composto.
L’anello piperidinico è costituito da un anello di cinque atomi di carbonio che contiene due gruppi metilici e un gruppo amminico. Quest’ultimo gruppo è importante perché consente al composto di legarsi ai recettori degli oppioidi nel sistema nervoso centrale.
Infine, il gruppo metilico legato all’atomo di azoto del gruppo piperidinico conferisce al levometadone la sua stereoisomeria levorotatoria. Questa stereoisomeria è importante perché conferisce al composto una maggiore affinità per i recettori degli oppioidi rispetto alla forma destrogira del metadone.
In sintesi, la struttura chimica complessa del levometadone è costituita da un anello aromatico benzilico, un anello piperidinico e un gruppo metilico legato all’atomo di azoto del gruppo piperidinico. Questa struttura conferisce al composto le sue proprietà farmacologiche, tra cui la sua affinità per i recettori degli oppioidi nel sistema nervoso centrale.
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Quanto corrisponde 7 mg di ellepalmiron in metadone
piccola correzione: non é presente alcun anello piperidinico nella struttura metadonica, entrambi sono benzili 🙂
Gentile dottore
Sono un assuntore di metadone da circa venti anni, ho abbandonato tutti i tipi di droga ormai da anni. Ma la mia dipendenza è diventata il metadone concentrato, che assumo con grandi quantità giornaliere 80 mg al giorno. Ma ogni volta il mio organismo ne vuole sempre di più, così da avere i classici sintomi dell’astinenza. Non riesco più a vivere, ho pensato anche di tornare a farmi di eroina così da poter eliminare la sostanza in una settimana. Con il metadone ci ho provato, ma dopo 6 mesi avevo ancora i dolori insopportabili dell’astinenza. Vorrei passare al levo metadone sarà efficace nel mio caso così disastroso? Oppure il mio corpo dopo essersi stabilizzato continuerà a volerne di più? Non voglio aumentare ogni sei mesi la dose di metadone, sono ingrassato di venti chili per gli effetti collaterali. Non ce la faccio più. In Svizzera danno il trattamento con l’eroina, ma in Italia non arriverà mai, soprattutto con i fascisti al governo. Non so più che fare. Ho pensato anche al suicidio, perché non si può vivere con l’astinenza da metadone tutti i santi giorni.